Lunghezza femore feto
Buonasera, sono in gravidanza a 21+2.
Tutto procede per il meglio, ho effettuato il test del dna fetale comprensivo di microdelezioni e microduplicazioni ed è risultata una femmina sana per ciò che è stato controllato.
Ho effettuato la morfologica, a detta del mio ginecologo tutto normale! Arrivata a casa ho letto gli indici biometrici e sono rimasta perplessa dalla lunghezza del femore, più corto rispetto alla media.
Ho subito chiesto al mio ginecologo che mi ha tranquillizzata dicendomi che i valori rientrano tutti nel range della normalità.
Di seguito le misurazioni effettuate a 21+0:
BDP 5. 20 - 78. 3%
HC 18. 69 - 40. 9%
AC 15. 38 - 29. 3%
FL 3. 17 - 9. 8%
HL 3. 18 - 31. 1%
Cereb 2. 24 - 60. 5%
BOD 3. 18 - 14. 6%
Il peso stimato è 350 grammi.
Effettuata anche la flussimetria, nella norma.
Mi è stato detto in ogni visita che in base alle misure era solamente un giorno in meno.
Ho motivo di preoccuparmi?
Tutto procede per il meglio, ho effettuato il test del dna fetale comprensivo di microdelezioni e microduplicazioni ed è risultata una femmina sana per ciò che è stato controllato.
Ho effettuato la morfologica, a detta del mio ginecologo tutto normale! Arrivata a casa ho letto gli indici biometrici e sono rimasta perplessa dalla lunghezza del femore, più corto rispetto alla media.
Ho subito chiesto al mio ginecologo che mi ha tranquillizzata dicendomi che i valori rientrano tutti nel range della normalità.
Di seguito le misurazioni effettuate a 21+0:
BDP 5. 20 - 78. 3%
HC 18. 69 - 40. 9%
AC 15. 38 - 29. 3%
FL 3. 17 - 9. 8%
HL 3. 18 - 31. 1%
Cereb 2. 24 - 60. 5%
BOD 3. 18 - 14. 6%
Il peso stimato è 350 grammi.
Effettuata anche la flussimetria, nella norma.
Mi è stato detto in ogni visita che in base alle misure era solamente un giorno in meno.
Ho motivo di preoccuparmi?
[#1]
Gentile Signora
I parametri biometrici, ad una attenta analisi, risultano dipendenti da una serie di fattori tutti da considerare nell'ambito delle varianti capaci di incidere sulla qualità della misurazione ottenuta: l'inquadratura , la visione completa, l'ecorifrangenza della parte da esaminare, la presenza di una quota sufficiente di liquido intorno alla parte da esaminare (ricordo che anche la presenza di una quota sovrabbondante di liquido può essere causa di misurazioni alterate), sono tutti esempi di quanto prima annunciato.
Detto ciò, ogni biometria dev'essere presa in considerazione non solo in senso "trasversale" ma anche in senso "longitudinale" se lo stesso feto viene esaminato più volte sempre dallo stesso Operatore.
La valutazione "trasversale" è quella che potrebbe fare anche uno Specialista che esamini quella paziente una sola volta; le biometrie vanno confrontate con le tabelle in memoria nell'apparecchio ecografico e valutate secondo la regola sempre valida dell'intervallo di percentili, adottando come "minima misura normale" quella che si aggira intorno al 10 percentile + o - 0,3% e come "massima misura normale" quella che si aggira intorno al 90 percentile + o - 0,3%.
La valutazione "longitudinale" è quella che può eseguire lo stesso Operatore che controlli quel singolo feto più volte con intervalli più o meno costanti (2 o 3 o 4 settimane). IN questo caso più che la misura riscontrata nelle singole ecografie, sarebbe importante individuare un "trend" ossia una "tendenza" di crescita distinguendo essenzialmente tre situazioni differenti:
1) crescita normale (con biometrie sempre intorno ai percentili ottenuti con la prima misurazione, comprese sempre in variazioni in meno o in più del 5% rispetto alla valore del primo dato e di quelli precedenti)
2) crescita tendenzialmente ridotta (con biometrie che volta per volta indicano una riduzione del valore percentile che supera il 5% del valore del primo dato e di quelli precedenti)
3) crescita tendenzialmente maggiore (con biometrie che volta per volta indicano un incremento del valore percentile che supera il 5% del valore del primo dato e di quelli precedenti).
Premesso questo, potendo, quindi, darLe una valutazione singola sul singolo esame riportato (valutazione "trasversale"), il parametro del femore risulterebbe ancora nei range di normalità essendo inferiore dello 0,2% rispetto al minimo parametro normale considerabile (10%).
Quindi, eseguiti gli opportuni controlli e raffronti con altri parametri (DBP, HC, AC in primis), si potrà assegnare in senso "longitudinale" un trend di crescita di questo feto, confrontando il valore del femore nelle ecografie già eseguite. Se il trend è normale o costante, il parametro ha un ulteriore motivo di tranquillità. Se il parametro mostra un trend in diminuzione, sia come valore assoluto sia come valore relativo ai confronti con altri parametri (vedi sopra), allora si potrà parlare di un trend in riduzione che potrebbe indicare una condizione generica o specifica.
Cordialmente.
I parametri biometrici, ad una attenta analisi, risultano dipendenti da una serie di fattori tutti da considerare nell'ambito delle varianti capaci di incidere sulla qualità della misurazione ottenuta: l'inquadratura , la visione completa, l'ecorifrangenza della parte da esaminare, la presenza di una quota sufficiente di liquido intorno alla parte da esaminare (ricordo che anche la presenza di una quota sovrabbondante di liquido può essere causa di misurazioni alterate), sono tutti esempi di quanto prima annunciato.
Detto ciò, ogni biometria dev'essere presa in considerazione non solo in senso "trasversale" ma anche in senso "longitudinale" se lo stesso feto viene esaminato più volte sempre dallo stesso Operatore.
La valutazione "trasversale" è quella che potrebbe fare anche uno Specialista che esamini quella paziente una sola volta; le biometrie vanno confrontate con le tabelle in memoria nell'apparecchio ecografico e valutate secondo la regola sempre valida dell'intervallo di percentili, adottando come "minima misura normale" quella che si aggira intorno al 10 percentile + o - 0,3% e come "massima misura normale" quella che si aggira intorno al 90 percentile + o - 0,3%.
La valutazione "longitudinale" è quella che può eseguire lo stesso Operatore che controlli quel singolo feto più volte con intervalli più o meno costanti (2 o 3 o 4 settimane). IN questo caso più che la misura riscontrata nelle singole ecografie, sarebbe importante individuare un "trend" ossia una "tendenza" di crescita distinguendo essenzialmente tre situazioni differenti:
1) crescita normale (con biometrie sempre intorno ai percentili ottenuti con la prima misurazione, comprese sempre in variazioni in meno o in più del 5% rispetto alla valore del primo dato e di quelli precedenti)
2) crescita tendenzialmente ridotta (con biometrie che volta per volta indicano una riduzione del valore percentile che supera il 5% del valore del primo dato e di quelli precedenti)
3) crescita tendenzialmente maggiore (con biometrie che volta per volta indicano un incremento del valore percentile che supera il 5% del valore del primo dato e di quelli precedenti).
Premesso questo, potendo, quindi, darLe una valutazione singola sul singolo esame riportato (valutazione "trasversale"), il parametro del femore risulterebbe ancora nei range di normalità essendo inferiore dello 0,2% rispetto al minimo parametro normale considerabile (10%).
Quindi, eseguiti gli opportuni controlli e raffronti con altri parametri (DBP, HC, AC in primis), si potrà assegnare in senso "longitudinale" un trend di crescita di questo feto, confrontando il valore del femore nelle ecografie già eseguite. Se il trend è normale o costante, il parametro ha un ulteriore motivo di tranquillità. Se il parametro mostra un trend in diminuzione, sia come valore assoluto sia come valore relativo ai confronti con altri parametri (vedi sopra), allora si potrà parlare di un trend in riduzione che potrebbe indicare una condizione generica o specifica.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
La ringrazio per avermi risposto. Ho letto con attenzione ciò che ha scritto.
A completezza di informazioni volevo mostrarle ulteriori dati:
7+6
CRL 1.44 (74.2%)
12+4
CRL 6.42 (56.2%)
17+4
BPD 4.01 (76.5%)
OFD 5.15
HC 14.82 (60.7%)
AC 12.10 (55.7%)
FL 2.39 (30.5%)
HL 2.41 (55.7%)
Cereb 1.75 (47.2%)
Finora mi era parso tutto ok, ma considerata la forte ansia che ho deciso di prendere un appuntamento per una nuova ecografia presso un altro centro, perché senza dubbio quest’ansia non fa bene a me né tanto meno alla bambina. Spero che una nuova ecografia riesca a tranquillizzarmi, perché non riesco a fidarmi del mio ginecologo sulla parola, anche se so che avendo gestito lui tutti i controlli e le ecografia, con i relativi valori e non avendo trovato lui niente di strano, dovrei ascoltarlo!
A completezza di informazioni volevo mostrarle ulteriori dati:
7+6
CRL 1.44 (74.2%)
12+4
CRL 6.42 (56.2%)
17+4
BPD 4.01 (76.5%)
OFD 5.15
HC 14.82 (60.7%)
AC 12.10 (55.7%)
FL 2.39 (30.5%)
HL 2.41 (55.7%)
Cereb 1.75 (47.2%)
Finora mi era parso tutto ok, ma considerata la forte ansia che ho deciso di prendere un appuntamento per una nuova ecografia presso un altro centro, perché senza dubbio quest’ansia non fa bene a me né tanto meno alla bambina. Spero che una nuova ecografia riesca a tranquillizzarmi, perché non riesco a fidarmi del mio ginecologo sulla parola, anche se so che avendo gestito lui tutti i controlli e le ecografia, con i relativi valori e non avendo trovato lui niente di strano, dovrei ascoltarlo!
[#3]
Concordo pienamente sull'ultima parte della sua risposta.
Tuttavia, se ha preso questa decisione, se vorrà, potrà postarne i risultati su questo sito, così che anch'io, compatibilmente con gli impegni, potrò valutarla.
Cordiali saluti
Tuttavia, se ha preso questa decisione, se vorrà, potrà postarne i risultati su questo sito, così che anch'io, compatibilmente con gli impegni, potrò valutarla.
Cordiali saluti
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 08/12/2023.
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