Chiarimenti su esito di rm con diagnosi di endometriosi profonda e adenomiosi
Gentili dottori,
Sono una ragazza di 26 anni e in questo mese di marzo mi sono state diagnosticate l'endometriosi e adenomiosi.
Sono in cura presso una ginecologa.
Non ho effettuato laparoscopia, bensì RM dell'addome inferiore e scavo pelvico.
Scrivo di seguito il referto:
"Esame eseguito prima e dopo somministrazione di MdC (Claricyclic) con sequenze TSE, FS, DWI, LAVA pesate in T1 e T2 secondo piani assiali, coronali e sagittali.
Utero: antiverso-flesso, mediano, dimensioni nei limiti della norma.
Cavità endometriale: spessore nei limiti della norma.
Miometrio: privo di lesioni espansive nel contesto; linea giunzionale nei limiti della norma; area ipointensa in T2 al passaggio corpo cervice nel versante posteriore del corpo, adesa alla linea giunzionale, di circa 9mm, come da adenomiosi focale.
Cavità endometriale: spessore nei limiti della norma.
Ovaio destro e sinistro in sede, di dimensioni; non endometriomi bilateralmente.
Non foci iperintensi in T1-fat sat riferibili a depositi emosiderinici da localizzazioni di endometriosi in fase attiva.
Si osserva aspetto lievemente ispessito del legamento utero-sacrale destro nel tratto iuxta-cervicale e nel tratto medio, da correlare con dati clinici, anche compatibile con alterazioni fibrotiche da localizzazione di endometriosi profonda.
Non significative alterazioni di spessore e segnale del legamento utero-sacrale sinistro.
Aspetto focalmente obliterato della porzione craniale del setto retto-vaginale (per un tratto di circa 20 mm).
Alcune strie ipointense in T2 in sede parametriale bilaterale, come da alterazioni fibrotiche.
Ureteri non dilatati nel tratto pelvico.
Legamenti rotondi regolari.
Cavo vescico-uterino e setto vescico-vaginale non obliterati.
Vescica distesa, non evidenti patologici ispessimenti di parete.
Discreta falda di versamento nel Douglas, non obliterato.
Non tumefazioni linfonodali né alterazioni ossee a carattere focale incluse nello studio.
"
- Cosa si intende per "aree" o "strie ipointense"?
- Dov'è la "sede parametriale bilaterale"?
- Cosa significa "alterazioni fibrotiche da endometriosi profonda"?
- A quale stadio potrebbe essere la mia endometriosi?
Dovrò affrontare l'operazione prima o poi?
- In che zona si localizza l'ademomiosi?
Mi scuso se abuso della vostra pazienza e vi pongo l'ultima domanda: alcuni dei sintomi che più mi creano disagio sono i sintomi intestinali (diarrea alternata a stitichezza, pancia molto gonfia, feci chiare e spesso inconsistenti, con presenza di cibo integro e non digerito).
Se vi fosse endometriosi nell'intestino sarebbe stato possibile vederla con questa risonanza, oppure la zona indagata non è la stessa?
Vi ringrazio davvero tanto in anticipo e mi scuso per la lunghezza.
Sono una ragazza di 26 anni e in questo mese di marzo mi sono state diagnosticate l'endometriosi e adenomiosi.
Sono in cura presso una ginecologa.
Non ho effettuato laparoscopia, bensì RM dell'addome inferiore e scavo pelvico.
Scrivo di seguito il referto:
"Esame eseguito prima e dopo somministrazione di MdC (Claricyclic) con sequenze TSE, FS, DWI, LAVA pesate in T1 e T2 secondo piani assiali, coronali e sagittali.
Utero: antiverso-flesso, mediano, dimensioni nei limiti della norma.
Cavità endometriale: spessore nei limiti della norma.
Miometrio: privo di lesioni espansive nel contesto; linea giunzionale nei limiti della norma; area ipointensa in T2 al passaggio corpo cervice nel versante posteriore del corpo, adesa alla linea giunzionale, di circa 9mm, come da adenomiosi focale.
Cavità endometriale: spessore nei limiti della norma.
Ovaio destro e sinistro in sede, di dimensioni; non endometriomi bilateralmente.
Non foci iperintensi in T1-fat sat riferibili a depositi emosiderinici da localizzazioni di endometriosi in fase attiva.
Si osserva aspetto lievemente ispessito del legamento utero-sacrale destro nel tratto iuxta-cervicale e nel tratto medio, da correlare con dati clinici, anche compatibile con alterazioni fibrotiche da localizzazione di endometriosi profonda.
Non significative alterazioni di spessore e segnale del legamento utero-sacrale sinistro.
Aspetto focalmente obliterato della porzione craniale del setto retto-vaginale (per un tratto di circa 20 mm).
Alcune strie ipointense in T2 in sede parametriale bilaterale, come da alterazioni fibrotiche.
Ureteri non dilatati nel tratto pelvico.
Legamenti rotondi regolari.
Cavo vescico-uterino e setto vescico-vaginale non obliterati.
Vescica distesa, non evidenti patologici ispessimenti di parete.
Discreta falda di versamento nel Douglas, non obliterato.
Non tumefazioni linfonodali né alterazioni ossee a carattere focale incluse nello studio.
"
- Cosa si intende per "aree" o "strie ipointense"?
- Dov'è la "sede parametriale bilaterale"?
- Cosa significa "alterazioni fibrotiche da endometriosi profonda"?
- A quale stadio potrebbe essere la mia endometriosi?
Dovrò affrontare l'operazione prima o poi?
- In che zona si localizza l'ademomiosi?
Mi scuso se abuso della vostra pazienza e vi pongo l'ultima domanda: alcuni dei sintomi che più mi creano disagio sono i sintomi intestinali (diarrea alternata a stitichezza, pancia molto gonfia, feci chiare e spesso inconsistenti, con presenza di cibo integro e non digerito).
Se vi fosse endometriosi nell'intestino sarebbe stato possibile vederla con questa risonanza, oppure la zona indagata non è la stessa?
Vi ringrazio davvero tanto in anticipo e mi scuso per la lunghezza.
[#1]
Gentile utente,
Lei riporta il referto della rmn, che descrive delle alterazioni a carico del lig. utero sacrale destro ed inoltre strie fibrotiche in area perimetrale ed ancora un'area di obliterazione del setto retto - vaginale di due cm, che se non sono accompagnate da una sintomatologia importante, si potrebbero trattare con terapia medica per uno o due anni evitando, temporaneamente, l'intervento chirurgico;
riporta inoltre una sintomatologia intestinale, che con l'endometriosi poco ci sta.
Chiedo: quali sono i sintomi che l'hanno indotta a rivolgersi al ginecologo.
Cordiali saluti,
Dr Mario Arca
Lei riporta il referto della rmn, che descrive delle alterazioni a carico del lig. utero sacrale destro ed inoltre strie fibrotiche in area perimetrale ed ancora un'area di obliterazione del setto retto - vaginale di due cm, che se non sono accompagnate da una sintomatologia importante, si potrebbero trattare con terapia medica per uno o due anni evitando, temporaneamente, l'intervento chirurgico;
riporta inoltre una sintomatologia intestinale, che con l'endometriosi poco ci sta.
Chiedo: quali sono i sintomi che l'hanno indotta a rivolgersi al ginecologo.
Cordiali saluti,
Dr Mario Arca
Dottor Mario Arca
Ex Dirigente Medico ASSL OLBIA -TEMPIO
Studio Ostetrico Ginecologico
via Lorenzo Ghiberti n 65- 07026 olbia
[#2]
Utente
Buonasera dottor Arca,
La ringrazio davvero tanto per la sua risposta.
Rispondo io alla domanda che mi pone: tutto è cominciato dai miei sintomi intestinali circa 10 anni fa (diarrea, feci chiare, meteorismo, tutto spesso accompagnato da reflusso gastroesofageo). Ho effettuato le analisi per l'intolleranza al lattosio e della celiachia. Sono risultata non celiaca ma intollerante al lattosio (che evito ormai da quel momento). Nonostante ciò, periodicamente si ripresentavano i sintomi, con conseguenti visite da specialisti, ma negli anni senza esito. Ad agosto del 2023 oltre al resto, ho cominciato ad avere l'addome veramente gonfio, teso e molto dolorante. Ad occhio nudo, preoccupante. Con i miei sintomi, il medico di base ha sospettato morbo di Crohn. Ho consultato un gastroenterologo. Ho effettuato una colonscopia, tutto nella norma. Ecografia dell'addome, nella norma. Test per allergia al nichel, negativo. Non sapendo più dove sbattere la testa, gli stessi specialisti mi hanno consigliato un ginecologo dicendomi che l'endometriosi può provocare anche sintomi intestinali, se colpisce zone come il retto o lo stesso intestino.
Inoltre contemporaneamente ho sempre avuto dispareunia, mestruazioni molto dolorose ed emicranie fortissime in fase mestruale, dolore alla gamba destra simil sciatalgia, dolore nella zona del retto che però avevo ricollegato ai sintomi intestinali, non conoscendo nemmeno l'endometriosi. Sopportavo.
La ginecologa ha effettuato ecografia interna, individuando solo il nodulo, e mi ha prescritto la pillola senza interruzioni. Poi ho fatto la risonanza.
La mia pancia non si sgonfia quasi mai, e i sintomi intestinali persistono.
La ringrazio davvero tanto per la sua risposta.
Rispondo io alla domanda che mi pone: tutto è cominciato dai miei sintomi intestinali circa 10 anni fa (diarrea, feci chiare, meteorismo, tutto spesso accompagnato da reflusso gastroesofageo). Ho effettuato le analisi per l'intolleranza al lattosio e della celiachia. Sono risultata non celiaca ma intollerante al lattosio (che evito ormai da quel momento). Nonostante ciò, periodicamente si ripresentavano i sintomi, con conseguenti visite da specialisti, ma negli anni senza esito. Ad agosto del 2023 oltre al resto, ho cominciato ad avere l'addome veramente gonfio, teso e molto dolorante. Ad occhio nudo, preoccupante. Con i miei sintomi, il medico di base ha sospettato morbo di Crohn. Ho consultato un gastroenterologo. Ho effettuato una colonscopia, tutto nella norma. Ecografia dell'addome, nella norma. Test per allergia al nichel, negativo. Non sapendo più dove sbattere la testa, gli stessi specialisti mi hanno consigliato un ginecologo dicendomi che l'endometriosi può provocare anche sintomi intestinali, se colpisce zone come il retto o lo stesso intestino.
Inoltre contemporaneamente ho sempre avuto dispareunia, mestruazioni molto dolorose ed emicranie fortissime in fase mestruale, dolore alla gamba destra simil sciatalgia, dolore nella zona del retto che però avevo ricollegato ai sintomi intestinali, non conoscendo nemmeno l'endometriosi. Sopportavo.
La ginecologa ha effettuato ecografia interna, individuando solo il nodulo, e mi ha prescritto la pillola senza interruzioni. Poi ho fatto la risonanza.
La mia pancia non si sgonfia quasi mai, e i sintomi intestinali persistono.
[#3]
Gentile utente,
avevo ben intuito che a monte ci doveve essere un corredo sintomatologico più o meno specifico.
Dal ginecologo sarebbe dovuta andare molto prima a causa della dispareunia!
Cosa dovrà fare , la ginecologa le ha prescritto la pillola, che però non è quella contraccettiva, ma una specifica per l'endometriosi, tale pillola dovrà assumerla ininterrotamente per oltre un anno e successivamente ripetere i controlli . La sintomatologia dovrebbe migliorare dopo qualche mese, ma ciò dipende anche dalla sua srisposta.
E' probabile che inavvertitamente assuma il lattosio, che è presente in tanti prodotti alimentari e anche nelle pillole, legga i componenti.
Cordiali saluti,
Dr Mario Arca
P.S. Assuma per qualche mese Probiotici e Acido Butirrico e dopo una pausa( uno o due mesi) li riprenda.
Non posso dare nomi commerciali.
avevo ben intuito che a monte ci doveve essere un corredo sintomatologico più o meno specifico.
Dal ginecologo sarebbe dovuta andare molto prima a causa della dispareunia!
Cosa dovrà fare , la ginecologa le ha prescritto la pillola, che però non è quella contraccettiva, ma una specifica per l'endometriosi, tale pillola dovrà assumerla ininterrotamente per oltre un anno e successivamente ripetere i controlli . La sintomatologia dovrebbe migliorare dopo qualche mese, ma ciò dipende anche dalla sua srisposta.
E' probabile che inavvertitamente assuma il lattosio, che è presente in tanti prodotti alimentari e anche nelle pillole, legga i componenti.
Cordiali saluti,
Dr Mario Arca
P.S. Assuma per qualche mese Probiotici e Acido Butirrico e dopo una pausa( uno o due mesi) li riprenda.
Non posso dare nomi commerciali.
Dottor Mario Arca
Ex Dirigente Medico ASSL OLBIA -TEMPIO
Studio Ostetrico Ginecologico
via Lorenzo Ghiberti n 65- 07026 olbia
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 06/05/2024.
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Approfondimento su Endometriosi
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