Lo ripeto,eppure non sono costretta,il mio ragazzo mi ama,lui è tutto ciò che ho sempre
Salve dottore,le scrivo per esporle un mio problema,più che altro psicologico penso.Sto con un ragazzo splendido da circa 2 mesi,ma ci conosciamo da più di 10 anni...arrivo al dunque:ultimamente ci siamo voluti spingere un po oltre,e cioè abbiamo provato ad avere un rapporto sessuale(nonostante la mia età,e i tempi in cui ci troviamo,io sono ancora vergine..non appartengo alla solita massa delle ragazzine di oggi).Il mio ragazzo non mi costringe,mi dice che aspetterà anche 20 anni se è il caso perchè non è solo"quello"che si aspetta da me..io sono bloccata,non so come spiegarlo...quando attraversiamo la fase preliminari diciamo,è tutto tranquillo..io mi sento eccitata e pronta ad andare oltre!ma nel momento in cui deve avvenire la penetrazione improvvisamente sento che mi passa tutta l'eccitazione e mi si contrae tutto il mio apparato...mi sento veramente in colpa,perchè fino a qualche momento prima il mio corpo lo vuole,ripresa la ragione mi blocco...sarò esagerata io di natura,ma non appena entra anche solo la punta,io provo dolore e non voglio andare più oltre...e di consegueanza scoppio a piangere perchè mi sento davvero mortificata...non so veramente cosa fare...lo ripeto,eppure non sono costretta,il mio ragazzo mi ama,lui è tutto ciò che ho sempre desiderato,ma la paura del dolore è più forte di tutto questo...mi dia un consiglio per favore...se esiste un metodo per risolvere questo problema!!Mi scuso se questa mia richiesta è stata fin troppo lunga o noiosa;attendo un suo riscontro,in occasione cordiali saluti.
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Il suo mi sembra un classico caso di vaginismo su base psicogena, nel suo racconto sono presenti il senso di colpa e la paura del dolore e al tempo stesso riferisce di provare desiderio sessuale. L'argomento è vasto da trattare, le consiglio un consulto con un ginecologo che abbia inclinazione ad affrontare questo tipo di problematiche e che si renderà conto se gestire il caso da solo o con l'ausilio di uno psicoterapeuta.
Dr. Agostino Menditto
Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Responsabile U.O. Ginecologia e Ostetricia
Clinica Mediterranea - Napoli
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Gentile utente,
quella da lei descritta non è affatto una "stupida paura", ma una reazione del suo corpo a un evento che evidentemente dal punto di vista psicologico supera la sua capacità di elaborazione emotiva.
Ne parli quindi con il suo ginecologo (ce l'ha? sarebbe buona prassi, anche se non ha ancora avuto rapporti sessuali completi), che potrà aiutarla spiegandole in che cosa consiste il vaginismo e consigliarle eventualmente un sessuologo a cui rivolgersi per una consulenza mirata.
Cordialmente,
quella da lei descritta non è affatto una "stupida paura", ma una reazione del suo corpo a un evento che evidentemente dal punto di vista psicologico supera la sua capacità di elaborazione emotiva.
Ne parli quindi con il suo ginecologo (ce l'ha? sarebbe buona prassi, anche se non ha ancora avuto rapporti sessuali completi), che potrà aiutarla spiegandole in che cosa consiste il vaginismo e consigliarle eventualmente un sessuologo a cui rivolgersi per una consulenza mirata.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
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Aggiungerei,se mi consentite,l'uso di un contraccettivo sicuro che potrebbe dare maggiore serenità e sicurezza,spianando la strada ad un rapporto "comunque desiderato".In seguito si potrebbe valutare la presenza di una "VULVODINIA".
SCUSATEMI dell'intromissione.
SCUSATEMI dell'intromissione.
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 14/02/2010.
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