Dolore all ingresso vaginale
Buonasera, sono da poco in menopausa ed ho una serie di problemi: atrofia, secchezza infezione da enterococco fecalis risolta...ora infezione da ureaplasma che sto trattando con antibiotici...ultimo da assumere domani.
Ho sempre dolore e bruciore all introito vaginale.
Da cosa può dipendere?
Dall atrofia?
Dall' infezione?
Sono molto preoccupata perché non riesco a risolvere con nulla.
Non riesco neanche più ad usare creme o gel per lenire il bruciore...anzi peggiorano la mia situazione.
Cosa mi suggerite?
Grazie
Ho sempre dolore e bruciore all introito vaginale.
Da cosa può dipendere?
Dall atrofia?
Dall' infezione?
Sono molto preoccupata perché non riesco a risolvere con nulla.
Non riesco neanche più ad usare creme o gel per lenire il bruciore...anzi peggiorano la mia situazione.
Cosa mi suggerite?
Grazie
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Gent. Sig., la ringrazio per la domanda, perché mi offre l’ occasione di parlare di un disturbo comune, purtroppo, alla maggioranza delle donne in menopausa, che rapprenta la principale motivazione per cui le donne della sua fascia di età si rivolgono ai nostri ambulatori. La carenza ormonale tipica della menopausa provoca atrofia vaginale. La mucosa vaginale si assottiglia e diventa più vulnerabile alle infezioni e ai traumi da coito. Manca la necessaria lubrificazione vaginale e compare la secchezza. I rapporti sessuali diventano, col passare del tempo, praticamente impossibili. Questo peggiora la situazione, perché aggrava l’ atrofia, compromettendo la vascolarizzazione delle pareti vaginali. La soluzione è semplice, innocua, adatta a tutte: creme, gel, ovuli a base di estrogeni o prasterone (DHEA) o compresse di ospemifene, un analogo dei farmaci in uso per i tumori al seno. Sono prodotti che in Inghilterra vengono venduti in farmacia addirittura senza ricetta medica, tanto sono sicuri. In alternativa, se ci sono altri disturbi da menopausa, quali vampate, insonnia, dolori osteoarticolari o muscolari, familiarità per osteoporosi, ecc. si può adottare la terapia sostitutiva per via orale o trans dermica. Più la terapia è protratta nel tempo, migliori e più stabili sono i risultati. Esistono anche terapie fisiche, quali la laser terapia, che viene comunque associata agli estrogeni per via vaginale. Cordiali saluti.
Dr. Lucia Vecoli
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La coincidenza tra l’ età di insorgenza dei disturbi e la sintomatologia e’ tipica della sindrome genito urinaria postmenopausale ed esclude la vulvodinia, che compare in età giovanile. Si rivolga al suo ginecologo di fiducia, che, attraverso una terapia adeguata, risolverà in breve tempo la situazione. Le terapie antibiotiche da sole, senza un adeguato supporto ormonale, sono purtroppo inefficaci, anzi, talvolta peggiorano la situazione, perché distruggono la flora batterica saprofitica, i cosiddetti germi buoni che ci proteggono dalle infezioni. L’ ecosistema vaginale è molto delicato e necessita di un supporto ormonale perché il pH migliori e si ristabilisca un’ adeguata omeostasi. Non si scoraggi, il suo disturbo, estremamente comune, è perfettamente risolvibile. Nella mia pratica quotidiana, con la opportuna terapia, non faccio che vedere donne felici e soddisfatte, che hanno risolto il problema. La saluto cordialmente.
Dr. Lucia Vecoli
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 932 visite dal 30/06/2024.
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