Lungodegenza

Buonasera,
Chiedo per mia madre, 86 anni, valutata per una lungodegenza, lei soffre di scompenso cardiaco, insufficienza renale al 5 stadio, é preanasarcatica, ha liquidi nei polmoni e versamento nel cuore, ipotiroidismo.
L'ASL di competenza l'ha valutata per una lungodegenza in quanto allettata e bisognosa di cure continue.
La mia domanda è: se in lungodegenza si può stare max 120 giorni, dopo che succede?
Voglio dire se ancora persistono queste condizioni di dipendenza di cure o comunque di non autosufficienza, la possono dimettere a casa oppure si può dimettere in una struttura diversa, tipo RSA?

Ho paura di non riuscire a gestirla al meglio a casa e vorrei poterle garantire tutte le cure necessarie atte a migliorare la sua qualità di vita.

Grazie.
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Dr. Giovanni Aisa Geriatra 109 10
Le gravi patologie presentate dalla paziente verosimilmente comportano uno stato di grave (forse totale) disabilità nello svolgimento delle attività della vita quotidiana che ovviamente comportano un'assistenza continuativa,oltre che in questo caso altamente specializzata, non facilmente fruibile in ambiente domestico. Si rende necessaria quindi una struttura in cui sia possibile questo tipo di assistenza, da reperire in base alle disponibilità dell'area di residenza,abitualmente su indicazione dell'assistente sociale del territorio.

Dr. Giovanni Aisa