Una qualche azione chirurgica
Mia moglie, di 42 anni, sta portando avanti la sua terza gravidanza (attualmmente alla nona settimana).
Le due precedenti, entrambe terminate con taglio cesareo, le hanno causato una diastasi dei retti addominali e conseguente ernia ombelicale.
Anche questa gravidanza terminerà con taglio cesareo e ci chiedevamo se fosse possibile, al termine del parto, effettuare una qualche azione chirurgica per "ripare" l'ernia.
Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti.
Le due precedenti, entrambe terminate con taglio cesareo, le hanno causato una diastasi dei retti addominali e conseguente ernia ombelicale.
Anche questa gravidanza terminerà con taglio cesareo e ci chiedevamo se fosse possibile, al termine del parto, effettuare una qualche azione chirurgica per "ripare" l'ernia.
Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti.
[#2]
utente 29652,
in relazione al problema posto,devo ritenere che la laparotomia sia stata mediana,pertanto volendo risolvere il laparocele in un unico intervento,considerando che l'anestesia spinale, praticata abitualmente per il taglio cesareo,verosimilmente non copre la sede periombelicale, sarà necessario, una volta nato il bambino,approfondire farmacologicamente l'anestesia.In ogni caso,presumendo che sarà necessario l'utilizzo di materiale protesico, il ginecologo dovrà prendere accordi col chirurgo.
E' possibile che il chirurgo decida di intervenire in un secondo tempo,a qualche mese dal taglio cesareo, considerando il volume uterino ed altri fattori anatomici.
spero di essere stato esaustivo , cordiali saluti.
Mario Arca
in relazione al problema posto,devo ritenere che la laparotomia sia stata mediana,pertanto volendo risolvere il laparocele in un unico intervento,considerando che l'anestesia spinale, praticata abitualmente per il taglio cesareo,verosimilmente non copre la sede periombelicale, sarà necessario, una volta nato il bambino,approfondire farmacologicamente l'anestesia.In ogni caso,presumendo che sarà necessario l'utilizzo di materiale protesico, il ginecologo dovrà prendere accordi col chirurgo.
E' possibile che il chirurgo decida di intervenire in un secondo tempo,a qualche mese dal taglio cesareo, considerando il volume uterino ed altri fattori anatomici.
spero di essere stato esaustivo , cordiali saluti.
Mario Arca
Dottor Mario Arca
Ex Dirigente Medico ASSL OLBIA -TEMPIO
Studio Ostetrico Ginecologico
via Lorenzo Ghiberti n 65- 07026 olbia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 17/04/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.