Esami
[#1]
Gentile amica
l'urinocoltura non è altro che un prelievo di urina, eseguito in maniera la più sterile possibile, raccogliendo il liquido in un contenitore apposito per la valutazione della carica batterica in essa contenuta.
L'urina viene esaminata (di solito) dapprima sotto il profilo chimico-fisico e microscopico e poi sottoposta a specifici accertamenti microbiologici che hanno lo scopo di:
a) distinguere fra carica batterica normale (l'urina ha una sua propria carica di germi) e patologica
b) individuare il germe dominante nella coltura con specifiche caratteristiche biochimiche e morfologiche
c) determinarne la carica in numero di colonie / ml
d) sondarne la sensibilità a vari antibiotici, esprimendo per ciascuno di essi la MIC (ovvero la concentrazione più bassa capace di impedirne la proliferazione e la crescita).
E' un esame molto comune che si richiede qualora vi sia il sospetto clinico di una infezione a carico degli organi che compongono l'apparato urinario (in particolare reni, ureteri, vescica ed uretra) oppure quando un esame delle urine"semplice" abbia evidenziato muco-pus, cristalli sfaldati, sangue, alterazioni della carica batterica al di fuori dei limiti della norma ecc.ecc.
La sua utilità, sta nell'identificazione del germe causale (dalle cui caratteristiche biologiche possono derivare importanti risvolti clinici, soprattutto per ciò che concerne la prevenzione delle recidive) e nel conoscere l'antibiotico cui il germe appare maggiormente sensibile, evitando, come dico io, di "sparare nel muscchio" con farmaci che, non oltremodo mirati, favorirebbero soltanto l'instaurarsi di resistenze biochimiche dei germi in causa.
L'alfafetoproteina plasmatica è una glicoproteina che fa parte di un gruppo di sostanze che possono essere opportunamente dosate in alcuni liquidi biologici (fra cui il sangue, ma anche, ad esempio, liquido amniotico) e che testimoniano di una serie di reazioni biochimiche cellulari alcune delle quali di significato reattivo/irritativo/riparativo, altre che testimoniano di una attività proliferativa anomala o a carico in particolare di talune linee cellulari con una specifica derivazione embrionale.
Il suo dosaggio, in gravidanza, al quarto mese in particolare, insieme anche ad altri markers specific, ad esempio, fa parte del cosiddetto "triplo test" o "tri-test" di Wald, che si richiede come esame di screening (non da tutti ammesso quale utile e di specifica utilità) in tutte le gravide per individuare quali di esse hanno bisogno di ulteriori approfondimenti diagnostici, anche invasivi (Amniocentesi).
Al di fuori della gravidanza, il suo utilizzo clinico è leagto alla presenza di neoformazioni ovariche, epatiche, gastro-intestinali ecc. di incerta origine.
Fa parte dei cosiddetti "markers tumorali", sostanze, cioè, che si elevano nel plasma allorquando un tumore maligno è in afse di crescita rapida.
La sua importanza diagnostica come analita che scopre un cancro, è però, fortemente inficiata da una serie di situazioni non neoplastiche in cui la proteina si ritrova elevata, senza che una persona abbia alcun tipo di neoplasia (fumatori, portatori di epatopatie croniche, gravide, ecc.ecc.).
Spero di essere stato esaustivo.
Ovviamente, per uno specifico consulto, resto in attesa di sapere le motivazioni che hanno spinto i Colleghi a richiederne l'esecuzione.
l'urinocoltura non è altro che un prelievo di urina, eseguito in maniera la più sterile possibile, raccogliendo il liquido in un contenitore apposito per la valutazione della carica batterica in essa contenuta.
L'urina viene esaminata (di solito) dapprima sotto il profilo chimico-fisico e microscopico e poi sottoposta a specifici accertamenti microbiologici che hanno lo scopo di:
a) distinguere fra carica batterica normale (l'urina ha una sua propria carica di germi) e patologica
b) individuare il germe dominante nella coltura con specifiche caratteristiche biochimiche e morfologiche
c) determinarne la carica in numero di colonie / ml
d) sondarne la sensibilità a vari antibiotici, esprimendo per ciascuno di essi la MIC (ovvero la concentrazione più bassa capace di impedirne la proliferazione e la crescita).
E' un esame molto comune che si richiede qualora vi sia il sospetto clinico di una infezione a carico degli organi che compongono l'apparato urinario (in particolare reni, ureteri, vescica ed uretra) oppure quando un esame delle urine"semplice" abbia evidenziato muco-pus, cristalli sfaldati, sangue, alterazioni della carica batterica al di fuori dei limiti della norma ecc.ecc.
La sua utilità, sta nell'identificazione del germe causale (dalle cui caratteristiche biologiche possono derivare importanti risvolti clinici, soprattutto per ciò che concerne la prevenzione delle recidive) e nel conoscere l'antibiotico cui il germe appare maggiormente sensibile, evitando, come dico io, di "sparare nel muscchio" con farmaci che, non oltremodo mirati, favorirebbero soltanto l'instaurarsi di resistenze biochimiche dei germi in causa.
L'alfafetoproteina plasmatica è una glicoproteina che fa parte di un gruppo di sostanze che possono essere opportunamente dosate in alcuni liquidi biologici (fra cui il sangue, ma anche, ad esempio, liquido amniotico) e che testimoniano di una serie di reazioni biochimiche cellulari alcune delle quali di significato reattivo/irritativo/riparativo, altre che testimoniano di una attività proliferativa anomala o a carico in particolare di talune linee cellulari con una specifica derivazione embrionale.
Il suo dosaggio, in gravidanza, al quarto mese in particolare, insieme anche ad altri markers specific, ad esempio, fa parte del cosiddetto "triplo test" o "tri-test" di Wald, che si richiede come esame di screening (non da tutti ammesso quale utile e di specifica utilità) in tutte le gravide per individuare quali di esse hanno bisogno di ulteriori approfondimenti diagnostici, anche invasivi (Amniocentesi).
Al di fuori della gravidanza, il suo utilizzo clinico è leagto alla presenza di neoformazioni ovariche, epatiche, gastro-intestinali ecc. di incerta origine.
Fa parte dei cosiddetti "markers tumorali", sostanze, cioè, che si elevano nel plasma allorquando un tumore maligno è in afse di crescita rapida.
La sua importanza diagnostica come analita che scopre un cancro, è però, fortemente inficiata da una serie di situazioni non neoplastiche in cui la proteina si ritrova elevata, senza che una persona abbia alcun tipo di neoplasia (fumatori, portatori di epatopatie croniche, gravide, ecc.ecc.).
Spero di essere stato esaustivo.
Ovviamente, per uno specifico consulto, resto in attesa di sapere le motivazioni che hanno spinto i Colleghi a richiederne l'esecuzione.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
Gentile Dottore.
Innanzitutto vi ringrazio per la vostra gentile risposta.
Circa tre settimane fa feci l'esame delle urine dove mi hanno trovato un'infiammazione, a breve assieme ad un nuovo esame delle urine devo fare l'urinocoltura e alfafetoplasmatica, che penso sia un prelievo del sangue. Per cui deduco che dall'urinocoltura vedranno meglio da cosa dipende l'infiammazione.
Volevo sapere un ultima cosa: per l'urinocoltura basta l'urina della mattina?
Grazie di nuovo.
Innanzitutto vi ringrazio per la vostra gentile risposta.
Circa tre settimane fa feci l'esame delle urine dove mi hanno trovato un'infiammazione, a breve assieme ad un nuovo esame delle urine devo fare l'urinocoltura e alfafetoplasmatica, che penso sia un prelievo del sangue. Per cui deduco che dall'urinocoltura vedranno meglio da cosa dipende l'infiammazione.
Volevo sapere un ultima cosa: per l'urinocoltura basta l'urina della mattina?
Grazie di nuovo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 27/06/2007.
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