Isteroscopia diagnostica in presenza di candida e micoplasma
Gentili Dottori,
ho eseguito un'isteroscopia diagnostica per un fibroma che dovrà essere asportato in laparoscopia. In seguito ho eseguito di mia iniziativa un tampone vaginale ed uno cervicale, anche in assenza di sintomi. Sono risultata positiva alla candida (alcune spore) e all'ureaplasma (10 alla quinta UCC). Ho assunto l'azitromicina per 3 giorni e il fluconazolo per un giorno ed ho ripetuto la terapia per la candida al settimo giorno. L'isteroscopia eseguita in presenza di tali infezioni può aver compromesso qualcosa? Se la risposta è affermativa quale terapia o indagini occorre eseguire per escludere altre patologie? Attualmente ho rinviato l'intervento e sono in attesa che trascorrino 10 giorni dall'ultimo antibiotico per eseguire di nuovo i tamponi. Sarei molto grata a chiunque possa fornire delucidazioni sul corretto approccio al mio problema.
ho eseguito un'isteroscopia diagnostica per un fibroma che dovrà essere asportato in laparoscopia. In seguito ho eseguito di mia iniziativa un tampone vaginale ed uno cervicale, anche in assenza di sintomi. Sono risultata positiva alla candida (alcune spore) e all'ureaplasma (10 alla quinta UCC). Ho assunto l'azitromicina per 3 giorni e il fluconazolo per un giorno ed ho ripetuto la terapia per la candida al settimo giorno. L'isteroscopia eseguita in presenza di tali infezioni può aver compromesso qualcosa? Se la risposta è affermativa quale terapia o indagini occorre eseguire per escludere altre patologie? Attualmente ho rinviato l'intervento e sono in attesa che trascorrino 10 giorni dall'ultimo antibiotico per eseguire di nuovo i tamponi. Sarei molto grata a chiunque possa fornire delucidazioni sul corretto approccio al mio problema.
[#1]
Gentile signora,
non mi sono chiare le tempistiche: lei ha eseguito l'isteroscopia prima , dopo o durente la terapia antibiotica? Spesso dopo un 'isteroscopia vengono somministrati antibiotici: è avvenuto anche nel suo caso?
Mi faccia sapere e potrò darle il mio parere.
Un cordiale saluto
non mi sono chiare le tempistiche: lei ha eseguito l'isteroscopia prima , dopo o durente la terapia antibiotica? Spesso dopo un 'isteroscopia vengono somministrati antibiotici: è avvenuto anche nel suo caso?
Mi faccia sapere e potrò darle il mio parere.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologa specializzata in Patologia dell riproduzione umana
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Gentile Dott.ssa,
innanzitutto grazie di cuore per il suo cortese e pronto interessamento. Proverò a spiegare le tempistiche come da Lei richiesto. Ho fatto prima di tutto gli accertamenti propedeutici alla rimozione del fibroma (incluso l'isteroscopia) e non ho mai fatto nè tamponi e nè terapia antibiotica, anche perchè le infezioni erano asintomatiche. Una settimana dopo l'isteroscopia ho eseguito i tamponi di mia iniziativa, anche perchè volevo indagare bene le cause di una sterilità attribuita principalmente al fibroma intramurale di quasi 4 cm che impronta leggermente la cavità uterina. Con mia sorpresa il risultato è stato positivo ed ho seguito la terapia descritta. Il dubbio che mi resta è se l'isteroscopia (effetuata con soluzione fisiologica) in presenza di quei germi può aver causato il propagarsi dell'infezione in altri sedi e in caso affermativo mi piacerebbe avere chiarimenti sulla corretta prassi: la terapia eseguita potrebbe essere sufficiente? Dopo quanto tempo occorre ripetere i tamponi? Sono necessari ulteriori accertamenti? Ancora grazie. Cordiali saluti
innanzitutto grazie di cuore per il suo cortese e pronto interessamento. Proverò a spiegare le tempistiche come da Lei richiesto. Ho fatto prima di tutto gli accertamenti propedeutici alla rimozione del fibroma (incluso l'isteroscopia) e non ho mai fatto nè tamponi e nè terapia antibiotica, anche perchè le infezioni erano asintomatiche. Una settimana dopo l'isteroscopia ho eseguito i tamponi di mia iniziativa, anche perchè volevo indagare bene le cause di una sterilità attribuita principalmente al fibroma intramurale di quasi 4 cm che impronta leggermente la cavità uterina. Con mia sorpresa il risultato è stato positivo ed ho seguito la terapia descritta. Il dubbio che mi resta è se l'isteroscopia (effetuata con soluzione fisiologica) in presenza di quei germi può aver causato il propagarsi dell'infezione in altri sedi e in caso affermativo mi piacerebbe avere chiarimenti sulla corretta prassi: la terapia eseguita potrebbe essere sufficiente? Dopo quanto tempo occorre ripetere i tamponi? Sono necessari ulteriori accertamenti? Ancora grazie. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.9k visite dal 13/05/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Asma
Cos'è l'asma? Quali esami fare per riconoscerla? Diffusione tra adulti e bambini, cause e correlazione con allergia e rinite, possibili cure e prevenzione.