Emorragia post partum secondaria ritardatarragia post
Mia moglie partorisce domenica notte alle 2 con parto operativo a ventosa
> con secondamento completo ,metrorragia di 500ml,perineotomia,lacerazione
> di 3 grado completa non complicata.lunedi rimane ricoverata e le normali
> visite riscontrano utero contratto e tutto regolare nonostante un emocromo
> basso.durante la giornata accusa uno svenimento che viene ritenuto di prassi cosi come il fatto di non riuscire ad allattare.
> Martedi mattina alle 6.00 vengono eseguiti gli esami del sangue i cui risultati pervengono al medico alle 13 ed evidenziano valori di emoglobina anormali cosi che alle 14 senza evidenti perdite ematiche viene mandata ad
> eseguire un'ecografia che evidenzia presenza di qualcosa nell'utero.viene richiesta allora un'ispezione e revisione interna dell'utero che evidenzia presenza di un coaugulo alla cui rimozione seguira' una copiosa emorraggia dovuta a presenza di placenta non rimossa(si parla di cotiledoni succenturiati) e viene eseguito raschiamento
> Vista la forte emoraggia, diagnosticata come emoraggia secondaria post
> partum ritardata viene eseguita trasfusione e si decide di eseguire
> embolizzazione per salvare l'utero.
> Ma e' possibile che al momento del parto non venga eseguita un'ispezione preventiva all'utero per verificare che tutto sia regolare visto anche la nature del parto che da naturale si è trasformato in operativo?l'ostetrica non avrebbe dovuto accertarsi o accorgersi che la placenta non era completa?in cartella medica e' stato scritto che il secondamento è stato completo.Ma se durante le visite l'utero è risultato contratto come puo' essere avvenuta un'emorragia?
> Mia moglie dopo 10gg passati in ospedale ha il morale a pezzi e non riesce a
> riprendersi fisicamente e psicologicamente rivivendo ogni giorno il trauma del raschiamento della trasfusione e dell'embolizzazione vissute peraltro in anestesia locale. oltre ad un parere su quanto accaduto sono a richiedere se ci possono essere conseguenze oltre che fisiche circa l'embolizzazione praticata che psicologiche.preciso che è il primo figlio. grazie
> con secondamento completo ,metrorragia di 500ml,perineotomia,lacerazione
> di 3 grado completa non complicata.lunedi rimane ricoverata e le normali
> visite riscontrano utero contratto e tutto regolare nonostante un emocromo
> basso.durante la giornata accusa uno svenimento che viene ritenuto di prassi cosi come il fatto di non riuscire ad allattare.
> Martedi mattina alle 6.00 vengono eseguiti gli esami del sangue i cui risultati pervengono al medico alle 13 ed evidenziano valori di emoglobina anormali cosi che alle 14 senza evidenti perdite ematiche viene mandata ad
> eseguire un'ecografia che evidenzia presenza di qualcosa nell'utero.viene richiesta allora un'ispezione e revisione interna dell'utero che evidenzia presenza di un coaugulo alla cui rimozione seguira' una copiosa emorraggia dovuta a presenza di placenta non rimossa(si parla di cotiledoni succenturiati) e viene eseguito raschiamento
> Vista la forte emoraggia, diagnosticata come emoraggia secondaria post
> partum ritardata viene eseguita trasfusione e si decide di eseguire
> embolizzazione per salvare l'utero.
> Ma e' possibile che al momento del parto non venga eseguita un'ispezione preventiva all'utero per verificare che tutto sia regolare visto anche la nature del parto che da naturale si è trasformato in operativo?l'ostetrica non avrebbe dovuto accertarsi o accorgersi che la placenta non era completa?in cartella medica e' stato scritto che il secondamento è stato completo.Ma se durante le visite l'utero è risultato contratto come puo' essere avvenuta un'emorragia?
> Mia moglie dopo 10gg passati in ospedale ha il morale a pezzi e non riesce a
> riprendersi fisicamente e psicologicamente rivivendo ogni giorno il trauma del raschiamento della trasfusione e dell'embolizzazione vissute peraltro in anestesia locale. oltre ad un parere su quanto accaduto sono a richiedere se ci possono essere conseguenze oltre che fisiche circa l'embolizzazione praticata che psicologiche.preciso che è il primo figlio. grazie
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Naturalmente trattandosi di un parto operativo(applicazione di ventosa)è frequente che si presentino delle complicanze.
Per quanto riguarda il "secondamento"(espulsione della placenta)è difficile esprimere un parere sulla placenta ed eventuali cotiledoni succenturiati(è importante osservare di persona la placenta e i vasi anomali eventualmente presenti sulle membrane amnio-coriali).
Tutto il resto è stato fatto per ovviare alle conseguenze di emorragia post-partum.
In bocca al LUPO!!
Per quanto riguarda il "secondamento"(espulsione della placenta)è difficile esprimere un parere sulla placenta ed eventuali cotiledoni succenturiati(è importante osservare di persona la placenta e i vasi anomali eventualmente presenti sulle membrane amnio-coriali).
Tutto il resto è stato fatto per ovviare alle conseguenze di emorragia post-partum.
In bocca al LUPO!!
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.7k visite dal 13/12/2009.
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