Trattamento mioma uterino

Salve,
sono una donna di 35 anni.
Da un controllo ginecologico mi è stato riscontrato un "mioma im posteriore di 7, 5x6x8 cm".
Non ho mai avuto sintomatologia (ciclo molto regolare, abbondante ma solo un giorno ed è sempre stato così fin dal primo a 11 anni, di durata di circa 5 giorni).
Da qualche tempo prima del ciclo tendo ad avere una minzione più frequente rispetto al resto del mese (una volta ogni 1 o 2 ore circa), ma non me ne ero mai fatta un problema.

Desidero provare a concepire il prima possibile.


Dato il quadro, la ginecologa mi ha consigliato di procedere con intervento di esportazione del mioma, probabilmente tramite laparoscopia, specificando che dopo l'intervento serviranno 6/8 mesi prima di poter tentare effettivamente il concepimento.
La dott.
ssa mi ha consigliato la rimozione, spiegandomi che un mioma di tali dimensioni può crescere ulteriormente in gravidanza, a causa degli estrogeni, e può comportare sia rischio di aborto spontaneo, che rischio di contrazioni precoci.


Volevo chiedere se la rimozione chirurgica è ritenuto il migliore approccio nella mia situazione.
Sicuramente comprendo i rischi di cui ha parlato la dott.
ssa durante la gravidanza, tuttavia ho letto che l'intervento può indebolire l'utero e rendere così meno facile il concepimento.
Vista la posizione del mioma (che da quanto ho capito non è interno alla cavità uterina), la prognosi a seguito dell'intervento è generalmente buona?


Ho inoltre letto che, a seguito di un mioma, un eventuale parto viene spesso trattato con cesareo.
Questo è vero o posso sperare che, nel mio caso, non sia per forza necessario?


Ringrazio in anticipo
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Dr. Mauro Presti Ginecologo, Oncologo, Dietologo 96 8
Nel caso di una paziente con un mioma intramurale (o localizzato nella parete posteriore dell'utero) di dimensioni significative come il suo (7,5x6x8 cm), ci sono diverse considerazioni da fare riguardo alla rimozione chirurgica e alla possibilità di concepimento.
1. Rimozione chirurgica del mioma
Indicazioni: La rimozione chirurgica è spesso consigliata per miomi di grandi dimensioni, come nel suo caso, soprattutto se si sta pianificando una gravidanza. Durante la gravidanza, i livelli di estrogeni possono stimolare la crescita dei miomi, il che potrebbe aumentare il rischio di complicazioni come:
Aborto spontaneo.
Contrazioni premature.
Parto pretermine.
Restrizione della crescita fetale.
La laparoscopia è una tecnica minimamente invasiva che riduce i tempi di recupero rispetto alla chirurgia tradizionale, ma può essere più complessa con miomi di grandi dimensioni. La sua ginecologa ha probabilmente suggerito questa opzione perché la posizione del mioma non interferisce con la cavità uterina (come sarebbe nel caso di un mioma sottomucoso).
2. Tempi di recupero
Dopo la rimozione chirurgica, è comune attendere 6-8 mesi prima di tentare il concepimento, per permettere all'utero di guarire adeguatamente. Questo periodo è cruciale per evitare complicazioni durante la gravidanza, come la rottura uterina.
3. Debolezza uterina dopo l'intervento
La miomectomia (rimozione del mioma) può, in alcuni casi, indebolire la parete uterina, soprattutto se il mioma è molto grande o se è necessaria una resezione profonda. Tuttavia, la probabilità di concepimento post-operatorio è generalmente buona, e molte donne riescono a concepire naturalmente dopo la rimozione di miomi.
Il successo dipende dalla posizione e dall'integrità dell'utero dopo la chirurgia. La sua prognosi sembra positiva, dato che il mioma è localizzato nella parete posteriore e non all'interno della cavità uterina, dove avrebbe potuto ostacolare direttamente l'impianto dell'embrione.
4. Parto e rischio di cesareo
Non tutte le donne che hanno subito una miomectomia devono necessariamente avere un taglio cesareo. Il rischio dipende principalmente da:
La profondità e la posizione delle cicatrici nell'utero.
La grandezza del mioma rimosso.
Se il mioma non coinvolgeva la cavità interna o la parte bassa dell'utero (vicino alla cervice), il parto vaginale potrebbe ancora essere possibile. Tuttavia, molti medici preferiscono il cesareo dopo una miomectomia per ridurre il rischio di rottura uterina durante il travaglio.
Considerazioni finali:
La rimozione del mioma è probabilmente la scelta migliore nel suo caso, data l’intenzione di concepire e la dimensione del mioma. L'intervento può prevenire le complicazioni legate alla gravidanza e migliorare la fertilità.
Dopo l'intervento, la prognosi sembra buona, e con un periodo di recupero adeguato, ha buone possibilità di concepire naturalmente.
La decisione su un eventuale parto cesareo sarà determinata dal decorso della gravidanza e dalla condizione dell'utero post-intervento.
Arrivederci e auguri per tutto.

Dr. MAURO PRESTI
Specialista in Ginecologia, Ostetricia ed Oncologia Medica
Master in Nutrizione Umana