Contatto diretto e malattie esantematiche in gravidanza
egregi dottori, sono una gestante e volevo chiedervi un quesito che mi sta particolarmente a cuore non avendo avuto la rosolia ed essendo in corso nel mio paese un'epidemia di sesta malattia.
ho letto su vari testi d'informazione scientifica che le malattie esantematiche in particolare la rosolia si diffondono per contatto diretto attraverso le goccioline di saliva che fuoriescono dalla nostra bocca o attraverso il contatto diretto con le secrezioni di muco etc... ora mi chiedevo cosa s'intende per contatto diretto nello specifico? quello che mi interessa sapere è se io posso beccarmi una malattia come la rosolia magari solo soggiornando ad esempio nella sala d'aspetto di un dottore per una mezz'ora insieme ad un bimbo che magari sta incubando il virus o ha da poco avuto lo stesso? oppure io devo almeno parlare con il bimbo in questione? chiedo questo perchè quando vado dal medico mi capita spesso d'incontrare bimbi con le madri e capita che rimaniamo in attesa nella medesima stanza anche per mezz'ora. è chiaro che io non parlo con loro però la paura c'è sempre. premetto che mensilmente faccio le dovute analisi, finora tutto ok, ma in attesa delle prossime mi è sorto questo dubbio soprattutto ora che è primavera e girano queste malattie. grazie e cordiali saluti
ho letto su vari testi d'informazione scientifica che le malattie esantematiche in particolare la rosolia si diffondono per contatto diretto attraverso le goccioline di saliva che fuoriescono dalla nostra bocca o attraverso il contatto diretto con le secrezioni di muco etc... ora mi chiedevo cosa s'intende per contatto diretto nello specifico? quello che mi interessa sapere è se io posso beccarmi una malattia come la rosolia magari solo soggiornando ad esempio nella sala d'aspetto di un dottore per una mezz'ora insieme ad un bimbo che magari sta incubando il virus o ha da poco avuto lo stesso? oppure io devo almeno parlare con il bimbo in questione? chiedo questo perchè quando vado dal medico mi capita spesso d'incontrare bimbi con le madri e capita che rimaniamo in attesa nella medesima stanza anche per mezz'ora. è chiaro che io non parlo con loro però la paura c'è sempre. premetto che mensilmente faccio le dovute analisi, finora tutto ok, ma in attesa delle prossime mi è sorto questo dubbio soprattutto ora che è primavera e girano queste malattie. grazie e cordiali saluti
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Dr. Ivanoe Santoro
Ginecologo, Senologo
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Ovviamente dopo il parto e l'allattamento Le consiglio la vaccinazione anti-rubeolica.
Per il prosieguo della gestazione, quando sa di doversi trovare a contatto con bambini per molto tempo, può indossare una mascherina davanti a naso e bocca e può proteggere le mani con il gel all'amuchina.
L'epoca di gestazione cui è giunta, protegge relativamente il Suo bambino in caso di contagio.
Saluti.
Per il prosieguo della gestazione, quando sa di doversi trovare a contatto con bambini per molto tempo, può indossare una mascherina davanti a naso e bocca e può proteggere le mani con il gel all'amuchina.
L'epoca di gestazione cui è giunta, protegge relativamente il Suo bambino in caso di contagio.
Saluti.
[#4]
Utente
gent.mo dottor Santoro, la ringrazio per la risposta. volevo inoltre chiederle qual è il periodo di incubazione della rosolia e dopo quanto tempo dal contagio cominciano a salire le igm nelle analisi del sangue.
la ringrazio ancora per la celerità e la competenza dimostrata.
cordiali saluti
la ringrazio ancora per la celerità e la competenza dimostrata.
cordiali saluti
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Dr. Ivanoe Santoro
Ginecologo, Senologo
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Il periodo di incubazione varia tra i 5 giorni e le 3 settimane. Il malato è contagioso a partire da 6-7 giorni prima della comparsa dei sintomi e lo rimane fino a 4-5 giorni successivi alla comparsa dell'esantema. La durata complessiva della rosolia è di circa 7-10 giorni.
Le immunoglobuline IgM sono le prime a comparire nel sangue dopo il contatto con il virus; sono già dosabili entro 3 - 4 giorni dall'entrata nell'organismo dell'agente infettante e raggiungono il picco di concentrazione tra il settimo ed il decimo giorno dopo l’infezione, quindi cominciano a diminuire nelle successive settimane, tranne nel neonato in cui possono permanere per mesi dopo la nascita, fino all’anno di età.
Le immunoglobuline IgG compaiono più tardivamente rispetto alle IgM, anche se raramente non vengono riconosciute dopo l'ottavo giorno dal contagio, ma una volta prodotte, si riscontrano in circolo per tutta la vita, garantendo all’organismo una copertura permanente da eventuali successive re-infezioni da Rubella.
Le immunoglobuline IgM sono le prime a comparire nel sangue dopo il contatto con il virus; sono già dosabili entro 3 - 4 giorni dall'entrata nell'organismo dell'agente infettante e raggiungono il picco di concentrazione tra il settimo ed il decimo giorno dopo l’infezione, quindi cominciano a diminuire nelle successive settimane, tranne nel neonato in cui possono permanere per mesi dopo la nascita, fino all’anno di età.
Le immunoglobuline IgG compaiono più tardivamente rispetto alle IgM, anche se raramente non vengono riconosciute dopo l'ottavo giorno dal contagio, ma una volta prodotte, si riscontrano in circolo per tutta la vita, garantendo all’organismo una copertura permanente da eventuali successive re-infezioni da Rubella.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.5k visite dal 19/05/2010.
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