Aborto ritenuto e storia clinica di linfomi

ho 35 ed ho appena fatto un aborto all'8 settimana in prima gravidanza. tutto normale mi è stato detto nonostante io abbia una storia clica di linfoma di Hodgkin 2002 2004 e non Hodgkin 2008 in attuale remissione completa. ho richiesto test citogenetico e nell'attesa non posso fare a meno di pensare che il mio passato abbia impattato sull'aborto e che le eventuali risposte del test saranno infauste ad un nuovo tentativo, in particolare ho letto che alcuni farmaci tipo metrotrexate o doxorubicina presi a iosa, posso causare aborto; non faccio infusioni da più di un anno, posso comunque avere impattato?
posso fare qualcosa per evitare di trovarmi di nuovo in una situazione simile?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283 6
Esegua un dosaggio quantitativo di folati, vit. B12, vit. B6 e vit. B1, oltre ad un emocromo ed una titolazione delle sottopopolazioni linfocitarie.
Faccia valutare i risultati dal Medico di Base, eventualmente integrando con terapie laddove necessario.
Per una prossima gravidanza non credo vi siano problemi.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Utente
Utente
grazie mille per la risposta tempestiva. per adesso mi consigliano di aspettare esiti test citogenetico anche se non ho ancora capito che tipo di risposte darà, per una futura gravidanza la mia paura è che sarà difficile se non impossibile rimanere incinta non avendo ben chiara la situazione delle mie ovaie dopo le cure.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283 6
Il test citogenetico su prodotto abortivo può far luce su eventuali cause di tipo cromosomico (alla base del 35 - 45% delle cause di aborto su base genetica).
Ovviamente in caso di sua positività, l'esame va esteso alla costituzione genetica dei due genitori.
Utile, date le terapie cui si è sottoposta, il dosaggio degli analiti prima ricordati e dell'emocromo, ovviamente associati ad una valutazione della riserva ovarica, che, stando l'aborto, non credo sia stata irrimediabilmente compromessa.
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Utente
Utente
Le cause di origine cromosomica possono distinguersi dal test in accidentali o ereditarie? In famiglia non abbiamo casi di anomalie genetiche è comunque consigliabile eseguire tale test anche su me e mio marito?
Sarebbe possibile se i nostri test sono normali avere nel feto un caso di anomalia? Come si spiegherebbe?
Mi scusi l'insistenza ma sono abbastanza tesa e vorrei proprio evitare di fare il test perché dopo tutta la mia storia clinica mi spaventerebbe leggere propensione mia o di mio marito a certe malattie.
Per quanto riguarda la mia ovulazione dopo le cure aveva ripreso a fatica e poi inspiegabilmente mi era saltato il ciclo ad aprile e maggio scorsi; in conseguenza di questa cosa avevo fatto dei dosaggi ormonali che sembravano indicare una fase di premenopausa, poi ho regolarmente mestruato a giugno e luglio con visita ginecologica che vedeva sia utero che ovaie (più il dx a dire il vero) non da menopausa e poi sono rimasta incinta
Tutti mi dicono che in una fase di premenopausa è abbastanza improbabile rimanere incinta ma io continuo a temere che la mia riserva ovarica sia agli sgoccioli.
So che la valutazione della riserva avviene con un esame del sangue specifico che si chiama INIBINA ma mi dicono che deve essere fatto a 3 giorni dal ciclo, devo quindi aspettare che le mie funzioni riprendano correttamente prima di eseguirlo o posso farlo comunque?
non esiste nient'altro in grado di "guardare" le ovaie e leggerne tale riserva?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283 6
"Le cause di origine cromosomica possono distinguersi dal test in accidentali o ereditarie?"
Accidentali se compaiono nel feto ma non ve n'è traccia nei genitori. Ereditarie in caso contrario.




"In famiglia non abbiamo casi di anomalie genetiche è comunque consigliabile eseguire tale test anche su me e mio marito?"

E' consigliabile se l'anomalia viene trovata.


"Sarebbe possibile se i nostri test sono normali avere nel feto un caso di anomalia? Come si spiegherebbe?"

E' possibile, ammettendo che l'errore sia avvenuto o in uno dei gameti che hanno dato origine alla gravidanza (patologie della meiosi) o in una o più cellule (per meglio dire blastomeri) dell'embrione in una prmissima fase di sviluppo.

Il dsaggio dell'Inibina B è un metodo utile per valutare la riserva ovarica. Se qualche Laboratortio nelle sue vicinanze lo esegue, lo faccia pure. E' un metodo molto affidabile.
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Utente
Utente
buongiorno ieri mi hanno letto primo referto istologico del raschiamento in attesa del citologico, vorrei un aiuto nel decifrare quanto scritto:
lembi sacco amniotico
villi coriali ipovascolarizzati con edema stromale
decidua gravidica emorragica.
in particolare vorrei capire se i villi ipovascolarizzati possono considerarsi un'anomalia e pertanto aver causato l'aborto
se così fosse può questa cosa essere messa in relazione alle mie cure? e' qualcosa che si può curare?
grazie mille
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283 6
I villi ancoranti o villi coriali passano attraverso tre stadi consecutivi, diversi a seconda delle settimane di gestazione.
Nel villo ancorante primario c'è una sorta di "cappuccio" fatto dal solo "sinciziotrofoblasto" (sorta di "gelatina" esterna alla futura placenta) che ricopre un "gettore" di citotrofoblasto (vera "anima" del villo).
Nel villo ancorante secondario all'interno di questi due strati si fa strada un terzo tessuto: il mesoderma extraembrionale in forma di tessuto solido.
Nel vilo ancorante terziario, all'interno di quest'ultimo e più interno strato tessutale compaiono dei piccoli vasi snaguigni per lo scambio fra sangue fetale e materno.

Un villo edematoso ed ipovascolarizzato, quidni, è, probabilmente, un villo che si è fermato al secondo stadio della sua evoluzione. Le cause, spesso, sono genetiche ed interessano quel prodotto del concepimento.

Consiglierei, se non è stato fatto, un esame citogenetico sul prodotto abortivo (come già sopra descritto).
Se ciò non è stato possibile, allora eseguirei un test citogenetico su entrambi i genitori alla ricerca di anomalie genetiche "residenti" in uno o in entrambi.

La terapia antiblastica, se non in atto, difficilmente può causare danni a distanza di questo tipo. Perciò...stia tranquilla.
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Utente
Utente
grazie mille come sempre per la risposta tempestiva.
come le dicevo sono acora in attesa degli esiti del citogenetico anche se mi è stato detto che spesso in aborti precoci (7 settimana) il materiale potrebbe nn essere sufficiente per un'analisi accurata.
posto che si possa trattare di anomalia genetica, quella ipotizzata del mancato sviluppo del villo deve per forza essere ereditaria o può anche essere indipendente da me e mio marito?
nel caso lo fosse è qualcosa che si ripeterà in una prossima gravidanza? e nel caso, ci sono cure mediche per evitarla?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283 6
Le più frequenti anomalie genetiche del concepito sono sporadiche, ovvero relative a QUEL bambino.
Non riconoscono, infatti, alcuna anomalia genitoriale di partenza.
Questo è il caso più frequente: ci sono, ovviamente, casi meno frequenti in cui questo non accade e le alterazioni genetiche seguono modelli di trasmissione genetica ben conosciuti e prevedibili.


Cordialmente.
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Utente
Utente
Gentile dottore ho nuovamente bisogno della sua consulenza.
Purtroppo l'attesissimo citologico ha dato esiti negativi, nel senso che non so per quali motivi il referto dice che per assenza di villi coriali non è stato possibile eseguire l'esame (peccato che invece l'istologico parlava di villi coriali ipovascolarizzati, bha).
Ad oggi non mi è ancora ritornato il ciclo nonostante il raschiamento sia stato fatto il 7 settembre.
Ho visto un ginecologo dell'ospedale in cui ero in cura per il linfoma che è molto reticente a darmi qualsiasi chiarimento in merito alla mia fertilità fino a che non vede dei dosaggi ormonali.
quelli fatti ieri infatti sono abbastanza anomali perchè descrivono una situazione di gravidanza in corso senza che si possa capire se sia un residuo dell'aborto (situazione probabile) o una nuova gravidanza.
i valori sono:
prolattina 22,5
fsh 31,8
beta estradiolo 154
progesterone 4,7
hcg 15
Mi ha detto di ripeterli tra 15gg quando, secondo lui, scenderanno e sarà possibile eseguire una diagnosi.
ma secondo lei cosa mi sta succedendo? come mai a distanza di un mese risulto ancora gravida? e' possibile che il raschiamento sia stato fatto male? è possiile che io sia di nuovo incinta?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283 6
Il 9 Settembre Lei scriveva di aver da poco effettuato un aborto alla ottava settimana. Il 14 Ottobre scrive di avere ancora le Beta a 15. Io eseguirei un nuovo controllo ginecologico per valutare la possibilità di una malattia trofoblastica gestazionale residua, prima di prendere qualche decisione in merito a dosaggi ormonali e quant'altro.

Saluti.
[#12]
Utente
Utente
gentile dottore,
mi è stato detto di ripetere i dosaggi tra 15 gg quando il medico dice che sicuramente saranno scesi i valori della beta.
Mi inquieta il termine malattia trofoblastica gestazionale che significa? c'è necessità di fare qualcosa con urgenza? potrebbe degenerare in forma tumorale?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283 6
Attenda il termine datoLe dal Suo Medico e riporti i valori delle Beta.
Nessuna paura, però. Si tratta, come sempre, di fare una diagnosi appropriata.
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Utente
Utente
gentile dottore,
la aggiorno velocemente sulla situazione in modo che il quadro le possa essere chiaro per interpretare i nuovi dosaggi appena fatti.
Ho atteso e ripetuto dosaggio beta che è sceso e dopo qualche giorno, eravamo al 23 di ottobre ho avuto una specie di mestruazione, molto scusa, squamosa, pochissimo abbondante e finita dopo quasi un giorno e mezzo.
il 26 ho fatto dei dosaggi ormonali:
estradiolo 477,00 pg/ml
fsh 4,17 mUl/ml
lh 12,61 mUl/ml
prolattina 13,51 ng/ml
inibina B 1 pg/ml
ormone antimulleriano 0,17 ng/ml

Il giorno 10 novembre mi è ritornato ciclo questa volta più abbondante con sangue sempre scuro ma stavolta molto denso.
Domani avevo appuntamento dal mio ginecologo che me lo ha fatto disdire causa ciclo e mi ha consigliato di ripetere questi dosaggi perchè secondo lui c'è qualcosa di strano nel rapporto tra quelli tradizionali (fsh, lh ecc), a suo dire del tutto normali e questi ultimi (inibina amh) due che sembrano descrivere una situazione difficile in termini di futura gravidanza.
lei cosa ne pensa? cosa devo aspettarmi?


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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283 6
Quali sono gli intervalli di riferimento per l'inibina B e per l'AMH per il suo laboratorio?
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Utente
Utente
i valori di riferimento sono:

inibina B 1 pg/ml riferimento 7.00-240.00; dopo menopausa < 7.00
ormone antimulleriano 0,17 ng/ml riferimento 2,00-6,80

ho fatto anche un'ecografia a 3 giorni dall'inizio del mestruo per la valutazione dei follicoli antrali, l'ovaio sx quasi nn si vedeva figuriamoci follicoli, nel destro se ne scorgeva uno molto piccolo.
Mi hanno praticamente detto che le speranze di gravidanza futura sono poche anche perchè in questa situazione è inutile anche la stimolazione ovarica, bisogna monitorare la crescita di quest'unico follicolo e avere rapporti al momento giusto, visto che almeno una volta incinta sono rimasta.
non so nemmeno io cosa aspettarmi e cosa sperare anche perchè in un'ecografia fatta a giugno in tempi nn sospetti si individuava a dx un follicolo pronto e a sx due più piccini, che fine hanno fatto?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283 6
Personalmente, ripeterei il tutto (eco, visita + dosaggi ormonali) dopo il ciclo di Dicembre o Gennaio.

Saluti.
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