Interruzione farmacologica

Salve, sono una ragazza di 22 anni.

Il 12 giugno ho iniziato l’interruzione farmacologica con la prima pillola il 14 la seconda.

Subito dopo ho una gran perdita con l’espulsione e dopodiché sanguinamenti non eccessivamente abbondanti come mi avevano descritto anche a livello di dolore stavo bene, come un normale ciclo.

Le perdite si fermano il 25 giugno.

Dopo due settimane, 26 giugno, visita per vedere se era tutto ok, mi dicono che mi è rimasto qualcosa ma non serve raschiamento.

L’11 luglio iniziano delle perdite, il primo giorno pensavo forse ciclo visto che erano abbondanti, successivamente molto
Leggere si alternavano dal roseo al rosso fuoco al marrone scurissimo con crampi all’addome.
Spaventata dopo una settimana faccio un test di gravidanza risulta positivo 1/2 settimane, faccio un beta positivo valore 15.

Faccio una visita il 19 luglio dove non mi visitano ma mi dicono semplicemente di ripetere il beta.

Il 20 luglio beta valore 11.

Il 26 luglio visita per il contraccettivo, spiego tutto, la dottoressa mi visita e vede che c’è ancora un pezzetto e mi dice che verrà smaltito con i primi 3 cicli, dice che non serve raschiamento.
E che se mi venisse la febbre di chiamare subito l’ambulanza.

Ad oggi 6 agosto ancora niente ciclo.

Quello che mi chiedo possibile che il test di gravidanza risultò positivo per questo residuo?
É normale avere questi residui a distanza di quasi 60 giorni?

Premetto che mi affatico quasi subito, ho spesso crampi all’addome e una leggera nausea ma potrebbe essere tutto una condizione mentale visto lo stress di questo periodo, sono preoccupata...
La ringrazio in anticipo