Malattie trasmesse sessualmente

gentili dottori,sono in angoscia,ho ritirato oggi il risultato del pap-test e cita cosi':
si osservano granulociti neutrofili,cellule metaplastiche e cellule pavimentose ipercheratosiche,cellule endocervicali,sono presenti aspetti coilocitosimili.si consiglia tipizzazione HPV/TEST.
POTETE CAPIRE LA MIA ANSIA,CHE è RADDOPPIATA QUANDO HO VISTO SU INTERNET CHE CONSIGLIANO I SEGUENTI TEST :CLAMIDIA,MICOPLASMA,UREAPLASMA,HIV,TREPONEMA(SIFILIDE),TRICOMONAS.CONSIGLIANO ESAMI DELL'URINA E SANGUE.MI CHIEDO,MEGLIO EFFETTUARE TAMPONI VAGINALI,O LE SUDDETTE ANALISI DELLE URINE E DEL SANGUE?QUALI SONO PIU' PRECISE?MEGLIO OLTRE ALLA VISITA GINECOLOGICA ANCHE QUELLA DERMATOLOGICA?I CODILOMI POSSONO ESSERE PRESENTI ANCHE IN ALTRE ZONE OLTRE QUELLE ANALI E VAGINALI?E' NECESSARIO ESEGUIRE ANCHE UNA VISITA OTORINO LARINGOIATRICA PER ESCLUDERE CODILOMI NELLA LARINGE E/O FARINGE E DELLA BOCCA?E UNA VISITA DERMATOLOGICA ANCHE DELLA PELLE PUO' ESSERE UTILE?VI PREGO,RISPONDETEMI PRONTAMENTE,SONO SPAVENTATA PER ME E PER IL MIO PARTNER!E OLTRE AL PRESERVATIVO,QUALI NORME IGIENICHE ADOTTARE IN CASA?IL PRESERVATIVO COPRE DALLA TRASMISSIONE?PURTROPPO LO USIAMO DA POCO IO E MIO MARITO,PERCHE' FINO A POCO TEMPO FA USAVO LA PILLOLA.CHE VISITE DEVE FARE LUI,LE STESSE MIE?VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE PER LA VOSTRA ATTENZIONE.SIMONA.
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Dr. Enzo Ricciardi Ginecologo, Senologo, Chirurgo oncologo 5
Gentile Signora,

Il Pap test è un esame di screening oncologico che permette, a basso costo, di identificare lesioni precursori del cancro della cervice uterina e così di prevenirlo, giacchè le suddette lesioni possono essere trattate con successo. Non è, però, un esame per la diagnosi di malattie infettive come quelle a trasmissione sessuale, sebbene possa evidenziare alterazioni compatibili con una flogosi ed eventuali batteri o ife.
Nello specifico, il suo Pap test mostra due aspetti, uno compatibile con una flogosi di probabile natura infettiva batterica, un secondo (cellule endocervicali con aspetti di coilocitosi) compatibile con un'infezione virale (possibilmente ma non necessariamente da HPV).
Queste due evenienze non devono allarmarla, in quanto assolutamente comuni nella popolazione femminile in età fertile, ma semplicemente orientarla verso un consulto ginecologico. Le consiglio quindi di rivolgersi al ginecologo, che dopo esame obiettivo, potrà esprimere un giudizio clinico ed orientarla su eventuali esami da eseguire o darle un responso.
Il volere sentire il parere di diversi specialisti e condurre esami diagnostici senza una guida esperta sarebbe una perdita di tempo e controproducente. Attualmente non vi è necessità, inoltre, di rapporti protetti, e l'eventuale gestione clinica del partner e relative norme igieniche sono da valutare solo dopo la sua visita.

Dr. Enzo Ricciardi

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Caro dottore,la ringrazio tanto per la pronta risposta.Il fatto è che sono anni che ho leucociti nelle urine,con urinocoltura negativa e cistiti ricorrenti,e nel pap-test idem,leucociti e la ginecologa mi dice che tutto ok solo infiammazione,fai degli ovuli,o anche niente,sono cose normali.Dall'anno scorso cellule metaplastiche,e anche lì non si smuove.Ora quest'anno questa bella sorpresa,si sono decisi x la tipizzazione e colposcopia,ma dovevamo a spettare di arrivare a questo punto?Anni che ho la cosiddetta piaghetta,e anche lì nn mi fanno fare niente,per forza che poi una va su internet!Trovo molto piu' conforto qui che dai medici che conosco,spendo un sacco di soldi e non risolvo niente,lei ha ragione a dire che non si devono fare diagnosi da soli o cercare cure,ma come si fa con tanta approssimazione che ci circonda?Sono stata dall'urologo ieri che mi ha detto che coi miei sintomi sicuramente ho la clamidia,mi ha dato una cura senza fare esami nè visitarmi,tanto dice che l'esame è inutile perchè nn si vedrebbe niente!Da' la cura a me e non a mio marito,tanto dice negli uomini non dà problemi,dice lui!Mio marito intanto ha la prostatite cronica e secondo lui è solo x colpa di germi comuni!Bene,dico io,ma senza fare un tampone uretrale,senza colturale,cosi' a naso si decide?E prendere antibiotici cosi' a cavolo?Scusi la rabbia che provo,ma io non mi sento tutelata da questi medici che pensano solo ai loro onorari e che di curare la gente non importa niente!E mio marito mi fa una rabbia,lui qualsiasi cosa gli venga detta la crede,io invece vorrei andare piu' a fondo ma vengo trattata da tutti come una malata immaginaria!Cosa devo fare,secondo lei?la prego,mi dia un consiglio ne ho bisogno!
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
VI FIDERESTE DI UN UROLOGO CHE SENZA ESAMI NE' VISITE VI CURA PER LA CLAMIDIA DANDO X SCONTATO CHE IL MOTIVO DEI LEUCOCITI NELLE URINE SIA QUELLO?E CHE NON PREVEDA UNA CURA ANCHE X VOSTRO MARITO?IO CREDO DI NO.
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Dr. Enzo Ricciardi Ginecologo, Senologo, Chirurgo oncologo 5
Gentile Signora,
Posso comprendere la sua frustrazione alla luce ad un iter intrapreso da tempo che non sembra averle dato i risultati da lei sperati e l'hanno posta di fronte ad esami e cure apparentemente infruttuose. Il mio consiglio è sempre quello di astenersi dall'intraprendere decisioni personali basandosi sulla "letteratura" presente su internet o su opinioni personali di individui non esperti della materia. Questo proprio al fine di evitarle un ulteriore dispendio economico e di tempo.
Per quanto riguarda la sua problematica le ribadisco quanto sopra, ovvero di rivolgersi ad un medico ginecologo che avrà competenza anche per trattare suo marito laddove vi sia l'indicazione.
Nello specifico i soli leucociti senza evidenza di patogeni come reperto indicano un'infiammazione ma pur essendo compatibili con un'infezione non ne sono la prova. Esistono infatti dei quadri di flogosi del basso tratto urinario cosiddetti abatterici in cui l'urinocoltura risulta negativa. Il giusto comportamento diagnostico e successivamente terapeutico consiste comunque in una visita che evidenzi i sintomi ed i segni clinici presenti, dei tamponi cervico-vaginali ed urinocoltura con antibiogramma. In base ai risultati dell'antibiogramma si potrà dare una terapia mirata sull'antibiotico a cui l'eventuale patogeno risulti sensibile. Una terapia empirica, cioè non guidata dall'antibiogramma, sarebbe dannosa causando resistenze batteriche e quindi insuccesso di eventuali successive terapie. In ultimo vanno considerate anche eventuali cause di reinfezione correlate allo stile di vita come ad esempio stipsi cronica o altre cause che alimentino un reservoir intestinale di infezione. Le recidive e le reinfezioni sono più difficili da trattare e tendono a cronicizzare. Le cistiti ricorrenti sono pure un'altra causa di reinfezione nel caso di vulvovaginiti. Consideri quanto sopra e capirà come, nonostante una cura sia stata efficace in passato, in un secondo momento, si sia ripresentata la stessa condizione per cui aveva cercato un trattamento.
Distinti Saluti
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
gentilissimo dottore,ma la vulvovaginite è riscontrabile da esame ginecologico?per quanto riguarda l'antibiogramma,non è stato possibile farlo perche' il colturale era negativo.sto facendo altri tamponi vaginali,anali e uretrali,quello sui germi comuni e candida era negativo ma lo ripeto insieme a quelli su possibili malattie veneree.sono ossessionata su questo punto,ma voglio venirne fuori.riguardo al papilloma,è proprio per quello che sto facendo anche il test sull'aids e sifilide,forse mi faccio influenzare lo so,ma come dormire pensando di poter avere di tutto?anche stamani mi sono alzata con perdite marroncine,meno male che alle dieci vado dalla ginecologa e sviscerero' nuovamente tutti i miei dubbi.secondo lei,l'urologo ha ragione a volermi far fare la cura sulla clamidia anche se il tampone risultasse negativo?lui dice che solo l'esame del sangue e' sicuro in questi casi,ma lo fanno solo a firenze e a milano.lei che ne pensa?il tampone uretrale e cervicale e anche anale non possono bastare ad escluderla?e fare una cura se non ci fosse niente che rischi potrebbe comportare?la ringrazio tanto per le sue risposte,come avra' capito ho bisogno di rassicurazioni ma soprattutto di venirne a capo,qualunque sia la causa del male che mi affligge:sono pronta al peggio.poi le faro' sapere cosa mi ha detto stamani il ginecologo.
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
dottore,l'urologo insiste molto sulla clamidia proprio perche' il colturale è negativo sempre,e la clamidia non essendo un germe comune non si rileva con le normali tecniche.inoltre,visto che soprattutto in passato la cistite insorgeva anche dopo rapporto sessuale,tipo il giorno dopo,ecco perche' lui è cosi' convinto.potrebbe essere,ma a me non convince il metodo:non aspettare l'esito di un tampone,visitarmi solo con ecografia e nn richiedere altri approfondimenti(e se ci fosse qualcosa alla vescica o ai reni?ho letto che i leucociti possono indicare anche altre malattie,ai reni,alla vescica o all'uretra,non sarebbe meglio effettuare approfondimenti oltre ai tamponi?)e inoltre a me a mio marito aveva gia' fatto fare la cura per la clamidia due anni fa quando lui ebbe la prostatite la prima volta,ed ora la vuole far fare solo a me(cosa inspiegabile,se c'è la deve fare anche lui,no?),mio marito ha di nuovo un po' di prostatite,si alza spesso la notte per andare in bagno,il dottore gli ha dato ciproxin senza pero' rivisitarlo perchè dice che tanto è quello il motivo!mah!noi non siamo rockfeller,gia' ci stiamo facendo un sacco di visite a pagamento per fare prima,se poi chi consultiamo agisce cosi' e ci costringe a guardare anche altrove,che faremo noi,andremo a cena da questi dottori poi?scusi lo sfogo,ma mi rendo conto di battere la testa contro muri di gomma,brutta cosa avere problemi di salute,sembrerà una cosa ovvia ma e' senz'altro vera!
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
gentile dottore,la ginecologa nn pensa possa aver malattie di quel tipo,ma per farmi stare piu' tranquilla mi ha prescritto anche il test x la gonorrea.anche l'urologo attende gli esiti dei tamponi,nel frattempo mio marito ha fatto l'esame delle urine ed ha avuto i medesimi risultati:leucociti nelle urine,ph 7 e urinocoltura negativa.stesso dubbio,quindi:dice che probabilmente c'è la clamidia,o altro,ma non gli ha prescritto i test,dice che è sufficiente aspettare i risultati dei miei e poi decidere cosa fare:a lei sembra corretto,o come penso io,dovrebbe effettuare anche lui i medesimi esami su tampone uretrale e sperma?possibile ad esempio che io abbia delle malattie e lui no,o viceversa,e quindi sia meglio effettuare un controllo incrociato?altrimenti,la faccenda non si conclude piu'!la prego,mi faccia sapere il suo parere!
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
il dott.ricciardi non risponde,puo' farlo per favore qualcun altro?io sono in attesa,per favore!
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Dr. Enzo Ricciardi Ginecologo, Senologo, Chirurgo oncologo 5
Gentile Signora,
Le avevo già risposto di sopra per quanto riguarda la questione del management del partner, ovvero l'evidenza di un certo tipo di infezione nella donna impone una terapia anche per il partner, anche se quest'ultimo non è stato sottoposto a specifiche indagini diagnostiche. Io posso limitarmi a dei consigli generali, la gestione clinica del suo caso spetta al suo curante.
Le porgo i miei saluti.
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
scusi dottore la mia insistenza,ma non crede che se anche io risultassi negativa,per maggior sicurezza dovrebbe anche lui sottoporsi agli esami?e se io fossi negativa e lui positivo?non consigliano controlli incrociati anche nelle coppie?magari il mio sistema immunitario ha sconfitto i virus e i batteri ed il suo no!che ne pensa?il mio medico curante pensa che sia matta e non sa niente dell'apparato urinario,l'urologo sottovaluta e dice che basta li faccia io,ma nn sono tranquilla,visto che i leucociti nelle urine li ha anche lui e come me ha il colturale negativo!e in piu' ha prostatiti ricorrenti!poveri noi,chi ci aiuterà!
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