Gravidanza post carcinoma tiroideo
Ho 35 anni e nel mese di settembre sono stata sottoposta a tiroedectomia totale e svuotamento latero cervicale destro del collo a causa di un carcinoma papillare tiroideo. A novembre sono stata sottoposta a radio iodio terapia di prevenzione. Ora sto abbastanza bene, la cura con eutirox mi ha quasi normalizzato i valori ormonali e solo il calcio rimane un po' basso. Da poco ho ricominciato una dieta per calare di peso (ora sono 1.70 x 104 kg). Ora dopo aver vissuto questo incubo il mio piu' grande desiderio è avere un altro figlio (ne ho già una di 7 anni). So di dover attendere almeno 18 mesi dalla radio iodio ma volevo sapere se potevo avere complicanze in gravidanza dovute all'operazione subita o se il bambino, a causa dei farmaci assunti, potrebbe nascere con problemi.
Grazie
Silvana
Grazie
Silvana
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Cara signora,
le consiglio di attenersi al consiglio di attendere i mesi prescritti dopo la fine del trattamento con sostanza radioattiva, prima di una eventuale gravidanza. Infatti l'eventuale effetto dipende dalla dose di radiofarmaco somministrato e dal tempo necessario per smaltirne gli effetti radioattivi, che dipende dalla quantità e dal tipo di sostanza introdotta. Pertanto le consiglio, qualora avesse ancora dubbi di riparlare con il medico nucleare che l'ha seguita durante il trattamento con radio-iodio: le darà sicuramente le delucidazioni richieste in funzione della sua cura personalizzata. Relativamente ai farmaci, che lei comunque non specifica, vige la regola di "buon senso" di evitarne molti tipi durante il periodo gravidico e in particolare modo durante i mesi della fase teratogena (embriogenesi-primi tre mesi). Eccezione va fatta per altri farmaci delle terapie croniche ( antidiabeteci, ormoni sostitutivi,ecc.). Nè parli con i medici che la seguono per analizzare i singoli farmaci ed il loro effetto in gravidanza.
Cordialità
Filippo Alongi
le consiglio di attenersi al consiglio di attendere i mesi prescritti dopo la fine del trattamento con sostanza radioattiva, prima di una eventuale gravidanza. Infatti l'eventuale effetto dipende dalla dose di radiofarmaco somministrato e dal tempo necessario per smaltirne gli effetti radioattivi, che dipende dalla quantità e dal tipo di sostanza introdotta. Pertanto le consiglio, qualora avesse ancora dubbi di riparlare con il medico nucleare che l'ha seguita durante il trattamento con radio-iodio: le darà sicuramente le delucidazioni richieste in funzione della sua cura personalizzata. Relativamente ai farmaci, che lei comunque non specifica, vige la regola di "buon senso" di evitarne molti tipi durante il periodo gravidico e in particolare modo durante i mesi della fase teratogena (embriogenesi-primi tre mesi). Eccezione va fatta per altri farmaci delle terapie croniche ( antidiabeteci, ormoni sostitutivi,ecc.). Nè parli con i medici che la seguono per analizzare i singoli farmaci ed il loro effetto in gravidanza.
Cordialità
Filippo Alongi
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.2k visite dal 08/02/2007.
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