Vi sarei grata se .......più pareri
Si può avere la certezza che si tratti di un aborto interno alla 6 settimana + 6 giorni se :
1)non è stata mai presa alcuna misurazione ecografica (ecografia transvaginale)
2)senza che siano stati controllati i valori delle BHCG? Tali valori non dovrebbero essere presi a distanza di 2 o 3 giorni?
3) si può essere sicui al 100% che si tratti di aborto interno se il valore delle BHCG triplica nel giro di 2 giorni?
Vi sarei grata se Voi foste in grado di darmi più pareri.
1)non è stata mai presa alcuna misurazione ecografica (ecografia transvaginale)
2)senza che siano stati controllati i valori delle BHCG? Tali valori non dovrebbero essere presi a distanza di 2 o 3 giorni?
3) si può essere sicui al 100% che si tratti di aborto interno se il valore delle BHCG triplica nel giro di 2 giorni?
Vi sarei grata se Voi foste in grado di darmi più pareri.
[#1]
Gentile utente
Le sarei grato se potesse dare più delucidazioni in merito al Suo caso.
Detto così c'è poco da capire.
E' ovvio che senza fare alcuna ecografia non c'è possibilità di emanare una diagnosi di aborto interno (e l'ecografia, di solito, si accompagna alle biometrie delle strutture visualizzate); è ovvio che i valori delle Btea HCG devono essere controllati periodicamente, valutandone l'incremento progressivo o meno, secondo schemi di riferimento cronologici; è ovio che un valore di Beta HCG che triplica nel giro di due giorni può avere molteplici significati che vanno tutti egualmente definiti (non tutti, infatti, cono positivi sul piano della prognosi).
Perciò, una maggiore precisione nel riportare la Sua storia clinica, giova a noi che dobbiamo risponderLe.
Cordialità.
Le sarei grato se potesse dare più delucidazioni in merito al Suo caso.
Detto così c'è poco da capire.
E' ovvio che senza fare alcuna ecografia non c'è possibilità di emanare una diagnosi di aborto interno (e l'ecografia, di solito, si accompagna alle biometrie delle strutture visualizzate); è ovvio che i valori delle Btea HCG devono essere controllati periodicamente, valutandone l'incremento progressivo o meno, secondo schemi di riferimento cronologici; è ovio che un valore di Beta HCG che triplica nel giro di due giorni può avere molteplici significati che vanno tutti egualmente definiti (non tutti, infatti, cono positivi sul piano della prognosi).
Perciò, una maggiore precisione nel riportare la Sua storia clinica, giova a noi che dobbiamo risponderLe.
Cordialità.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
Per maggior precisione riporto la mia storia....
Se i valori delle Beta HCG triplicati nel giro di 2 giorni non sempre sono positivi sul piano della diagnosi.....non sarebbe stato meglio aspettare prima di emettere una " sentenza" di aborto interno? In quanti casi su 100% i valori triplicati delle BETA HCG non sono positivi?
La ringrazio
Avrei bisogno di un Vostro parere...
Mi chiamo Carla, ho 35 anni, il 25 marzo scopro di essere incinta (gravidanza molto attesa da parte nostra).La data dell'ultima mestruazione era il 23 febbraio.Il 27 marzo faccio l'analisi delle BETA HCG che risultano positive (1190)
La settimana dal 26 al 1 marzo faccio la prima ecografia transvaginale: il medico mi dice che la gravidanza è impiantata nell'utero e che quindi non dovevo temere una gravidanza extrauterina.
Mi dice di tornare la settimana dopo (dal 2 al 8 aprile)per fare un'altra ecografia transvaginale...avremmo dovuto sentire il battito....ma niente battito...c'era il sacco vitellino.
Così mi dice di tornare la settimana dopo (dal 9 al 15 aprile) dicendomi "SE IL BATTITO C'E' C'E'...SE IL BATTITO NON C'E' NON C'E'....la cosa mi ha messo in allarme da subito.
Fatto sta che in data 12 aprile sono andata a fare questa terza ecografia e nel giro di un minuto mentre guardava sul monitor mi diceva" Signora, lei ha avuto un aborto interno .Una rondine non fa primavera.Oggi pomeriggio si ricoveri così domani facciamo il raschiamento".Mi ha detto soltanto che non vedeva più l'embrione.
Premetto che non ho mai avuto nessun referto di queste ecografie....e dal 27 marzo non ho più fatto l'analisi delle beta.
Come faceva a sapere che c'era stata una involuzione della gravidanza? Come poteva essetre così sicuro?
é questo quello che vorrei sapere da voi....Ritenete il comportamento di questo medico corretto? Poteva dire con certezza che io avevo abortito?
Ora vi racconto il seguito.
Quella stessa mattina esco dall'ospedale e vado in centro per fare le BETA HCG.Le Beta risultano essere di 13500.
La stessa mattina sono andata in un altro ospedale...mi hanno rifatto l'ecografia transvaginale, con un macchinario 3D ( di cui ho avuto delle foto) e mi hanno detto che per loro la gravidanza era ancora in atto....che non si era interrotto nulla....e che vedevano qualcosa che secondo loro era l'embrione e secondo il medico c'era anche il battito.
così ho aspettato.
Sabato 14, a distanza di 2 giorni dall'accaduto, ho rifatto le Beta ed il loro valore era triplicato quasi (32.000).
Ho rifatto l'ecografia in questa stessa data ed il medico del secondo ospedale, che ho contattato privatamente, mi ha confermato che la gravidanza procedeva....dall'ecografia (per la prima volta avevo delle foto con delle misurazioni) risultava l'embrione (CRL 3,9 e secondo il medico anche il battito).
Giovedì 19 ritorno a fare l'ecografia e mi dice che ho avuto un aborto ossia che la misura dell'embrione era rimasta invariata.
Mi ha detto per sicurezza di rifare le Beta ed effettivamente erano diminuite (27000 circa).
Il comportamento del secondo medico per me è stato lodevole....si è assicurato di tutto prima di dare un simile responso....
quello che vorrei sapere il primo medico poteva avere la certezza che si trattasse di un aborto interno? (mai avuto perdite) come poteva avere la certezza...non aveva nessun immagine ecografica e non credo potesse ricordare valori millimetrici a mente e del resto non aveva neppure un analisi del sangue.....come poteva farlo?
A mio parere lui non poteva avere la certezza...era anche troppo presto per dirlo....vorrei un vostro parere( ho sofferto molto....anche per la poca umanità)....Grazie
Se i valori delle Beta HCG triplicati nel giro di 2 giorni non sempre sono positivi sul piano della diagnosi.....non sarebbe stato meglio aspettare prima di emettere una " sentenza" di aborto interno? In quanti casi su 100% i valori triplicati delle BETA HCG non sono positivi?
La ringrazio
Avrei bisogno di un Vostro parere...
Mi chiamo Carla, ho 35 anni, il 25 marzo scopro di essere incinta (gravidanza molto attesa da parte nostra).La data dell'ultima mestruazione era il 23 febbraio.Il 27 marzo faccio l'analisi delle BETA HCG che risultano positive (1190)
La settimana dal 26 al 1 marzo faccio la prima ecografia transvaginale: il medico mi dice che la gravidanza è impiantata nell'utero e che quindi non dovevo temere una gravidanza extrauterina.
Mi dice di tornare la settimana dopo (dal 2 al 8 aprile)per fare un'altra ecografia transvaginale...avremmo dovuto sentire il battito....ma niente battito...c'era il sacco vitellino.
Così mi dice di tornare la settimana dopo (dal 9 al 15 aprile) dicendomi "SE IL BATTITO C'E' C'E'...SE IL BATTITO NON C'E' NON C'E'....la cosa mi ha messo in allarme da subito.
Fatto sta che in data 12 aprile sono andata a fare questa terza ecografia e nel giro di un minuto mentre guardava sul monitor mi diceva" Signora, lei ha avuto un aborto interno .Una rondine non fa primavera.Oggi pomeriggio si ricoveri così domani facciamo il raschiamento".Mi ha detto soltanto che non vedeva più l'embrione.
Premetto che non ho mai avuto nessun referto di queste ecografie....e dal 27 marzo non ho più fatto l'analisi delle beta.
Come faceva a sapere che c'era stata una involuzione della gravidanza? Come poteva essetre così sicuro?
é questo quello che vorrei sapere da voi....Ritenete il comportamento di questo medico corretto? Poteva dire con certezza che io avevo abortito?
Ora vi racconto il seguito.
Quella stessa mattina esco dall'ospedale e vado in centro per fare le BETA HCG.Le Beta risultano essere di 13500.
La stessa mattina sono andata in un altro ospedale...mi hanno rifatto l'ecografia transvaginale, con un macchinario 3D ( di cui ho avuto delle foto) e mi hanno detto che per loro la gravidanza era ancora in atto....che non si era interrotto nulla....e che vedevano qualcosa che secondo loro era l'embrione e secondo il medico c'era anche il battito.
così ho aspettato.
Sabato 14, a distanza di 2 giorni dall'accaduto, ho rifatto le Beta ed il loro valore era triplicato quasi (32.000).
Ho rifatto l'ecografia in questa stessa data ed il medico del secondo ospedale, che ho contattato privatamente, mi ha confermato che la gravidanza procedeva....dall'ecografia (per la prima volta avevo delle foto con delle misurazioni) risultava l'embrione (CRL 3,9 e secondo il medico anche il battito).
Giovedì 19 ritorno a fare l'ecografia e mi dice che ho avuto un aborto ossia che la misura dell'embrione era rimasta invariata.
Mi ha detto per sicurezza di rifare le Beta ed effettivamente erano diminuite (27000 circa).
Il comportamento del secondo medico per me è stato lodevole....si è assicurato di tutto prima di dare un simile responso....
quello che vorrei sapere il primo medico poteva avere la certezza che si trattasse di un aborto interno? (mai avuto perdite) come poteva avere la certezza...non aveva nessun immagine ecografica e non credo potesse ricordare valori millimetrici a mente e del resto non aveva neppure un analisi del sangue.....come poteva farlo?
A mio parere lui non poteva avere la certezza...era anche troppo presto per dirlo....vorrei un vostro parere( ho sofferto molto....anche per la poca umanità)....Grazie
[#3]
Ora la situazione è un pò più chiara.
Dunque: il primo medico, probabilmente, ha notato, nella sua ecografia segni ecografici prognosticamente negativi. Quando mi riferisco alla "prognosi", mi riferisco a situazioni che indicano una evoluzione in senso buono (prognosi favorevole) di un evento (in questo caso la gravidanza) o in senso non buono (prognosi sfavorevole) dell'evento stesso.
Probabilmente (dico probabilmente), ha notato uno o più di uno di questi "segni" ecografici:
a) impianto centrale del sacco gestazionale
b) forma "schiacciata" o a "semiluna" del sacco stesso
c) segno del doppio sacco vitellino
d) flussi peri-coriali che arrivavano alla membrana coriale e non si arrestavano alla periferia dell'anello coriale al Color-Doppler
e) disomogeneità del trofoblasto del Chorion frondosum
e l'elenco potrebbe continuare...
Ha, quindi, voluto, in un certo senso, prepararLa per il peggio, probabilmente rendendosi conto di quanto Lei tenesse alla Sua gravidanza.
Probabilmente l'ha fatto a suo modo, modo che a Lei è dispiaciuto, ma sul comportamento sul piano "umano" di ogni Collega, non posso nè voglio dare giudizi.
Faccio sempre salva, però, la buona fede.
Probabilmente il Collega riteneva questo suo modo di comunicare a Lei la cattiva notizia, il modo migliore per non farLe troppo male e farLe, invece, pensare ad una successiva gravidanza.
Il valore triplo della Beta HCG a breve distanza, in una gravidanza che poi si rivela sostanzailmente "ferma" sul piano della formazione e dello sviluppo embrionale, come Le ho già scritto, non sempre ha un significato prognostico (e non diagnostico) favorevole.
In questi casi, infatti, può ritenersi possibile e pensabile la degenerazione in senso "idropico" dei villi coriali (una sorta di trasformazione delle "radici" della placenta in palloncini ripieni d'acqua), cui si associa l'incremento notevole della produzione di Beta HCG da parte delle cellule placentari (o del trofoblasto).
Se così fosse, l'esame istologico del tessuto asportato, successivamente, col raschiamento della cavità uterina, dovrebbe mostrarlo.
Ciò, tra l'altro, potrebbe indicarLe anche, indirettamente, la causa dell'aborto stesso quale dovuta alla presenza di anomalie del corredo cromosomico dell'embrione.
Fortunatamente queste anomalie per lo più sono riconducibili ad alterazioni "sporadiche" del patrimonio genetico del concepito, per cui hanno una scarsa tendenza alla ripetizione in gravidanze successive.
In questo sesno, quindi, Lei dovrebbe intendere la frase" una rondine non fa primavera" profferitaLe dal primo Collega.
Da qui anche il mio invito a prepararsi psicologicamente e fisicamente in piena serenità ad una successiva gestazione, pensando che ciò che Le è accaduto, molto probabilmente, non Le accadrà più e che la prossima volta, invece, tornerà a casa col suo bambino (o bambina) fra le braccia.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Ivanoe Santoro.
Dunque: il primo medico, probabilmente, ha notato, nella sua ecografia segni ecografici prognosticamente negativi. Quando mi riferisco alla "prognosi", mi riferisco a situazioni che indicano una evoluzione in senso buono (prognosi favorevole) di un evento (in questo caso la gravidanza) o in senso non buono (prognosi sfavorevole) dell'evento stesso.
Probabilmente (dico probabilmente), ha notato uno o più di uno di questi "segni" ecografici:
a) impianto centrale del sacco gestazionale
b) forma "schiacciata" o a "semiluna" del sacco stesso
c) segno del doppio sacco vitellino
d) flussi peri-coriali che arrivavano alla membrana coriale e non si arrestavano alla periferia dell'anello coriale al Color-Doppler
e) disomogeneità del trofoblasto del Chorion frondosum
e l'elenco potrebbe continuare...
Ha, quindi, voluto, in un certo senso, prepararLa per il peggio, probabilmente rendendosi conto di quanto Lei tenesse alla Sua gravidanza.
Probabilmente l'ha fatto a suo modo, modo che a Lei è dispiaciuto, ma sul comportamento sul piano "umano" di ogni Collega, non posso nè voglio dare giudizi.
Faccio sempre salva, però, la buona fede.
Probabilmente il Collega riteneva questo suo modo di comunicare a Lei la cattiva notizia, il modo migliore per non farLe troppo male e farLe, invece, pensare ad una successiva gravidanza.
Il valore triplo della Beta HCG a breve distanza, in una gravidanza che poi si rivela sostanzailmente "ferma" sul piano della formazione e dello sviluppo embrionale, come Le ho già scritto, non sempre ha un significato prognostico (e non diagnostico) favorevole.
In questi casi, infatti, può ritenersi possibile e pensabile la degenerazione in senso "idropico" dei villi coriali (una sorta di trasformazione delle "radici" della placenta in palloncini ripieni d'acqua), cui si associa l'incremento notevole della produzione di Beta HCG da parte delle cellule placentari (o del trofoblasto).
Se così fosse, l'esame istologico del tessuto asportato, successivamente, col raschiamento della cavità uterina, dovrebbe mostrarlo.
Ciò, tra l'altro, potrebbe indicarLe anche, indirettamente, la causa dell'aborto stesso quale dovuta alla presenza di anomalie del corredo cromosomico dell'embrione.
Fortunatamente queste anomalie per lo più sono riconducibili ad alterazioni "sporadiche" del patrimonio genetico del concepito, per cui hanno una scarsa tendenza alla ripetizione in gravidanze successive.
In questo sesno, quindi, Lei dovrebbe intendere la frase" una rondine non fa primavera" profferitaLe dal primo Collega.
Da qui anche il mio invito a prepararsi psicologicamente e fisicamente in piena serenità ad una successiva gestazione, pensando che ciò che Le è accaduto, molto probabilmente, non Le accadrà più e che la prossima volta, invece, tornerà a casa col suo bambino (o bambina) fra le braccia.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Ivanoe Santoro.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 24.3k visite dal 27/04/2007.
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