Esito conizzazione cin 3

Buongiorno,

Provo ad aprire un nuovo consulto, nella speranza di ottenere una risposta.

Dal 2023 eseguo pap test ogni 6 mesi con risultato LSIL; prima di quell'anno, pap test sempre negativi.

Risulto sempre nel 2023 positiva al HPV ceppo 16.
Ho eseguito due colposcopie, tutte negative.
Mi consigliano di fare vaccino HPV, cosa che ho fatto, tutte e tre le dosi.


A ottobre 2024 rieseguo pap test e hpv, positivo per LSIL e sempre HPV 16.

Il mio ginecologo mi dice di stare tranquilla ed aspettare 6 mesi per rifare pap test; io mi sono intestardita (mi sembrava strano non dover rifare colposcopia) così ho sentito un secondo parere ginecologico e quest'ultima mi ha comunque detto che da linee guida dovevo rifare la colposcopia.


Eseguo la colposcopia a dicembre 2024, mi fanno biopsia, esito HSIL CIN 2 con interessamento agli sfondati ghiandolari.

Programmo conizzazione per il 21/01 (tre giorni fa) ed oggi nel mio stupore mi arriva biopsia su fascicolo sanitario.
Vi riporto esito:

" Cono cervicale sede di lesione intraepiteliale squamosa di alto grado-HSIL / CIN3, estesa agli sfondati
ghiandolari.

La lesione giunge a mm 0, 3 dal margine versante endocervicale di resezione chirurgica.

Margine versante esocervicale di resezione chirurgica libero da displasia.

Campione esaminato su più sezioni profonde.

Eseguita indagine immunoistochimica p16+ (se due prelievi) "

Il ginecologo che mi ha eseguito la colposcopia mi ha già risposto di stare tranquilla, che i margini sono liberi ed è quello l'importante.
Io però avevo più domande:
- A livello endocervicale, leggo che la lesione era a 0, 3 dal margine > che cosa significa?
il margine è libero però molto vicino alla lesione, è sicuro che è stato rimosso tutto?
ho maggior rischio di recidiva?

- So che queste displasie ci mettono anni a progredire e a diventare tumori, tuttavia nel giro di tre mesi sono passata da un pap test LSIL a biopsia CIN 2 a referto di oggi che mi da CIN 3... se non avessi fatto colposcopia e avessi ascoltato il mio primo ginecologo, in 6 mesi siamo sicuri che non sarebbe cambiato nulla?

- Ora consiglieranno un semplice controllo oppure sono a rischio di ulteriore conizzazione?


Ringrazio e scusate il disturbo
Dr. Mauro Presti Ginecologo, Oncologo, Dietologo 126 10
Gentilissima, Lei ha gestito in modo attento e proattivo la sua problematica, ma comprensibilmente ha ansia e necessità di chiarimenti. Ecco una valutazione delle sue domande e del percorso:
1. Margine endocervicale a 0,3 mm e rischio di recidiva
Cosa significa "margine libero a 0,3 mm"?
Indica che la lesione è stata rimossa ma non coinvolge il margine endocervicale. Tuttavia con una distanza molto ridotta (solo 0,3 mm).
Sebbene il margine sia tecnicamente "libero", una distanza inferiore a 1 mm viene considerata un fattore di rischio potenziale per la presenza di residui microscopici di lesione.
Rischio di recidiva:
La vicinanza della lesione al margine endocervicale aumenta la possibilità di una recidiva. Studi indicano che un margine vicino, soprattutto in presenza di HPV ad alto rischio come il ceppo 16, può richiedere un follow-up stretto (Pap test e test HPV ogni 6 mesi).
Tuttavia, il fatto che il margine sia tecnicamente libero è un punto rassicurante.
2. Progressione rapida da LSIL a CIN3
L'apparente rapidità della progressione può sembrare allarmante, ma è coerente con alcune dinamiche biologiche:
L'HPV 16 può accelerare il passaggio da LSIL a HSIL in alcune donne.
Inoltre i Pap test e le biopsie captano solo una parte del tessuto, quindi una lesione più avanzata potrebbe essere stata presente ma non rilevata nei test precedenti.
Importanza della colposcopia:
Lei ha fatto bene a insistere per una colposcopia, che ha permesso di individuare e trattare tempestivamente la lesione HSIL/CIN3.
La progressione avrebbe potuto continuare se non fosse stata intercettata; dunque, il secondo parere ginecologico si è rivelato cruciale.
3. Follow-up e rischio di ulteriori interventi
Controlli futuri:
La gestione standard dopo una conizzazione prevede un controllo con Pap test e HPV test a 6 mesi. In caso di negatività persistente, i controlli successivi possono essere dilazionati.
Tuttavia, in presenza di margini endocervicali vicini, alcuni specialisti raccomandano un monitoraggio più ravvicinato.
Possibilità di ulteriori interventi:
Una seconda conizzazione può essere necessaria solo se:
I controlli successivi mostrano lesioni residue.
Il test HPV rimane positivo e vi sono alterazioni significative nei Pap test.
Il rischio di ulteriori interventi sarà valutato in base ai controlli successivi; nel frattempo, può essere rassicurata dalla rimozione completa della lesione evidente.
Qua però si è sempre parlato di diagnosi e terapia chirurgica.
Occorre tenere presente che, a quanto sembra, non è mai stata fatta nessuna terapia generale o locale contro il papilloma virus.
Ho elaborato con alcuni colleghi americani un protocollo d'azione, (basato solo su rigorosi articoli pubblicati sulle principali riviste scientifiche), che risponde alla domanda: cosa posso fare per combattere questa malattia silenziosa oltre a fare infiniti controlli? La terapia va personalizzata, ovviamente. Le consiglio il sito www.hpvdieta.it per cominciare a studiare la cosa.
Sono disponibile a un'ora da Genova per discuterne.
Cordiali saluti e auguri per tutto.

Dr. MAURO PRESTI
Specialista in Ginecologia, Ostetricia ed Oncologia Medica
Master in Nutrizione Umana

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