Disbiosi cronica e ureaplasma parvum

Buongiorno,
ho 40 anni e da un anno ho quasi quotidianamente (tranne quando assumo tavolette normogin o dicoflor elle med ovuli) abbondanti perdite vaginali gialle e maleodoranti.
Inizialmente ho fatto cicli di ovuli meclon senza uso di probiotici vaginali (solo orali, tipo Dicoflor elle o Femelle).


Su consiglio della ginecologa, ho effettuato prima dell'estate due volte dei tamponi cervicali molecolari (sempre esito: positivo a Ureaplasma parvum; negativo a tutti gli altri batteri/micoplasmi) con antibiogramma per Ureaplasma parvum e vaginale (negativo a tutti i batteri e miceti, compresa candida).


Ho iniziato quindi terapia antibiotica contemporaneamente al mio compagno prima con Azitromicina (1 grammo in singola dosa) e poi, non avendo avuto successo, dopo un mese, doxiciclina sia io che il mio compagno (100 mg 2 volte al giorno x 7 gg).
Finisce l'antibiotico, arriva il ciclo e a fine ciclo si ripresenta il problema.


Mi rivolgo ad altra ginecologa che mi dice "non sono così sicura che i suoi sintomi, certamente evidenti, siano dovuti all'Ureaplasma parvum che dopotutto è un commensale".
Mi consiglia allora di lasciar perdere per tutta l'estate gli antibiotici e far riposare il mio organismo e le mucose e di assumere Normogin tavolette + Immunogin e Femelle probiotici orali.
Con normogin o dicoflor elle mi passa in effetti tutto, ma appena ne sospendo o diminuisco l'assunzione tornano le solite perdite.
Per cui praticamente ora vada vanti ad assumere normogin anche per 15 giorni al mese.


Ora ho appena iniziato anche il protocollo enterelle plus+ramnoselle+bifiselle+femelle+serobioma su consiglio della nutrizionista per l'intestino.

Pap test effettuato ad aprile: negativo; test hpv dna (screening di regione lombardia dei 5 anni) effettuato a luglio: negativo.

Non ho mai sofferto di particolari problemi ginecologici, rarissime vaginosi o candidosi nel corso della vita.

Non capisco se può intervenire ora un nuovo squilibrio anche ormonale vista l'età, o influisca in qualche modo la resistenza insulinica riscontrata anni fa (glicemia nei valori, valori del sangue tutti ok).

La ginecologa mi tranquillizza dicendo non essere nulla di grave, tuttavia i sintomi sono molto fastidiosi, devo usare sempre il savaslip altrimenti mi bagno anche i jeans (per far capire l'abbondanza quando non utilizzo normogin).

Non ho dolori durante i rapporti, però capisco quando queste perdite stanno "arrivando" perché sento dei lievi fastidi al basso ventre (un po' come le prime avvisaglie del ciclo), quindi non dolorose, solo un po' fastidiose e sento che mi si gonfia un po' la pancia.

Utilizzo quindi da mesi il profilattico con il mio compagno, per sicurezza di entrambi, mi sento però spesso a disagio per via di queste perdite.

Non cerchiamo figli quindi di per sè il profilattico non è un grosso problema.
Non assumo altri mezzi contraccettivi.

Se avete qualche consiglio vi ringrazio molto.

Un saluto
[#1]
Dr. Mauro Presti Oncologo, Ginecologo, Dietologo 88 7
Quello che manca in tutta questa storia è l'assunzione di Lactobacillus crispatus, il principale attore del benessere vaginale, che, apparentemente, nessuno ha mai consigliato di assumere.
Lactobacillus crispatus è un probiotico particolarmente utile in casi come questo, poiché è un componente chiave della flora vaginale sana e aiuta a mantenere l'equilibrio del pH vaginale, prevenendo l'insediamento di batteri patogeni.
In particolare:

1. Questo probiotico è uno dei più efficaci per il ripristino e il mantenimento dell'ecosistema vaginale, in particolare quando le perdite sono abbondanti e persistenti. Potrebbe comprendere l'uso di probiotici contenenti questa specifica specie, disponibile solo in forma orale.

2. Il ruolo degli antibiotici: Come la seconda ginecologa ha giustamente indicato, Ureaplasma parvum è un commensale che, nella maggior parte dei casi, non causa sintomi. Continuare con cicli di antibiotici potrebbe peggiorare il quadro, poiché possono alterare ulteriormente la flora vaginale, creando un circolo vizioso.

3. Possibile squilibrio ormonale: Dato ha 40 anni, potrebbe esserci un inizio di cambiamenti ormonali che possono influire sulla flora vaginale, rendendo più difficile mantenere un ambiente vaginale sano. Sarebbe utile valutare anche questo aspetto.

4. Strategia a lungo termine: si potrebbe consigliare un approccio più conservativo, continuando con i probiotici e monitorando attentamente i sintomi, magari cercando un trattamento di mantenimento con Lactobacillus crispatus, 1 bustina stick/die a lunghissimo termine. Parliamo di anni, presumendo che sia carente comunque di Crispatus e possa ridiventarlo in assenza di somministrazioni.

Questo approccio dovrebbe aiutarla a risolvere o gestire meglio la situazione senza dover dipendere troppo dagli antibiotici, e con un focus sulla prevenzione a lungo termine.

Dr. MAURO PRESTI
Specialista in Ginecologia, Ostetricia ed Oncologia Medica
Master in Nutrizione Umana

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio davvero molto dei suoi consigli e del tempo che mi ha dedicato.
Proverò senz'altro ad inserire L. crispatus (non so se qui si possono fare nomi di marche specifiche, forse no, ma eventualmente immagino che andando in farmacia mi aiuteranno a scegliere un prodotto?).
Posso aggiungerlo senza problemi al protocollo di fermenti lattici che sto seguendo? (Enterelle ramnoselle bifiselle serobiona)
Parlerò anche con la mia ginecologa dell'aspetto ormonale.
L'ostetrica che mi ha effettuato i tamponi mi accennava anche a potenziali "problematiche" del pavimento pelvico (bassa ossigenazione e qualcosa di simile che non ricordo bene). C'è qualche suggerimento anche in tal senso? Può essere una via utile da percorrere?
Grazie di nuovo
Un cordiale saluto
[#3]
Dr. Mauro Presti Oncologo, Ginecologo, Dietologo 88 7
Il prodotto è il Crispact.
Per quanto riguarda l'ostetrica lascerei perdere qualunque commento.
Auguri per tutto!

Dr. MAURO PRESTI
Specialista in Ginecologia, Ostetricia ed Oncologia Medica
Master in Nutrizione Umana

[#4]
Utente
Utente
Grazie ancora!
Vado in farmacia dunque!
Un caro saluto
[#5]
Utente
Utente
Buonasera, torno dopo 1 mese e mezzo perché nonostante assunzione regolare di Crispact e protocollo Bromatech (Enterelle, Bifiselle, Ramnoselle e Serobioma con sempre associato Femelle) il mio problema di disbiosi vaginale persiste. Sto bene solo se prendo praticamente ogni giorno ovuli/tavolette di Dicoflor elle med o Normogin. In tal modo non ho assolutamente alcun sintomo e sto benissimo. Se le interrompo per un paio di giorni il pH si alza (lo sto monitorando con strisce di tamponi vaginali e con gli ovuli è sempre sui 4.5, se li sospendo si alza a 5.5 e tornano le abbondanti perdite di muco, che di nuovo spariscono se riprendo i lattobacilli).
Questo si accentua soprattutto al termine delle mestruazioni e si attenua durante periodo ovulazione.
C'è speranza che io possa risolvere questa situazione? Non so quanti soldi ormai ho speso tra ginecologa, tamponi endocervicali molecolari (sempre e solo Ureaplasma parvum) e integratori/probiotici in questo ultimo anno...
Dovrò continuare a oltranza con questo supporto esterno di lattobacilli?
Vi ringrazio
Un caro saluto