I suddetti chemioterapici è possibile produrre spermatozoi vivi
Nel 2006 hanno diagnosticato a mio marito un sarcoma ad alto grado di malignità al braccio. In attesa dell'intervento chirugico ha fatto 6 cicli di chemio con adriamicina e ifosfamide. L'oncologa ci ha detto che non ci sarebbero stati problemi ad avere un bambino in un futuro.
nel luglio 2007 mio marito esegue uno spermiogramma dal quale la sentenza: grave oligostenospermia. l'andrologo ci ha quindi consigliato di pensare alla fecondazione assistita e nel frattempo fare alcuni esami.
succede però che a maggio scorso, per via naturale, ho una gravidanza biochimica: all'8 giorno di ritardo le hcg sono a 155 e due giorni dopo ho il ciclo.
quello che vorrei sapere è:
1) dopo quanto tempo, dopo aver assunto i suddetti chemioterapici è possibile produrre spermatozoi vivi (nello spermiogramma lo strumento non ne rilevava NESSUNO)e sani?
2) la gravidanza biochimica può farci ben sperare nel miglioramento della situazione di mio marito? cioè, questo evento che informazioni ci dà sullo stato dei nostre cellule sessuali (se ce ne dà?)
3) quali possono esserne le cause?
grazie
nel luglio 2007 mio marito esegue uno spermiogramma dal quale la sentenza: grave oligostenospermia. l'andrologo ci ha quindi consigliato di pensare alla fecondazione assistita e nel frattempo fare alcuni esami.
succede però che a maggio scorso, per via naturale, ho una gravidanza biochimica: all'8 giorno di ritardo le hcg sono a 155 e due giorni dopo ho il ciclo.
quello che vorrei sapere è:
1) dopo quanto tempo, dopo aver assunto i suddetti chemioterapici è possibile produrre spermatozoi vivi (nello spermiogramma lo strumento non ne rilevava NESSUNO)e sani?
2) la gravidanza biochimica può farci ben sperare nel miglioramento della situazione di mio marito? cioè, questo evento che informazioni ci dà sullo stato dei nostre cellule sessuali (se ce ne dà?)
3) quali possono esserne le cause?
grazie
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Dr.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologo, Patologo della riproduzione
1.9k 52
Gentile signora,
prima della chemioterapia sarebbe stato utile crioconservare il liquido seminale presso una delle banche del seme della sua regione. Il fatto che comunque si ritrovino spermatozoi nel liquido seminale anche se in basso numero e il concepimento avvenuto danno speranze sulle vostre possibilita´di avere un figlio.
E´ probabile che ricorrendo a tecniche di fecondazione assistita i tempi di attesa si accorcino, anche in considerazione della sua eta´.
La cosa migliore e´ quella di affidarsi ad un centro specializzato che vi potra´ consigliare la strada migliore nella vostra secifica situazione. Un cordiale saluto
prima della chemioterapia sarebbe stato utile crioconservare il liquido seminale presso una delle banche del seme della sua regione. Il fatto che comunque si ritrovino spermatozoi nel liquido seminale anche se in basso numero e il concepimento avvenuto danno speranze sulle vostre possibilita´di avere un figlio.
E´ probabile che ricorrendo a tecniche di fecondazione assistita i tempi di attesa si accorcino, anche in considerazione della sua eta´.
La cosa migliore e´ quella di affidarsi ad un centro specializzato che vi potra´ consigliare la strada migliore nella vostra secifica situazione. Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologa specializzata in Patologia dell riproduzione umana
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[#2]
Utente
Ringrazio calorosamente la dottoressa Chelo per la tempestiva risposta.
aggiungo alcune informazioni: purtroppo ci hanno informato della possibilità di congelare lo sperma solo il giorno di inizio della chemio, tra l'altro su mia specifica richiesta: pero' la situazione era cosi' drammatica che, forse superficialmente, abbiamo preferito la tempestività dell'intervento farmacologico.
in effetti mi sono dimenticata di aggiungere un dato importante: sia io che mio marito abbiamo 38 anni. quanto questo dato può cambiare la situazione?
aggiungo alcune informazioni: purtroppo ci hanno informato della possibilità di congelare lo sperma solo il giorno di inizio della chemio, tra l'altro su mia specifica richiesta: pero' la situazione era cosi' drammatica che, forse superficialmente, abbiamo preferito la tempestività dell'intervento farmacologico.
in effetti mi sono dimenticata di aggiungere un dato importante: sia io che mio marito abbiamo 38 anni. quanto questo dato può cambiare la situazione?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 01/09/2009.
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