Gardnerella e candida albincans persistenti
Buongiorno,
Da anni, a seguito di una terapia locale a seguito di rimozione condilomi, ho problemi di candida che si alternano a gardnerella.
Ho provato vari ovuli antifunginei, varie creme gynocanesten, trosyd, ecc.
La candida dopo uno di questi cicli generalmente passa ma lascia spazio alla gardnerella che difficilmente riesco a sradicare nonostante numerosi cicli di metonidazolo per bocca e clindax localmente effettuati negli anni.
Nell'ultimo anno ho fatto pure cicli di immunovag gel con scarsi risultati, se non un bruciore difficilmente sopportabile.
A gennaio 2025 il tampone risultava negativo per batteri e miceti a seguito di cura con Flagyl, e la flora lattobacillare ben rappresentata.
Dopo poco più di un mese, nonostante stia alternando cicli di ovuli di lattobacilli e prebiotici vidermina a ph acido, il tampone risulta positivo per gardnerella e con flora lattobacillare assente, mentre i sintomi sono notevolmente migliorati a seguito di vidermina probiotici.
Clamidia negativa.
Hpv test negativo.
Prendo da quasi un anno crispact per bocca.
Ora Dovrei fare un ciclo di 6 gg di ovuli clindax a breve.
Uso biancheria intima di cotone e pantaloni abbastanza larghi da permettere la traspirazione.
Ho rapporti sessuali sempre protetti con preservativo e con partner monogamo.
Il ph risulta essere intorno a 5, 5, ho comprato delle cartine tornasole per l'autodiagnosi (mi chiedo perché negli ultimi 5 anni nessun ginecologo me l'abbia misurato).
Sono a dieta da 5 mesi, seguita da una nutrizionista, e controllo l'assunzione di zuccheri e carbo.
Già fatto gut screening per il nicrobiota intestinale e non è risultato nulla di particolare.
La mia domanda è: avrebbe senso provare a ripristinare il ph naturale vaginale con ovuli di acido borico o cmq tentare un altro approccio, prima di assumere l'ennesimo antibiotico (clindax)?
Non rischio di creare una batterioresistenza?
Grazie
Da anni, a seguito di una terapia locale a seguito di rimozione condilomi, ho problemi di candida che si alternano a gardnerella.
Ho provato vari ovuli antifunginei, varie creme gynocanesten, trosyd, ecc.
La candida dopo uno di questi cicli generalmente passa ma lascia spazio alla gardnerella che difficilmente riesco a sradicare nonostante numerosi cicli di metonidazolo per bocca e clindax localmente effettuati negli anni.
Nell'ultimo anno ho fatto pure cicli di immunovag gel con scarsi risultati, se non un bruciore difficilmente sopportabile.
A gennaio 2025 il tampone risultava negativo per batteri e miceti a seguito di cura con Flagyl, e la flora lattobacillare ben rappresentata.
Dopo poco più di un mese, nonostante stia alternando cicli di ovuli di lattobacilli e prebiotici vidermina a ph acido, il tampone risulta positivo per gardnerella e con flora lattobacillare assente, mentre i sintomi sono notevolmente migliorati a seguito di vidermina probiotici.
Clamidia negativa.
Hpv test negativo.
Prendo da quasi un anno crispact per bocca.
Ora Dovrei fare un ciclo di 6 gg di ovuli clindax a breve.
Uso biancheria intima di cotone e pantaloni abbastanza larghi da permettere la traspirazione.
Ho rapporti sessuali sempre protetti con preservativo e con partner monogamo.
Il ph risulta essere intorno a 5, 5, ho comprato delle cartine tornasole per l'autodiagnosi (mi chiedo perché negli ultimi 5 anni nessun ginecologo me l'abbia misurato).
Sono a dieta da 5 mesi, seguita da una nutrizionista, e controllo l'assunzione di zuccheri e carbo.
Già fatto gut screening per il nicrobiota intestinale e non è risultato nulla di particolare.
La mia domanda è: avrebbe senso provare a ripristinare il ph naturale vaginale con ovuli di acido borico o cmq tentare un altro approccio, prima di assumere l'ennesimo antibiotico (clindax)?
Non rischio di creare una batterioresistenza?
Grazie
Gent. Sig., Gardnerella e Candida sono due normali saprofiti della vagina, cioè appartengono a quella compagine di microbi che vive in quel distretto in condizioni di normalità’. Le terapie antimicrobiche sono inutili e dannose, a meno che non si sia in presenza di una vaginite significativa. Bene i Probiotici, la dieta, curare l’ abbigliamento, aggiungerei anche di evitare la depilazione, che favorisce le flogosi, stravolgendo completamente l’ ecosistema della regione. I pantaloni andrebbero evitati del tutto, a letto andrebbe eliminata la biancheria intima e l’ uso del pigiama. Piccole dosi di estrogeni per via vaginale a volte risolvono la situazione, migliorando il pH vaginale. Ne parli col ginecologo. I tempi di guarigione sono lunghi, perché si deve ripristinare un delicato equilibrio che è stato stravolto da un lungo periodo di trattamento non risolutivi. Cordiali saluti.
Dr. Lucia Vecoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 331 visite dal 13/03/2025.
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