Assenza di ovulazione e possibilità di gravidanza
Salve, sono Patrizia, ho 25 anni, sposata da 1 anno, ed ho evidenti problemi a rimanere incinta. Vorrei spiegare un attimo dall'inizio.
Dall’età di 14 anni ho dei problemi ormonali, mai risolti ma solo aggirati per brevissimi periodi. Per quasi 6 anni sono stata in cura da una dottoressa che mi ha prescritto farmaci ormonali per terapia e per farmi ritornare in ciclo in periodi in cui mancava per anche sei mesi continuati.
Ho preso anche la pillola concezionale, sempre su prescrizione di questa dottoressa, per un anno e mezzo circa, ma lla sospensione di questa di tutte le altre cure ritornavamo sempre nella stessa situazione. La diagnosi avuta per tutti questi anni è stata: Amenorrea.
A 20 anni ho cambiato dottore che mi ha sospeso tutte le terapie mediche, ed accompagnata da un poco di dieta essendo di almeno 15 kg sopra del peso ideale, la situazione sembrava apparentemente migliorata. Riuscivo ad avere un ciclo pressoché regolare nell’arco di 20-30 gg uno dall’altro.
Tre anni fa ho avuto la vaginite da candita curata con degli ovuli a me ed un medicinale che non ricordo a lui.
Un anno e mezzo fa si è scoperta la presenza di una piaga di medie dimensioni al collo dell’utero, curata momentaneamente con degli ovuli dato che a breve mi sarei dovuta sposare ed andare incontro ad una gravidanza, e su consiglio del ginecologo era meglio non rischiare che bruciano la piaghetta il passaggio all’utero (se non ho capito male) si restringesse.
Dopo sei mesi di matrimonio e di rapporti completi, di mesi di completa assenza del ciclo e mesi con sole pochissime macche scure o piccoli coaguli di sangue, sono ritornata dal ginecologo che mi ha fatto fare degli esami più approfonditi e specifici: dosaggi ormonali ed esami morfologici (dna, genetica……).
Dai dosaggi ormonali è emerso che non ho ovulazione e dagli esami morfologici che ho una malformazione genetica che non favorisce l’attecchimento dell’ovulo fecondato all’utero(che mi ha detto il ginecologo si risolve con acido folico che già assumo).
Da qui siamo andati a fare il monitoraggio avarico nell’arco di un mese e si è visto che l’utero si allarga pronto per accogliere l’ovulo ma l’ovulo non si forma proprio ed abbiamo monitorato anche fino a 40 gg. dato che a volte il mio ciclo è piuttosto lungo, ma niente fino alla fine, neanche l’ombra.
Dopo il monitoraggio ovarico il ginecologo mi ha fatto fare l’isterosalpingografia per verificare le condizioni delle tube, perché se tutto era ok potevamo iniziare le cure per discesa dell’ovulo e provarle a farlo scoppiare (questo per due mesi, al max tre se si vedevano buoni risultati) altrimenti dopo questo periodo saremmo passati al centro sterilità.
Il referto dell’isterosalpingografia è: “ L’esame diretto dello scavo pelvico non mostra calcificazioni patologiche. L’isterosalpingografia mostra utero mediano ed anteflesso parzialmente opacizzato per ripetuto reflusso del mezzo iodato. Tube pervie e mancato passaggio nel cavo peritoneale del mezzo iodato”.
In più, durante l’isterosalpingografia il dottore mi ha detto che la piaga al collo dell’utero è piuttosto grande, di rivederla con il ginecologo per fare una cura.
Alla luce di questi esami cosa potete dirmi, per favore?
Oltre tutto questo macello che sto avendo con tutti questi dottori anche il mio cervello se ne sta andando per i fatti suoi e rischio di cadere in una brutta depressione, specialmente in alcuni giorni particolarmente negativi. Stare nel limbo, senza sapere se rassegnarmi definitivamente o se sperare ancora di avere la possibilità di diventare mamma anch’io sta distruggendo psicologicamente me e mio marito.
Ringrazio anticipatamente tutti gli specialisti che vorranno darmi un consulto.
Patrizia
Dall’età di 14 anni ho dei problemi ormonali, mai risolti ma solo aggirati per brevissimi periodi. Per quasi 6 anni sono stata in cura da una dottoressa che mi ha prescritto farmaci ormonali per terapia e per farmi ritornare in ciclo in periodi in cui mancava per anche sei mesi continuati.
Ho preso anche la pillola concezionale, sempre su prescrizione di questa dottoressa, per un anno e mezzo circa, ma lla sospensione di questa di tutte le altre cure ritornavamo sempre nella stessa situazione. La diagnosi avuta per tutti questi anni è stata: Amenorrea.
A 20 anni ho cambiato dottore che mi ha sospeso tutte le terapie mediche, ed accompagnata da un poco di dieta essendo di almeno 15 kg sopra del peso ideale, la situazione sembrava apparentemente migliorata. Riuscivo ad avere un ciclo pressoché regolare nell’arco di 20-30 gg uno dall’altro.
Tre anni fa ho avuto la vaginite da candita curata con degli ovuli a me ed un medicinale che non ricordo a lui.
Un anno e mezzo fa si è scoperta la presenza di una piaga di medie dimensioni al collo dell’utero, curata momentaneamente con degli ovuli dato che a breve mi sarei dovuta sposare ed andare incontro ad una gravidanza, e su consiglio del ginecologo era meglio non rischiare che bruciano la piaghetta il passaggio all’utero (se non ho capito male) si restringesse.
Dopo sei mesi di matrimonio e di rapporti completi, di mesi di completa assenza del ciclo e mesi con sole pochissime macche scure o piccoli coaguli di sangue, sono ritornata dal ginecologo che mi ha fatto fare degli esami più approfonditi e specifici: dosaggi ormonali ed esami morfologici (dna, genetica……).
Dai dosaggi ormonali è emerso che non ho ovulazione e dagli esami morfologici che ho una malformazione genetica che non favorisce l’attecchimento dell’ovulo fecondato all’utero(che mi ha detto il ginecologo si risolve con acido folico che già assumo).
Da qui siamo andati a fare il monitoraggio avarico nell’arco di un mese e si è visto che l’utero si allarga pronto per accogliere l’ovulo ma l’ovulo non si forma proprio ed abbiamo monitorato anche fino a 40 gg. dato che a volte il mio ciclo è piuttosto lungo, ma niente fino alla fine, neanche l’ombra.
Dopo il monitoraggio ovarico il ginecologo mi ha fatto fare l’isterosalpingografia per verificare le condizioni delle tube, perché se tutto era ok potevamo iniziare le cure per discesa dell’ovulo e provarle a farlo scoppiare (questo per due mesi, al max tre se si vedevano buoni risultati) altrimenti dopo questo periodo saremmo passati al centro sterilità.
Il referto dell’isterosalpingografia è: “ L’esame diretto dello scavo pelvico non mostra calcificazioni patologiche. L’isterosalpingografia mostra utero mediano ed anteflesso parzialmente opacizzato per ripetuto reflusso del mezzo iodato. Tube pervie e mancato passaggio nel cavo peritoneale del mezzo iodato”.
In più, durante l’isterosalpingografia il dottore mi ha detto che la piaga al collo dell’utero è piuttosto grande, di rivederla con il ginecologo per fare una cura.
Alla luce di questi esami cosa potete dirmi, per favore?
Oltre tutto questo macello che sto avendo con tutti questi dottori anche il mio cervello se ne sta andando per i fatti suoi e rischio di cadere in una brutta depressione, specialmente in alcuni giorni particolarmente negativi. Stare nel limbo, senza sapere se rassegnarmi definitivamente o se sperare ancora di avere la possibilità di diventare mamma anch’io sta distruggendo psicologicamente me e mio marito.
Ringrazio anticipatamente tutti gli specialisti che vorranno darmi un consulto.
Patrizia
[#1]
Gentile signora, innanzitutto non da' alcuna informazione relativa al liquido seminale del suo compagno. Per ciò che riguarda il resto, sarebbe utile che si facesse seguire presso un Centro di Procreazione Assistita affidandosi alle cure di un sanitario di fiducia. Nel caso non riuscisse ad individuare una situazione del genere a lei confacente, potrà contattare (come altri della sua regione) il nostro Centro a Roma.
Cordiali saluti.
Dr Giampiero Pepe
Direttore Clinico
MAHRE - Reproductive Surgery and A.R.T. Unit
Villa Europa all'EUR - Roma
INFOline 333 800 2002
Cordiali saluti.
Dr Giampiero Pepe
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Villa Europa all'EUR - Roma
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Giampiero Pepe MD PhD
Dottore di Ricerca Chirurgia Rigenerativa
Ostetrico Ginecologo esperto PMA
Medico Legale
Info 3398626200 (WhatsApp)
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Gentile signora, innanzitutto non da' alcuna informazione relativa al liquido seminale del suo compagno. Per ciò che riguarda il resto, sarebbe utile che si facesse seguire presso un Centro di Procreazione Assistita affidandosi alle cure di un sanitario di fiducia. Nel caso non riuscisse ad individuare una situazione del genere a lei confacente, potrà contattare (come altri della sua regione) il nostro Centro a Roma.
Cordiali saluti.
Dr Giampiero Pepe
Direttore Clinico
MAHRE - Reproductive Surgery and A.R.T. Unit
Villa Europa all'EUR - Roma
INFOline 333 800 2002
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 41.6k visite dal 25/05/2004.
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Approfondimento su Ovulazione
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