Culdoplastica
Mi è stata praticata una colpoisterectomia con conservazione degli annessi,ricostruzione fasciale pavimento pelvico anteriore e posteriore e culdoplastica secondo MecCall.
La diagnosi scritta nel cartoncino, consegnatomi alla dimissione, era:
isterocele di 2°,cistocele di 2°, rettocele di 2°, fibromatosi uterina.
Al momento delle dimissioni, 48 ore dopo l'intervento, mi è stato detto "di non avere rapporti fino al controllo da fare dopo un mese e di riguardarmi" e niente altro.
Voglio precisare che al momento dell'intervento non avevo ancora compiuto 45 anni, e da più di sette anni avevo un prolasso dell'utero, con fuoriuscita dalla vagina del collo dell'utero per 3/4 cm., che ciclicamente si gonfiava (raddoppiava,e forse più, il suo volume)per poi sgonfiarsi completamente nei giorni precedenti la mestruazione (avute sempre regolari); in queste 7 anni non si è mai arrossato, screpolato, mai indolenzito, a parte il fastidio di questa presenza ingombrante che sempre con più difficoltà rientrava anche in posizione supina,la conseguenza principale era la difficoltà ad urinare che diventava blocco totale quando questo collo si girava in avanti di 90°(cosa con cui ho imparato a convivere in attesa di problemi più gravi per decidere di operarmi).
Negli ultimi 2 anni sono iniziate le difficoltà a defecare,e quando ad un controllo ginecologico è risultata la presenza di 2 piccoli febroni e di un polipetto ciondolante dalla bocca del collo dell'utero ho deciso che era arrivato il momento di operami.Nei 9 mesi precedenti l'intervento mi è stato messo un pessario per far ridurre la dilatazione dei tessuti, e al cambio dell'ultimo pessario (2 mesi prima dell'intervento già prenotato)mi fu detto che i polipi erano due e aumentati notevolmente di volume.
Dopo l'intervento non sono stata informata direttamente di niente, io non ho fatto domande, ma neanche mi è stato detto che avrei dovuto ritirare dopo 20 giorni l'esito dell'esame istologico, come se io sapessi tutto (il significato di "CONSERVAZIONE DEGLI ANNESSI", "CULDOPLASTCA",che sarebbe stato fatto un "ESAME ISTOLOGICO"!!!). Ho già fatto 2 controlli in 2 mesi e tutto sembre andare bene, a parte doloretti, fitte, crampi al bassoventre quando sto troppo seduta, senso di peso, e solo ora è venuto fuori(dopo un battibecco col medico) che avrei dovuto già ritirare l'esame istologico (mi sto organizzando per farlo presto, ma abito in una città diversa da quella dove mi sono opereta).
Io ho l'abitudine di non fare troppe domande perchè mi aspetto che siano gli altri a dirmi le cose più importanti, ma vista la poca importanza datami (come se la cosa non mi riguardarsse)vorrei che cortesemente mi deste dei ragguagli circa l'intervento subito, le precauzioni da osservare, i futuri controlli da fare alle ovaie per vedere se funzionano correttamente, a cosa stare attenta per accorgermi subito se si è verificato un nuovo prolasso.
Vi ringrazio se vorrete darmi dei ragguagli in attesa di vedere l'esame istolog
La diagnosi scritta nel cartoncino, consegnatomi alla dimissione, era:
isterocele di 2°,cistocele di 2°, rettocele di 2°, fibromatosi uterina.
Al momento delle dimissioni, 48 ore dopo l'intervento, mi è stato detto "di non avere rapporti fino al controllo da fare dopo un mese e di riguardarmi" e niente altro.
Voglio precisare che al momento dell'intervento non avevo ancora compiuto 45 anni, e da più di sette anni avevo un prolasso dell'utero, con fuoriuscita dalla vagina del collo dell'utero per 3/4 cm., che ciclicamente si gonfiava (raddoppiava,e forse più, il suo volume)per poi sgonfiarsi completamente nei giorni precedenti la mestruazione (avute sempre regolari); in queste 7 anni non si è mai arrossato, screpolato, mai indolenzito, a parte il fastidio di questa presenza ingombrante che sempre con più difficoltà rientrava anche in posizione supina,la conseguenza principale era la difficoltà ad urinare che diventava blocco totale quando questo collo si girava in avanti di 90°(cosa con cui ho imparato a convivere in attesa di problemi più gravi per decidere di operarmi).
Negli ultimi 2 anni sono iniziate le difficoltà a defecare,e quando ad un controllo ginecologico è risultata la presenza di 2 piccoli febroni e di un polipetto ciondolante dalla bocca del collo dell'utero ho deciso che era arrivato il momento di operami.Nei 9 mesi precedenti l'intervento mi è stato messo un pessario per far ridurre la dilatazione dei tessuti, e al cambio dell'ultimo pessario (2 mesi prima dell'intervento già prenotato)mi fu detto che i polipi erano due e aumentati notevolmente di volume.
Dopo l'intervento non sono stata informata direttamente di niente, io non ho fatto domande, ma neanche mi è stato detto che avrei dovuto ritirare dopo 20 giorni l'esito dell'esame istologico, come se io sapessi tutto (il significato di "CONSERVAZIONE DEGLI ANNESSI", "CULDOPLASTCA",che sarebbe stato fatto un "ESAME ISTOLOGICO"!!!). Ho già fatto 2 controlli in 2 mesi e tutto sembre andare bene, a parte doloretti, fitte, crampi al bassoventre quando sto troppo seduta, senso di peso, e solo ora è venuto fuori(dopo un battibecco col medico) che avrei dovuto già ritirare l'esame istologico (mi sto organizzando per farlo presto, ma abito in una città diversa da quella dove mi sono opereta).
Io ho l'abitudine di non fare troppe domande perchè mi aspetto che siano gli altri a dirmi le cose più importanti, ma vista la poca importanza datami (come se la cosa non mi riguardarsse)vorrei che cortesemente mi deste dei ragguagli circa l'intervento subito, le precauzioni da osservare, i futuri controlli da fare alle ovaie per vedere se funzionano correttamente, a cosa stare attenta per accorgermi subito se si è verificato un nuovo prolasso.
Vi ringrazio se vorrete darmi dei ragguagli in attesa di vedere l'esame istolog
[#1]
Hanno conservato gli annessi (OVAIE) e quindi non è andata in menopausa,perchè gli ormoni continuano ad essere prodotti dalle stesse ovaie.
Culdoplastica è un termine tecnico che indica che è stata ricostruita l'area dove era presente l'utero insieme alla vescica.
Culdoplastica è un termine tecnico che indica che è stata ricostruita l'area dove era presente l'utero insieme alla vescica.
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Ringrazio il Dott. Blasi per la risposta, nonostante la poca chiarezza della mia domanda.
In effetti la lettera inviata al vostro sito nasceva dalla rabbia venutami all’indomani del secondo controllo dopo l’intervento di colpoisterectomia , dopo aver vagato su internet alla ricerca di qualche chiarimento ed essere capitata per caso su questo sito dove ho appreso molte cose interessanti tra cui il fatto che l’esame istologico va consegnato alla paziente anche dopo un semplice aborto.
Premetto che non ho ancora ritirato l’esame istologico , ma lo farò quando sarà pronta la cartella clinica della quale ho chiesto una copia.
Sarò molto grata al Dott. Blasi o a chiunque altro potrà darmi qualche chiarimento ad alcune mie perplessità che esporrò alla fine di questo mio sfogo (permettetemelo).
Come dicevo sopra, dopo il 2°controllo ho trascorso due giorni con un nervoso addosso che non mi ha fatto dormire ripensando a tutto quello che si era detto ma più per quello che non ero riuscita a dire , perché nonostante fosse una visita a pagamento (col prof. che mi ha operato) si èra creata una situazione per la quale ho finito per fare un paio di domande stupide (alle quali ho avuto altrettanto stupide risposte) mentre ho dimenticato quelle più importanti.
Mi spiego : Ho iniziato chiedendo se era stato analizzato quello che mi era stato tolto(un utero con un volume 5 volte superiore a quello normale con 2 piccoli fibromi e due grossi polipi ) e con tono infastidito mi fu detto che dovevo averlo già ritirato, risposi che nessuno mi aveva informato sui modi e sui tempi, mi fu ribattuto che era sul cartoncino di dimissione, ho presentato il cartoncino al prof., il quale rientrato nei toni ha ammesso che i suoi colleghi lo avevano dimenticato, ma comunque se dopo 2 mesi nessuno mi aveva contattato telefonicamente voleva dire che non c’era niente di grave nell’esito dell’esame (ma questo battibecco mi ha messo in agitazione compromettendo la mia memoria su quello che dovevo dirgli - e pensare che mi ero persino preparata una lista!!-). Ho cominciato a riferire che avevo alcuni strani sintomi :
1. Il solito dolore in basso a destra come quando avevo il pessario (nei 9 mesi in cui l’ho tenuto era l’unico punto in cui lo percepivo :una fastidiosa pressione che a volte si espandeva verso la coscia e mi aveva sempre detto che quel punto era più sensibile perché c’erano i punti avuti durante i miei 2 parti)—alla battuta “forse ci siamo dimenticati il pessario dentro?” mi sono innervosita e ho dimenticato tutto quello che dovevo chiedergli e non ho avuto neanche più il coraggio di tirare fuori la mia lista---quindi faccio a voi le altre domande:
2. Una strana sensazione di pieno quando mi sollevo dal letto; nel mio immaginario, dopo tutto quello che mi hanno tolto, avrei dovuto avere una sensazione di vuoto, ma la cosa più strana è che questa stessa sensazione l’avevo quando periodicamente mi si gonfiava il collo dell’utero e a stento riuscivo a spingerlo dentro, perciò immaginate la sensazione quando mi dovevo alzare dal letto.
3. Fitte a destra e a sinistra, forse all’altezza delle ovaie, ma molte di più a sinistra e nello stesso punto quando sto troppo in piedi un senso di bruciore come se ci fosse una ferita ancora aperta.
4. In effetti durante questo controllo (a due mesi dall’intervento) mi ha detto che i punti interni non c’erano più ma la (o le?) ferita non era ancora rimarginata e ci sarebbero volute altre due settimane, - e nonostante questo potevamo iniziare ad avere rapporti.
Se qualcuno avrà la bontà di rispondermi presto, ho ancora qualche altra domanda da fare (di natura più intima) che prometto saranno più brevi e concise e senza sfoghi!!
In effetti la lettera inviata al vostro sito nasceva dalla rabbia venutami all’indomani del secondo controllo dopo l’intervento di colpoisterectomia , dopo aver vagato su internet alla ricerca di qualche chiarimento ed essere capitata per caso su questo sito dove ho appreso molte cose interessanti tra cui il fatto che l’esame istologico va consegnato alla paziente anche dopo un semplice aborto.
Premetto che non ho ancora ritirato l’esame istologico , ma lo farò quando sarà pronta la cartella clinica della quale ho chiesto una copia.
Sarò molto grata al Dott. Blasi o a chiunque altro potrà darmi qualche chiarimento ad alcune mie perplessità che esporrò alla fine di questo mio sfogo (permettetemelo).
Come dicevo sopra, dopo il 2°controllo ho trascorso due giorni con un nervoso addosso che non mi ha fatto dormire ripensando a tutto quello che si era detto ma più per quello che non ero riuscita a dire , perché nonostante fosse una visita a pagamento (col prof. che mi ha operato) si èra creata una situazione per la quale ho finito per fare un paio di domande stupide (alle quali ho avuto altrettanto stupide risposte) mentre ho dimenticato quelle più importanti.
Mi spiego : Ho iniziato chiedendo se era stato analizzato quello che mi era stato tolto(un utero con un volume 5 volte superiore a quello normale con 2 piccoli fibromi e due grossi polipi ) e con tono infastidito mi fu detto che dovevo averlo già ritirato, risposi che nessuno mi aveva informato sui modi e sui tempi, mi fu ribattuto che era sul cartoncino di dimissione, ho presentato il cartoncino al prof., il quale rientrato nei toni ha ammesso che i suoi colleghi lo avevano dimenticato, ma comunque se dopo 2 mesi nessuno mi aveva contattato telefonicamente voleva dire che non c’era niente di grave nell’esito dell’esame (ma questo battibecco mi ha messo in agitazione compromettendo la mia memoria su quello che dovevo dirgli - e pensare che mi ero persino preparata una lista!!-). Ho cominciato a riferire che avevo alcuni strani sintomi :
1. Il solito dolore in basso a destra come quando avevo il pessario (nei 9 mesi in cui l’ho tenuto era l’unico punto in cui lo percepivo :una fastidiosa pressione che a volte si espandeva verso la coscia e mi aveva sempre detto che quel punto era più sensibile perché c’erano i punti avuti durante i miei 2 parti)—alla battuta “forse ci siamo dimenticati il pessario dentro?” mi sono innervosita e ho dimenticato tutto quello che dovevo chiedergli e non ho avuto neanche più il coraggio di tirare fuori la mia lista---quindi faccio a voi le altre domande:
2. Una strana sensazione di pieno quando mi sollevo dal letto; nel mio immaginario, dopo tutto quello che mi hanno tolto, avrei dovuto avere una sensazione di vuoto, ma la cosa più strana è che questa stessa sensazione l’avevo quando periodicamente mi si gonfiava il collo dell’utero e a stento riuscivo a spingerlo dentro, perciò immaginate la sensazione quando mi dovevo alzare dal letto.
3. Fitte a destra e a sinistra, forse all’altezza delle ovaie, ma molte di più a sinistra e nello stesso punto quando sto troppo in piedi un senso di bruciore come se ci fosse una ferita ancora aperta.
4. In effetti durante questo controllo (a due mesi dall’intervento) mi ha detto che i punti interni non c’erano più ma la (o le?) ferita non era ancora rimarginata e ci sarebbero volute altre due settimane, - e nonostante questo potevamo iniziare ad avere rapporti.
Se qualcuno avrà la bontà di rispondermi presto, ho ancora qualche altra domanda da fare (di natura più intima) che prometto saranno più brevi e concise e senza sfoghi!!
[#3]
Utente
Ringrazio il Dott. Blasi per la risposta, nonostante la poca chiarezza della mia domanda.
In effetti la lettera inviata al vostro sito nasceva dalla rabbia venutami all’indomani del secondo controllo dopo l’intervento di colpoisterectomia , dopo aver vagato su internet alla ricerca di qualche chiarimento ed essere capitata per caso su questo sito dove ho appreso molte cose interessanti tra cui il fatto che l’esame istologico va consegnato alla paziente anche dopo un semplice aborto.
Premetto che non ho ancora ritirato l’esame istologico , ma lo farò quando sarà pronta la cartella clinica della quale ho chiesto una copia.
Sarò molto grata al Dott. Blasi o a chiunque altro potrà darmi qualche chiarimento ad alcune mie perplessità che esporrò alla fine di questo mio sfogo (permettetemelo).
Come dicevo sopra, dopo il 2°controllo ho trascorso due giorni con un nervoso addosso che non mi ha fatto dormire ripensando a tutto quello che si era detto ma più per quello che non ero riuscita a dire , perché nonostante fosse una visita a pagamento (col prof. che mi ha operato) si èra creata una situazione per la quale ho finito per fare un paio di domande stupide (alle quali ho avuto altrettanto stupide risposte) mentre ho dimenticato quelle più importanti.
Mi spiego : Ho iniziato chiedendo se era stato analizzato quello che mi era stato tolto(un utero con un volume 5 volte superiore a quello normale con 2 piccoli fibromi e due grossi polipi ) e con tono infastidito mi fu detto che dovevo averlo già ritirato, risposi che nessuno mi aveva informato sui modi e sui tempi, mi fu ribattuto che era sul cartoncino di dimissione, ho presentato il cartoncino al prof., il quale rientrato nei toni ha ammesso che i suoi colleghi lo avevano dimenticato, ma comunque se dopo 2 mesi nessuno mi aveva contattato telefonicamente voleva dire che non c’era niente di grave nell’esito dell’esame (ma questo battibecco mi ha messo in agitazione compromettendo la mia memoria su quello che dovevo dirgli - e pensare che mi ero persino preparata una lista!!-). Ho cominciato a riferire che avevo alcuni strani sintomi :
1. Il solito dolore in basso a destra come quando avevo il pessario (nei 9 mesi in cui l’ho tenuto era l’unico punto in cui lo percepivo :una fastidiosa pressione che a volte si espandeva verso la coscia e mi aveva sempre detto che quel punto era più sensibile perché c’erano i punti avuti durante i miei 2 parti)—alla battuta “forse ci siamo dimenticati il pessario dentro?” mi sono innervosita e ho dimenticato tutto quello che dovevo chiedergli e non ho avuto neanche più il coraggio di tirare fuori la mia lista---quindi faccio a voi le altre domande:
2. Una strana sensazione di pieno quando mi sollevo dal letto; nel mio immaginario, dopo tutto quello che mi hanno tolto, avrei dovuto avere una sensazione di vuoto, ma la cosa più strana è che questa stessa sensazione l’avevo quando periodicamente mi si gonfiava il collo dell’utero e a stento riuscivo a spingerlo dentro, perciò immaginate la sensazione quando mi dovevo alzare dal letto.
3. Fitte a destra e a sinistra, forse all’altezza delle ovaie, ma molte di più a sinistra e nello stesso punto quando sto troppo in piedi un senso di bruciore come se ci fosse una ferita ancora aperta.
4. In effetti durante questo controllo (a due mesi dall’intervento) mi ha detto che i punti interni non c’erano più ma la (o le?) ferita non era ancora rimarginata e ci sarebbero volute altre due settimane, - e nonostante questo potevamo iniziare ad avere rapporti.
Se qualcuno avrà la bontà di rispondermi presto, ho ancora qualche altra domanda da fare (di natura più intima) che prometto saranno più brevi e concise e senza sfoghi!!
In effetti la lettera inviata al vostro sito nasceva dalla rabbia venutami all’indomani del secondo controllo dopo l’intervento di colpoisterectomia , dopo aver vagato su internet alla ricerca di qualche chiarimento ed essere capitata per caso su questo sito dove ho appreso molte cose interessanti tra cui il fatto che l’esame istologico va consegnato alla paziente anche dopo un semplice aborto.
Premetto che non ho ancora ritirato l’esame istologico , ma lo farò quando sarà pronta la cartella clinica della quale ho chiesto una copia.
Sarò molto grata al Dott. Blasi o a chiunque altro potrà darmi qualche chiarimento ad alcune mie perplessità che esporrò alla fine di questo mio sfogo (permettetemelo).
Come dicevo sopra, dopo il 2°controllo ho trascorso due giorni con un nervoso addosso che non mi ha fatto dormire ripensando a tutto quello che si era detto ma più per quello che non ero riuscita a dire , perché nonostante fosse una visita a pagamento (col prof. che mi ha operato) si èra creata una situazione per la quale ho finito per fare un paio di domande stupide (alle quali ho avuto altrettanto stupide risposte) mentre ho dimenticato quelle più importanti.
Mi spiego : Ho iniziato chiedendo se era stato analizzato quello che mi era stato tolto(un utero con un volume 5 volte superiore a quello normale con 2 piccoli fibromi e due grossi polipi ) e con tono infastidito mi fu detto che dovevo averlo già ritirato, risposi che nessuno mi aveva informato sui modi e sui tempi, mi fu ribattuto che era sul cartoncino di dimissione, ho presentato il cartoncino al prof., il quale rientrato nei toni ha ammesso che i suoi colleghi lo avevano dimenticato, ma comunque se dopo 2 mesi nessuno mi aveva contattato telefonicamente voleva dire che non c’era niente di grave nell’esito dell’esame (ma questo battibecco mi ha messo in agitazione compromettendo la mia memoria su quello che dovevo dirgli - e pensare che mi ero persino preparata una lista!!-). Ho cominciato a riferire che avevo alcuni strani sintomi :
1. Il solito dolore in basso a destra come quando avevo il pessario (nei 9 mesi in cui l’ho tenuto era l’unico punto in cui lo percepivo :una fastidiosa pressione che a volte si espandeva verso la coscia e mi aveva sempre detto che quel punto era più sensibile perché c’erano i punti avuti durante i miei 2 parti)—alla battuta “forse ci siamo dimenticati il pessario dentro?” mi sono innervosita e ho dimenticato tutto quello che dovevo chiedergli e non ho avuto neanche più il coraggio di tirare fuori la mia lista---quindi faccio a voi le altre domande:
2. Una strana sensazione di pieno quando mi sollevo dal letto; nel mio immaginario, dopo tutto quello che mi hanno tolto, avrei dovuto avere una sensazione di vuoto, ma la cosa più strana è che questa stessa sensazione l’avevo quando periodicamente mi si gonfiava il collo dell’utero e a stento riuscivo a spingerlo dentro, perciò immaginate la sensazione quando mi dovevo alzare dal letto.
3. Fitte a destra e a sinistra, forse all’altezza delle ovaie, ma molte di più a sinistra e nello stesso punto quando sto troppo in piedi un senso di bruciore come se ci fosse una ferita ancora aperta.
4. In effetti durante questo controllo (a due mesi dall’intervento) mi ha detto che i punti interni non c’erano più ma la (o le?) ferita non era ancora rimarginata e ci sarebbero volute altre due settimane, - e nonostante questo potevamo iniziare ad avere rapporti.
Se qualcuno avrà la bontà di rispondermi presto, ho ancora qualche altra domanda da fare (di natura più intima) che prometto saranno più brevi e concise e senza sfoghi!!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.3k visite dal 02/02/2010.
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