Demenza vascolare
Salve dottori, scrivo per mio padre, 82 anni, affetto da demenza vascolare a seguito di 2 ictus, l'ultimo a giugno 2019.
Ha grosse difficoltà motorie, stenta a riconoscerci.
È in terapia con trittico, pomeriggio e sera, e quietapina, mattina e sera.
Inizi luglio ha avuto il covid, ha avuto tosse e febbre per quasi una settimana, avendo cmq solo 2 dosi di vaccino.
Dopo una settimana la febbre è passata ma gli è rimasto un rifiuto "cosciente" del cibo.
Nel senso che lui dice di non voler mangiare.
Sta facendo flebo di proteine e vitamina, alternate con parenterale.
Con tanta pazienza da parte nostra siamo riusciti a fargli mangiare un po di latte a colazione e pranzo, alternati con cibi liquidi succo di frutta.
Il neurologo ha ipotizzato che avesse perso il gusto dopo il covid.
La mia domanda è, si è arrivati ad uno stadio terminale della demenza o può essere anche un suo rifiuto "cerebrale " del cibo, tipo una sua fissazione a non voler mangiare?
Perché lui è cosciente di rifiutarlo.
Grazie mille per la vostra risposta.
Ha grosse difficoltà motorie, stenta a riconoscerci.
È in terapia con trittico, pomeriggio e sera, e quietapina, mattina e sera.
Inizi luglio ha avuto il covid, ha avuto tosse e febbre per quasi una settimana, avendo cmq solo 2 dosi di vaccino.
Dopo una settimana la febbre è passata ma gli è rimasto un rifiuto "cosciente" del cibo.
Nel senso che lui dice di non voler mangiare.
Sta facendo flebo di proteine e vitamina, alternate con parenterale.
Con tanta pazienza da parte nostra siamo riusciti a fargli mangiare un po di latte a colazione e pranzo, alternati con cibi liquidi succo di frutta.
Il neurologo ha ipotizzato che avesse perso il gusto dopo il covid.
La mia domanda è, si è arrivati ad uno stadio terminale della demenza o può essere anche un suo rifiuto "cerebrale " del cibo, tipo una sua fissazione a non voler mangiare?
Perché lui è cosciente di rifiutarlo.
Grazie mille per la vostra risposta.
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Il rifiuto di alimentarsi fa parte dei disturbi comportamentali che possono presentarsi nel corso delle varie forme di demenza;è da tener ben distinto dalla disfagia,cioè la difficoltà di deglutire,anch'esso possibile componente del quadro clinico della demenza. Il rifiuto di alimentarsi potrebbe essere stato favorito dal recente stato infettivo e potrebbe essere favorevolmente influenzato da psicofarmaci come olanzapina e mirtazapina. Dovrebbe essere compito di un geriatra gestire il caso vista l'estrema fragilità degli equilibri in queste condizioni .
Dr. Giovanni Aisa
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 20/07/2022.
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