Una terapia sostitutiva, mi puo dare un consiglio visto che sono molto preoccupata

il mese di febbraio ho iniziato ad avere delle vampate il mio medico curante mi ha fatto fare le analisi con la conferma di una menopausa precoce il mio ginecologo ha confermato con una visita . il ginecologo mi ha dato delle pastiglie che mi avrebbero fatto tornare il ciclo e poi avrei dovuto prendere la pillola , il mio medico curante non era d' accordo dice che sia pericoloso non ho preso ancora niente. mi sono passate le vampate e il 23 di marzo è tornato il ciclo da solo. adesso non so cosa fare se seguire il consiglio del mio medico o ascoltare il ginecologo ,anche se leggendo un giornale una dott diceva che conviene aspettare almeno un anno dalla fine del ciclo per iniziare una terapia sostitutiva, mi puo dare un consiglio visto che sono molto preoccupata .le analisi sono prl6.56 progesterone0.27 tsh 1.58 fsh 60.34 LH 50.26 ESTRADIOLO E 2 15.31 GRAZIE
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Dr. Maurizio Bologna Ginecologo, Urologo 27
Gentile Signora, premesso che qualsiasi suggerimento imporrebbe comunque una valutazione clinica della paziente, i valori delle gonadotropine sembrerebbero non porre dubbi sullo stato funzionale delle sue ovaie. Stante la giovane età direi che una terapia sostitutiva si impone. La mancata funzione delle gonadi con una aspettativa di vita oggi prevista in circa 85 anni (quindi ancora almeno 47 anni per lei) procurebbe certamente e precocemente tutte le complicazioni attese a carico degli apparati osteoarticolare, cardiovascolare e urogenitale. Di contro il procrastinare l'evento ad una età più fisiologica permetterebbe una riduzione di tali complicazioni, come ampiamente dimostrato dalla Letteratura medica più aggiornata.
Certamente se il suo medico di famiglia manifesta qualche preoccupazione circa il trattamento, ritengo per caratteristiche particolari che la riguardano e a lui note, farebbe bene a mettersi in contatto diretto con lo specialista per manifestargliele e dirimere eventuali dubbi. Opinioni contrastanti tra medici creano solo confusione e non raggiungono gli obiettivi propri del nostro ruolo, vale a dire il benessere dei nostri assistiti.
Un cordiale saluto ed auguri per la sua salute.

Maurizio Bologna, chirurgo ginecologo e urologo, website: www.mauriziobologna.com

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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Concordo col prof Bologna, direi che se non ci sono controindicazioni specifiche, la terapia sostitutiva e' un passaggio indispensabile.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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Dr.ssa Paola Fusaro Ginecologo 184
Gentile signora, pur essendo favorevole ad una terapia sostitutiva che, mi pare, sia quasi d'obbligo nel suo caso, non posso non tenere in considerazione le perplessità del suo medico di base che avrà qualche valida ragione per esprimerle (in quanto dovrebbe conoscere la sua anamnesi perfettamente). Pertanto consiglierei di farlo mettere in contatto con il suo specialista.
Rimango a sua disposizione e invio cordiali saluti.

Dott.ssa Paola Fusaro
Specialista in Ginecologia e Ostetricia

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Dr.ssa Cristina Passadore Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 972 24
Sono d'accordo con i colleghi anche se aggiungerei che visto che le mestruazioni sono tornate spontaneamente si dovrebbe prudentemente attendere almeno 6 mesi di amenorrea, dosare FSH e 17 beta estradiolo e poi decidere il da farsi.

Dott.ssa Cristina Passadore
Via Luciano Manara 15, 20122 Milano Cell. 3386263853
www.cristinapassadore.it

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Utente
Utente
il mio medico non e d accordo solo perche per lui la terapia sostitutiva non serve a nulla preferirebbe darmi delle gocce per le vampate che per fortuna non ho piu e vitamine per evitare problemi in futuro. premetto che sono sana e non ho mai avuto problemi di nessun genere , un giornale diceva che una terapia sost dopo 5 anni ha un incidenza notevole sul cancro al seno e alle ovaie e questo mi lascia in dubbio sul da farsi.posso rimanere incinta in questo periodo di premenopausa o no grazie mille
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Dr. Maurizio Bologna Ginecologo, Urologo 27
i giornali da lei citati hanno riportato in maniera incorretta notizie circa una ricerca condotta qualche anno fa negli Stati Uniti (Studio WHO). La ricerca si è tuttavia dimostrata inadeguata per una serie di motivi (le farò solo alcuni esempi: aveva analizzato solo pazienti asintomatiche, quindi verosimilmente con una produzione autonoma di estrogeni già alta che sommata a quella somministrata faceva raggiungere livelli esagerati di estrogeni, con un valore di massa corporea superiore a 25, quindi paz in sovrappeso e quindi in ipersetrinismo, oltre il 50% dei soggetti studiati hanno abbandonato il trattamento durante il monitoraggio, etc. etc.) Gli studi scientifici vanno analizzati da persone competenti e le notizie andrebbero diffuse solo attraverso organi di stampa specifici. Le confermo, gentile Signora, l'esortazione a rivolgersi ad un medico specialista (non ad un giornalista che è alla ricerca dello scoop e non della sua salute) che valuterà il suo quadro clinico suggerendole certamente il trattamento migliore. Non è attraverso i giornali che noi ci formiamo e aggiorniamo. Se ritenessimo davvero così pericolose le terapie ormonali sostitutive saremmo certamente noi i primi a non prescriverle senza che questo ci sia suggerito dai giornali o dalle riviste cosiddette scientifiche. Con cordialità. M. Bologna
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Concordo pienamente col Collega Bologna.
Sarebbe ora che i colleghi, soprattutto i Medici di Medicina Generale, ogni tanto, aprissero un pò qualche libro, invece che...lasciamo perdere.
E sarebbe anche ora che la si finisse con tutte queste manfrine su Cochrane Library, EBM e così via...personalmente, ritengo che siano tutte delle emerite cavolate.
Si truccano persino i campionati di calcio (per evidenti interessi), volete che non si trucchino (per gli stessi interessi) gli studi di settore?
Andiamo...non siamo mica nati ieri!!
Intanto, per studi come quello citato giustamente dal Prof. Bologna, ancora vediamo gli effetti di anni perduti di T.O.S.: impatti devastanti sulla salute in termini di morbidità che si sarebbero potuti o evitare o, quanto meno, ridurre d'intensità e gravità.
Cui prodest?

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Utente
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vi ringrazio per avermi tolto ogni dubbio ,stavo diventando matta il mio preblema era proprio quello di non sapere a chi dare ascolto ,vi ringrazio e piu in la vi faro sapere
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