raschiamento a seguito di aborto interno
Buona sera, avrei bisogno di qualche spiegazione circa quanto sta accadendo a mia sorella. Ieri, 27 Aprile, durante regolare visita ginecologica abbiamo scoperto che la gravidanza (14esima settimana) si è interrotta:"assenza di battito cardiaco fetale". Mia sorella non aveva avuto nè perdite ematiche, nè dolori addominali inoltre, data la crescita evidente del feto dall'ultima ecografia, la ginecologa sembra abbia dedotto che l'aborto sia avvenuto non prima di due giorni fa. Il raschiamento è stato fissato per il 2 maggio. Ho cercato di documentarmi circa tale intervento: si esegue in day hospital. Non capisco perchè mia sorella dovrà, dalla sera precedente, essere sottoposta ad un trattamento per la dilatazione dell'utero (la dott.ssa ha parlato precisamente di "inserimento di una cannula") e se tale trattamento le provocherà dolori da parto naturale. Questo trattamento è forse legato al fatto di aver avuto due parti cesareo in precedenza?
In attesa di risposta, vi ringrazio vivamente.
In attesa di risposta, vi ringrazio vivamente.
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Alla 14ma settimana di gravidanza, con una dignosi di arresto della cresita fetale di soli due giorni precedenti, l'induzione dell'aborto si fa attraverso la provocazione di una sorta di "miniparto" attraverso l'utilizzo di talune sostanze famrcologiche (le Prostaglandine) somministrate sottoforma di "ovuli" vaginali.
Questi ovuli (in numero da 1 a 5 da immettere uno ogni 3 ore in caso di mancata insorgenza del tipico "travaglio abortivo"), determinano una serie di contrazioni uterine, associate al progressivo rammollimento e dilatazione del collo, cui fa seguito l'espulsione del prodotto del concepimento che, quasi mai completa, si conclude con il classico raschiamento o con l'isterosuzione (in questo senso probabilmente va inteso l'utilizzo della "cannula" cui faceva cenno la Collega).
Ecco perchè, tale "preparazione" va iniziata la sera precedente l'intervento stesso.
Auguri per Sua sorella.
Cordialmente
Questi ovuli (in numero da 1 a 5 da immettere uno ogni 3 ore in caso di mancata insorgenza del tipico "travaglio abortivo"), determinano una serie di contrazioni uterine, associate al progressivo rammollimento e dilatazione del collo, cui fa seguito l'espulsione del prodotto del concepimento che, quasi mai completa, si conclude con il classico raschiamento o con l'isterosuzione (in questo senso probabilmente va inteso l'utilizzo della "cannula" cui faceva cenno la Collega).
Ecco perchè, tale "preparazione" va iniziata la sera precedente l'intervento stesso.
Auguri per Sua sorella.
Cordialmente
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12.6k visite dal 28/04/2007.
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