Tampone rettale positivo in gravidanza
Salve, sono alle 37 settimana di gravidanza e in data 12/04/24 ho eseguito le analisi ed i tamponi.
Il tampone rettale è venuto positivo allo Streptococco Agalactiae Gruppo B.
Mi è stato indicato di prendere Augmentin 1gr (2cpr ogni 12h per 6 giorni) ma non di ripetere il tampone dopo la terapia.
Da quello che ho capito, durante il travaglio, ti fanno comunque l’antibiotico per via endovenosa (visto che nelle analisi il tampone risulta positivo)
A questo punto, è davvero necessario procedere con la terapia?
Grazie
Il tampone rettale è venuto positivo allo Streptococco Agalactiae Gruppo B.
Mi è stato indicato di prendere Augmentin 1gr (2cpr ogni 12h per 6 giorni) ma non di ripetere il tampone dopo la terapia.
Da quello che ho capito, durante il travaglio, ti fanno comunque l’antibiotico per via endovenosa (visto che nelle analisi il tampone risulta positivo)
A questo punto, è davvero necessario procedere con la terapia?
Grazie
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Questo risultato ha lo scopo di prevenire , in caso di ROTTURA PREMATURA DELLE MEMBRANE , infezioni a carico del feto/neonato .
Lo Streptococco beta emolitico di Gruppo B (GBS) o Streptococcus agalactiae è un batterio presente nella mucosa genitale e del retto di circa il 25% delle donne sane, come parte della normale flora batterica. Come tale, è generalmente innocuo, non provoca sintomi e non necessita di alcun trattamento antibiotico.
Parlare però dello Streptococco in gravidanza è importante perché la colonizzazione del canale vaginale può rappresentare un pericolo per il neonato al momento della nascita e non solo.
Le donne che risultano colonizzate dallo streptococco di gruppo B al tampone eseguito tra la 35 e 37 settimana di gestazione, dovrebbero ricevere antibiotici per via endovenosa durante il travaglio: questa somministrazione di antibiotici, chiamata profilassi intrapartum, protegge i loro neonati dall’infezione nella quasi totalità dei casi..
Saluti
Lo Streptococco beta emolitico di Gruppo B (GBS) o Streptococcus agalactiae è un batterio presente nella mucosa genitale e del retto di circa il 25% delle donne sane, come parte della normale flora batterica. Come tale, è generalmente innocuo, non provoca sintomi e non necessita di alcun trattamento antibiotico.
Parlare però dello Streptococco in gravidanza è importante perché la colonizzazione del canale vaginale può rappresentare un pericolo per il neonato al momento della nascita e non solo.
Le donne che risultano colonizzate dallo streptococco di gruppo B al tampone eseguito tra la 35 e 37 settimana di gestazione, dovrebbero ricevere antibiotici per via endovenosa durante il travaglio: questa somministrazione di antibiotici, chiamata profilassi intrapartum, protegge i loro neonati dall’infezione nella quasi totalità dei casi..
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 24/04/2024.
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