Il suo ginecologo conferma che non è il caso
Gentili Dottori,
Vi riassumo i dati salienti:
siamo una coppia di 34 e 32 (mia moglie) anni.
- Nel marzo 2005 mia moglie ha abortito spontaneamente alla 6^ settimana (concepimento avvenuto al secondo tentativo);
- Successivamente abbiamo scoperto, rivolgendoci a centri specializzati, che il mio seminale presenta una moderata astenoteratozoospermia;
- Ho eseguito una cura a base di Zibren e Vitamine C e E per circa. 3–4 mesi;
- A fine gennaio 2007 mia moglie è rimasta finalmente, nuovamente incinta (dopo un anno e mezzo circa di tentativi).
- All’8^ settimana ha riabortito (le Betahcg non crescevano come avrebbero dovuto e l’embrione, visto alla 6^ settimana, era di 3 ml, con battito presente), con conseguente revisione della cavità uterina.
Ho letto da più parti ed il suo ginecologo conferma che non è il caso di intraprendere l’impervia via degli accertamenti finalizzati ad indagare le cause di questo aborto ripetuto (almeno non dopo “solo” due aborti).
Se, come credo di aver capito: questi esami di rado individuano le cause e le cause, spesso, non sono “curabili”, in effetti penso anche io che sia meglio non starsi a far crescere l’ansia inutilmente.
Voi cosa ne pensate? E soprattutto: possiamo continuare a coltivare il nostro sogno con ottimismo e vento in poppa?
Grazie per l’attenzione.
Vi riassumo i dati salienti:
siamo una coppia di 34 e 32 (mia moglie) anni.
- Nel marzo 2005 mia moglie ha abortito spontaneamente alla 6^ settimana (concepimento avvenuto al secondo tentativo);
- Successivamente abbiamo scoperto, rivolgendoci a centri specializzati, che il mio seminale presenta una moderata astenoteratozoospermia;
- Ho eseguito una cura a base di Zibren e Vitamine C e E per circa. 3–4 mesi;
- A fine gennaio 2007 mia moglie è rimasta finalmente, nuovamente incinta (dopo un anno e mezzo circa di tentativi).
- All’8^ settimana ha riabortito (le Betahcg non crescevano come avrebbero dovuto e l’embrione, visto alla 6^ settimana, era di 3 ml, con battito presente), con conseguente revisione della cavità uterina.
Ho letto da più parti ed il suo ginecologo conferma che non è il caso di intraprendere l’impervia via degli accertamenti finalizzati ad indagare le cause di questo aborto ripetuto (almeno non dopo “solo” due aborti).
Se, come credo di aver capito: questi esami di rado individuano le cause e le cause, spesso, non sono “curabili”, in effetti penso anche io che sia meglio non starsi a far crescere l’ansia inutilmente.
Voi cosa ne pensate? E soprattutto: possiamo continuare a coltivare il nostro sogno con ottimismo e vento in poppa?
Grazie per l’attenzione.
[#1]
Mi dispiace dissentire dal Suo Ginecologo. L'abortività ripetuta, come quella vissuta con Sua moglie, richiede tassativamente l'esecuzione di una serie di esami ematochimici e strumentali di primo e secondo livello, atti ad evidenziare 8se vi sono) fattori che possono spiegare tale quadro clinico.
In uno dei miei interventi precedenti riguardo l'abortività ripetuta, potrà trovare, se crede opportuno, gli esami che sono solito prescrivere alle coppie con un problema come il Suo.
Cordialmente.
In uno dei miei interventi precedenti riguardo l'abortività ripetuta, potrà trovare, se crede opportuno, gli esami che sono solito prescrivere alle coppie con un problema come il Suo.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5k visite dal 03/04/2007.
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