Escherichia coli persistente in vagina
Buongiorno cari dottori e dottoresse,
inizio di quest'anno, in seguito ad un periodo di forte stress emotivo e vari disturbi gastrointestinali e influenzali ho iniziato ad avere dei fastidi ricorrenti a livello intimo (perdite, bruciore, prurito) e difficoltà ad avere rapporti non poco fastidiosi.
Mi sono decisa quindi a sentire una ginecologa verso aprile dopo diverse cure consigliate da farmacisti che non hanno avuto effetti.
Da dei primi tamponi è stata individuata una pieghetta e le infezioni rilevate sono state: ureaplasma parvum, e. coli e candida.
Dopo il primo ciclo di cure le prime due erano debellate mentre persisteva candida, alché la mia specialista mi ha prescritto Diflucan e diversi fermenti.
Al controllo successivo però candida era sparita, mentre era ritornata e.
coli e stafilocco aerus.
Ho ricevuto altre cure antibiotiche per entrambi + vari detergenti e fermenti.
All'ennesimo controllo stafilococco risolto e pieghetta in fase cicatrizzante, mentre e.
coli persistente, in più resistente quasi a tutti gli antibiotici dell'antibiogramma.
La ginecologa quindi mi ha consigliato ovuli per 10gg.
Ora, non ho effettuato ancora il tampone, ma prima del ciclo ho perdite giallastre ed ogni tanto pruriti durante il corso delle giornate.
Visto questa infezione persistente nel tampone vaginale, ho cercato altri consulti medici che mi hanno consigliato di lasciar perdere le cure, poiché e.
coli è normalmente presente nella flora vaginale e non dovrebbe essere nemmeno refertata.
Visti comunque questi fastidi e leggeri disagi durante i rapporti, cosa potrei fare?
Sarebbe il caso di contattare un gastroenterologo?
In secundis, dopo questa serie di infenzioni è normale che l'ambiente vaginale sia così, in un certo senso, sensibile?
N. b.: in tutto il periodo il mio partner ha eseguito le cure e non abbiamo avuto rapporti fino a poche settimane fa. effettuate ecografie varie, pap test, hpv test, tutto nella norma.
inizio di quest'anno, in seguito ad un periodo di forte stress emotivo e vari disturbi gastrointestinali e influenzali ho iniziato ad avere dei fastidi ricorrenti a livello intimo (perdite, bruciore, prurito) e difficoltà ad avere rapporti non poco fastidiosi.
Mi sono decisa quindi a sentire una ginecologa verso aprile dopo diverse cure consigliate da farmacisti che non hanno avuto effetti.
Da dei primi tamponi è stata individuata una pieghetta e le infezioni rilevate sono state: ureaplasma parvum, e. coli e candida.
Dopo il primo ciclo di cure le prime due erano debellate mentre persisteva candida, alché la mia specialista mi ha prescritto Diflucan e diversi fermenti.
Al controllo successivo però candida era sparita, mentre era ritornata e.
coli e stafilocco aerus.
Ho ricevuto altre cure antibiotiche per entrambi + vari detergenti e fermenti.
All'ennesimo controllo stafilococco risolto e pieghetta in fase cicatrizzante, mentre e.
coli persistente, in più resistente quasi a tutti gli antibiotici dell'antibiogramma.
La ginecologa quindi mi ha consigliato ovuli per 10gg.
Ora, non ho effettuato ancora il tampone, ma prima del ciclo ho perdite giallastre ed ogni tanto pruriti durante il corso delle giornate.
Visto questa infezione persistente nel tampone vaginale, ho cercato altri consulti medici che mi hanno consigliato di lasciar perdere le cure, poiché e.
coli è normalmente presente nella flora vaginale e non dovrebbe essere nemmeno refertata.
Visti comunque questi fastidi e leggeri disagi durante i rapporti, cosa potrei fare?
Sarebbe il caso di contattare un gastroenterologo?
In secundis, dopo questa serie di infenzioni è normale che l'ambiente vaginale sia così, in un certo senso, sensibile?
N. b.: in tutto il periodo il mio partner ha eseguito le cure e non abbiamo avuto rapporti fino a poche settimane fa. effettuate ecografie varie, pap test, hpv test, tutto nella norma.
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Buongiorno.
La Persistenza della presenza di E. Coli nelle Tampone vaginale segnala mal funzionamento dell’intestino ( stitichezza o altro ) e disbiosi ( vaginosi) della flora batterica vaginale.
Si consiglia :
1. Visita gastroenterologica (
2. Eventuale terapia con probiotici vari per 2-4 mesi per bocca e vaginale .
3. Preferibilmente usare schiuma o musa detergente.
3. Non usare più la terapia antibiotica.
4. Rispettare la dieta e eventuali intolleranze alimentari.
La Persistenza della presenza di E. Coli nelle Tampone vaginale segnala mal funzionamento dell’intestino ( stitichezza o altro ) e disbiosi ( vaginosi) della flora batterica vaginale.
Si consiglia :
1. Visita gastroenterologica (
2. Eventuale terapia con probiotici vari per 2-4 mesi per bocca e vaginale .
3. Preferibilmente usare schiuma o musa detergente.
3. Non usare più la terapia antibiotica.
4. Rispettare la dieta e eventuali intolleranze alimentari.
Dr.ssa Elena I. Sviridonova Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia e Ostetricia Clinico Sessuologo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11 visite dal 11/11/2024.
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