Candida recidivante e fastidi da due mesi

Buonasera, soffro da quando avevo 14 anni (ora ne ho 26) di candida recidivante: alcuni periodi va meglio, altri invece più stressanti va peggio, in media ho 3 episodi all'anno.
Di solito con una normale cura passa nel giro di una settimana.

A dicembre ho avuto un episodio molto doloroso e "violento", su cui sono intervenuta con crema pevaryl per 7 GG.
Credevo di essere guarita, ma durante un rapporto mi sono resa conto che ancora avevo fastidio.
Ho proseguito con crema pevaryl su consiglio della ginecologa per altri 7 GG.

Dopodiché, non essendo passati i sintomi (che si manifestavano solo con dolore durante i rapporti) ho assunto 3 pasticche di diflucan da 150mg, una ogni 2/3 giorni.

I fastidi continuavano e ho fatto un tampone per germi comuni che risultava negativo.

Al ché, sempre su indicazione medica, ho assunto meclon con applicatori per una settimana.

Sono però sempre nella stessa situazione: dolore durante i rapporti, fastidio esterno molto sporadicamente e, internamente, perdite bianche (mi verrebbe da dire proprio quelle della candida).
È possibile che il tampone non sia stato eseguito correttamente?

Anche se, anche se fosse ancora candida, in ogni caso non sto riuscendo a venirne a capo!

Premetto che sto assumendo da un mese circa i fermenti Crispact e che prendo la pillola anticoncezionale da anni (che vorrei sospendere tra qualche giorno a fine blister per vedere se magari può aiutare a ribilanciare il tutto).

Avreste qualche suggerimento su come procedere?
Seguo una dieta bilanciata, sto evitando zuccheri e alcolici, solo intimo di cotone bianco, no indumenti stretti, ecc.
Sta diventanto un problema che, anche se non grave, è invalidante per me e il mio compagno e abbastanza frustrante... Grazie in anticipo!
Dr. Biagio Criscuolo Ginecologo 38 1
Cara amica, apprezzo la tua attenzione per la salute del tuo corpo. Non mi è chiara il tipo di vita che conduci e il tipo e la qualità degli indumenti intimi e non che indossi.
Purtroppo molto spesso l'eccesso fa più danni del poco o nulla molto importanti sono i comportamenti e gli abiti.

Dr. Biagio Criscuolo
www.sesso-s-o-s.it

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Dr. Mauro Presti Ginecologo, Oncologo, Dietologo 133 10
Le informazioni che ha fornito sono dettagliate e consentono di inquadrare il problema. Riassumendo, Lei soffre di candidosi recidivante da molti anni, con un peggioramento negli ultimi mesi, nonostante i trattamenti classici (topici e sistemici). Segue già buone abitudini igieniche e alimentari. I fastidi principali attuali includono dolore durante i rapporti, fastidio sporadico e perdite bianche.

Ipotesi e considerazioni diagnostiche
1. Candida persistente o recidivante:
- Il tampone negativo potrebbe essere falso-negativo, se non eseguito correttamente o in assenza di una significativa carica microbica al momento del prelievo.
- Possibile colonizzazione da specie di Candida meno comuni (es. Candida glabrata) resistenti ai trattamenti usuali (fluconazolo, econazolo).

2. Vulvodinia o vestibolodinia secondaria:
- Il dolore persistente durante i rapporti potrebbe derivare da un'infiammazione cronica dei tessuti vulvari, favorita da infezioni ricorrenti.

3. Alterazione del microbiota vaginale:
- L'assunzione della pillola anticoncezionale e gli episodi ripetuti di infezioni potrebbero aver alterato la flora vaginale, predisponendo a recidive.

4. Coinfezioni o condizioni concomitanti:
- L'assenza di sollievo potrebbe indicare la presenza di altre infezioni (es. batteriche) .

Proposta di iter diagnostico e terapeutico
1. Esami diagnostici:
- Ripetizione del tampone vaginale con ricerca specifica di Candida glabrata e altre specie rare, o meglio un "antimicogramma", esame che però non fanno molti laboratori.
- Tampone per Mycoplasma, Ureaplasma, Trichomonas vaginalis, Chlamydia e Gonococco, giusto per escludere tutte le infezioni possibili.
- Esame delle urine con coltura per escludere un coinvolgimento delle vie urinarie.
- Se tutti questi esami dovessero essere negativi, occorrerà eseguire l'analisi del microbiota vaginale, facendosi mandare il boccettino per il prelievo da www.mymicrobiota.it, che è il migliore sul mercato (non ho alcuna cointeressenza in merito, ovviamente)

2. Trattamenti mirati:
- In caso di Candida glabrata: uso di antimicotici diversi dal fluconazolo (es. isoconazolo o acido borico, quasi tutti gli antimicotici eccetto il fluconazolo e pochi altri sono somministrabili solo per via endovenosa). Continuare Crispact x almeno 6 mesi.
- Integrazione di probiotici vaginali specifici (Lactobacillus rhamnosus e reuteri) per ripristinare l'equilibrio del microbiota locale. v. Normogin cp vag. x 6 sere e poi 2/settimana x 3 settimane x 3 mesi
Cordiali saluti

Dr. MAURO PRESTI
Specialista in Ginecologia, Ostetricia ed Oncologia Medica
Master in Nutrizione Umana

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