Hpv lsil e sclerosi multipla
Buongiorno, sono affetta da sclerosi multipla in cura con tysabri.
Ho fatto il pap test di routine che ha riportato "si osservano cellule squamose con atipie nucleari e modificazioni coilocitiche compatibili con una displasia di basso grado (LSIL) ".
Mi devo preoccupare?
Il medico curante mi ha fatto ricetta per "tipizzazione hpv".
Sono soggetto vaccinato per hpv, mi sembra strano che abbia contratto l'infezione.
Ho fatto il pap test di routine che ha riportato "si osservano cellule squamose con atipie nucleari e modificazioni coilocitiche compatibili con una displasia di basso grado (LSIL) ".
Mi devo preoccupare?
Il medico curante mi ha fatto ricetta per "tipizzazione hpv".
Sono soggetto vaccinato per hpv, mi sembra strano che abbia contratto l'infezione.
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Gentilissima, mi permetta di rassicurarla: la presenza di una displasia di basso grado (LSIL) al Pap test indica una lesione superficiale che, nella maggior parte dei casi, è transitoria e si risolve spontaneamente.
Alcuni punti importanti da considerare:
Vaccinazione contro l'HPV:
Il vaccino contro l'HPV protegge principalmente contro i ceppi ad alto rischio oncogeno più comuni (come HPV 16 e 18) e contro alcuni ceppi a basso rischio responsabili dei condilomi. Tuttavia, esistono molti altri tipi di HPV, e non è insolito contrarre un'infezione da un ceppo non incluso nel vaccino.
Atipie nucleari e coilocitosi:
Questi reperti indicano un’infezione virale attiva, ma non necessariamente con un ceppo ad alto rischio. La tipizzazione HPV prescritta dal medico curante servirà a identificare il tipo di HPV presente e a guidare i successivi passi.
Immunosoppressione:
La terapia con Tysabri per la sclerosi multipla può ridurre la capacità del sistema immunitario di controllare l’HPV, aumentando il rischio di infezioni attive, anche nei soggetti vaccinati.
Cosa fare adesso?
Tipizzazione HPV:
È un esame essenziale per chiarire se l'infezione è presente e nel caso se è causata da un ceppo ad alto o basso rischio oncogeno.
Se il risultato sarà negativo per ceppi ad alto rischio, basteranno controlli regolari.
Se sarà positivo per ceppi ad alto rischio, il passo successivo potrebbe essere una colposcopia, per escludere lesioni più significative.
Monitoraggio regolare:
Nella maggior parte dei casi, le lesioni LSIL si risolvono spontaneamente entro 12-24 mesi, soprattutto se il sistema immunitario riesce a recuperare.
Stile di vita e supporto immunitario:
Mantenere un’alimentazione sana, eventualmente integrare probiotici specifici (come il Lactobacillus crispatus) per sostenere il microbiota vaginale, ed evitare stress e fumo può contribuire a una migliore gestione dell’infezione.
Quando preoccuparsi?
Non c’è motivo di allarmarsi in questa fase. Gli approfondimenti in corso e il monitoraggio attento permetteranno di intervenire tempestivamente, se necessario.
Le consiglio il sito hpvdieta.it per tutte le terapie naturali che può utilizzare per la cura dell'infezione da HPV.
Alcuni punti importanti da considerare:
Vaccinazione contro l'HPV:
Il vaccino contro l'HPV protegge principalmente contro i ceppi ad alto rischio oncogeno più comuni (come HPV 16 e 18) e contro alcuni ceppi a basso rischio responsabili dei condilomi. Tuttavia, esistono molti altri tipi di HPV, e non è insolito contrarre un'infezione da un ceppo non incluso nel vaccino.
Atipie nucleari e coilocitosi:
Questi reperti indicano un’infezione virale attiva, ma non necessariamente con un ceppo ad alto rischio. La tipizzazione HPV prescritta dal medico curante servirà a identificare il tipo di HPV presente e a guidare i successivi passi.
Immunosoppressione:
La terapia con Tysabri per la sclerosi multipla può ridurre la capacità del sistema immunitario di controllare l’HPV, aumentando il rischio di infezioni attive, anche nei soggetti vaccinati.
Cosa fare adesso?
Tipizzazione HPV:
È un esame essenziale per chiarire se l'infezione è presente e nel caso se è causata da un ceppo ad alto o basso rischio oncogeno.
Se il risultato sarà negativo per ceppi ad alto rischio, basteranno controlli regolari.
Se sarà positivo per ceppi ad alto rischio, il passo successivo potrebbe essere una colposcopia, per escludere lesioni più significative.
Monitoraggio regolare:
Nella maggior parte dei casi, le lesioni LSIL si risolvono spontaneamente entro 12-24 mesi, soprattutto se il sistema immunitario riesce a recuperare.
Stile di vita e supporto immunitario:
Mantenere un’alimentazione sana, eventualmente integrare probiotici specifici (come il Lactobacillus crispatus) per sostenere il microbiota vaginale, ed evitare stress e fumo può contribuire a una migliore gestione dell’infezione.
Quando preoccuparsi?
Non c’è motivo di allarmarsi in questa fase. Gli approfondimenti in corso e il monitoraggio attento permetteranno di intervenire tempestivamente, se necessario.
Le consiglio il sito hpvdieta.it per tutte le terapie naturali che può utilizzare per la cura dell'infezione da HPV.
Dr. MAURO PRESTI
Specialista in Ginecologia, Ostetricia ed Oncologia Medica
Master in Nutrizione Umana
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2 visite dal 03/01/2025.
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