Delirio da demenza o attacco ischemico
Buongiorno Egregi Dottori, vi scrivo per un consulto riguardo mia nonna 97enne affetta da demenza senile da diversi anni.
Due giorni fa ha avuto una crisi psicomotoria, in cui aveva difficoltà a camminare e farfugliava continuamente con atteggiamenti aggressivi nel caso la si toccava per sistemarla sulla sedia o a letto.
Dato che era una situazione nuova rispetto ai suoi classici atteggiamenti dovuti alla demenza di cui soffre, abbiamo chiamato immediatamente il 118 preoccupati ancora le fosse sopraggiunta un ischemia o un ictus, il personale sanitario giunto a casa con atteggiamenti irritanti e malposti le hanno controllato solo i parametri vitali come glicemia, pressione arteriosa ed elettrocardiogramma, tutti nella norma.
Non hanno escluso che abbia avuto un ischemia, così come hanno ipotizzato anche un delirio, ma parallelamente non hanno voluto provvedere neanche a portarla in ospedale per una TAC per verificare oggettivamente la situazione e ci hanno anche intimati di non chiamarli più se avesse avuto nuovamente delle crisi del genere, perché non hanno modo di provvedere ad assistere al Pronto Soccorso e ricoverare in ospedale pazienti affetti da demenza senile molto anziani, e ci hanno detto di fare gestire la situazione al medico di famiglia.
Contattato il medico di famiglia, quest'ultimo ci ha solo prescritto Quetiapina da 25 mg due volte al giorno tramite ricetta elettronica, senza nessuna visita a domicilio.
La situazione di mia nonna con il passare delle ore sembra avere piccoli segnali di regressione solo a livello mentale, parla un po' meglio, anche se il farmaco la tiene in fase di sonnolenza e risveglio ripetuti.
Volevo chiedervi, dato che non è stato possibile stabilire se abbia avuto o meno un attacco ischemico, il trattamento con Quetiapina è sicuro lo stesso?
In attesa di risposte, Cordiali Saluti.
Due giorni fa ha avuto una crisi psicomotoria, in cui aveva difficoltà a camminare e farfugliava continuamente con atteggiamenti aggressivi nel caso la si toccava per sistemarla sulla sedia o a letto.
Dato che era una situazione nuova rispetto ai suoi classici atteggiamenti dovuti alla demenza di cui soffre, abbiamo chiamato immediatamente il 118 preoccupati ancora le fosse sopraggiunta un ischemia o un ictus, il personale sanitario giunto a casa con atteggiamenti irritanti e malposti le hanno controllato solo i parametri vitali come glicemia, pressione arteriosa ed elettrocardiogramma, tutti nella norma.
Non hanno escluso che abbia avuto un ischemia, così come hanno ipotizzato anche un delirio, ma parallelamente non hanno voluto provvedere neanche a portarla in ospedale per una TAC per verificare oggettivamente la situazione e ci hanno anche intimati di non chiamarli più se avesse avuto nuovamente delle crisi del genere, perché non hanno modo di provvedere ad assistere al Pronto Soccorso e ricoverare in ospedale pazienti affetti da demenza senile molto anziani, e ci hanno detto di fare gestire la situazione al medico di famiglia.
Contattato il medico di famiglia, quest'ultimo ci ha solo prescritto Quetiapina da 25 mg due volte al giorno tramite ricetta elettronica, senza nessuna visita a domicilio.
La situazione di mia nonna con il passare delle ore sembra avere piccoli segnali di regressione solo a livello mentale, parla un po' meglio, anche se il farmaco la tiene in fase di sonnolenza e risveglio ripetuti.
Volevo chiedervi, dato che non è stato possibile stabilire se abbia avuto o meno un attacco ischemico, il trattamento con Quetiapina è sicuro lo stesso?
In attesa di risposte, Cordiali Saluti.
[#1]
Probabilmente l'episodio fa parte del quadro già noto di demenza e non si tratta di una ischemia cerebrale acuta,vista l'assenza di deficit neurologici focali. Spesso queste manifestazioni hanno un elemento scatenante identificabile,come febbre,alterazioni emato chimiche,disidratazione,che pertanto vanno corrette:altrimenti ci si deve limitare ad una terapia sintomatica con antipsicotici come quetiapina. Viste l'età ed il tipo di patologia,sarebbe opportuno che il caso fosse gestito da un geriatra
Dr. Giovanni Aisa
[#2]
Utente
La ringrazio dottore Aisa per la sua cortese risposta.
A distanza di giorni il quadro clinico di mia nonna è focalizzato su questa situazione a noi nuova: ha prevalentemente allucinazioni visive e uditive che la portano a parlare di continuo, a volte con urli,altre volte per fortuna con sorrisi,e stati altalenanti di aggressività soprattutto quando la si deve fare alzare per andare in bagno, metterla a letto o sulla sedia.
Riguardo la sua situazione motoria, non riesce a camminare bene con il suo girello che usava da anni, un po' perché si sente debole e un po' perché rispetto a prima non si sa più orientare in casa.
La Quietapina, le due compresse da 25 mg al giorno che assume, a volte la tengono calma altre volte no, infatti alcune notti dorme poco e parla sempre.altre notti per fortuna dorme tranquillamente con sporadici risvegli in cui si riaddormentata.
Valuteremo un contatto con un geriatra come da lei suggerito.
Buon lavoro e buona giornata.
A distanza di giorni il quadro clinico di mia nonna è focalizzato su questa situazione a noi nuova: ha prevalentemente allucinazioni visive e uditive che la portano a parlare di continuo, a volte con urli,altre volte per fortuna con sorrisi,e stati altalenanti di aggressività soprattutto quando la si deve fare alzare per andare in bagno, metterla a letto o sulla sedia.
Riguardo la sua situazione motoria, non riesce a camminare bene con il suo girello che usava da anni, un po' perché si sente debole e un po' perché rispetto a prima non si sa più orientare in casa.
La Quietapina, le due compresse da 25 mg al giorno che assume, a volte la tengono calma altre volte no, infatti alcune notti dorme poco e parla sempre.altre notti per fortuna dorme tranquillamente con sporadici risvegli in cui si riaddormentata.
Valuteremo un contatto con un geriatra come da lei suggerito.
Buon lavoro e buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 16/04/2022.
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