Enterocele in età avanzata

Egr. dottore,
la questione che vorrei esporle riguarda una mia conoscente, sinceramente non ho mai capito, perché non vi è stata una diagnosi specifica, cosa è accaduto a questa persona.
In pratica, lei ha 81 anni, affetta da demenza vascolare da 15 anni, trattata con farmaci utilizzati per la cura dell'alzheimer. Oltre a questa patologia, è affetta da insufficienza renale cronica, cisti al pancreas..e tutti i problemi legati all'età come osteoporosi, artrosi spondilosi..ecc.
lo scorso anno a fine Novembre è caduta in casa, ma la cosa strana non è la caduta in se stessa ma la modalità..praticamente da seduta è scivolata e ha battuto la la spalla, leggermente la tempia e l'osso sacro. In quel momento si trovava in bagno ed è accaduto nell'istante in cui si stava alzando dal wc per andare al bidè. In Ospedale non riscontrarono lesioni, ma solo contusioni e un paio di ematomi, ma la cosa strana è stata la sua reazione il giorno dopo. Ha iniziato a non reggersi più in piedi, quando cercavano di sostenerla i piedi si giravano all'interno, insomma non ha camminato più. Data la situazione l'Ospedale ha ritenuto opportuno trattenerla e dopo averla rimessa un pò in sesto, e non aver riscontrato altro che le sue patologie oramai croniche, l'hanno mandata a casa. Dopo tre giorni dal suo rientro a casa, ha iniziato ad avere delle perdite di sangue vaginali, con coaguli di sangue, e un colore simile alle perdite post-parto. Viene ricoverata di nuovo, ma le perdite non sono riuscite a bloccarle, né ad approfondire la situazione, in quanto era molto deperita e l'esame che avrebbero dovuto fare, ovvero una TAC con contrasto, non sarebbe stata in grado di sostenerla. Attualmente si trova in una casa di cura, ma la questione delle perdite non è risolta. Ho ricordato di recente che lei parlava sempre di una parte di utero che le fuoriusciva quando andava in bagno, soprattutto quando aveva problemi di stitichezza, tant'è vero che già qualche mese prima dell'evento della caduta, aveva l'abitudine di andare sempre in bagno e infilare le mani per togliere le feci, perchè a suo dire doveva farle vedere al medico e sentiva sempre questo senso di pesantezza. Considerata la sua demenza non era facile darle credito, perché alla fine gli esami erano sempre buoni, tranne per l'insufficienza renale. Guardando su internet ho capito che lei ha avuto un prolasso di tutti gli organi, ha una fistole peri-anale che di tanto in tanto emana pus, e queste perdite continue. Purtroppo di intervenire non ne vogliono sapere, per via del suo fisico molto gracile. Ma quello che mi domando e chiedo a lei...questo prolasso, queste perdite a cosa porteranno se non si interviene? lasciando le cose come stanno, cosa c'è da aspettarsi? Cosa potrebbe accadere? Nel ringraziarLa anticipatamente, le porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Aisa Geriatra 109 10
I dati anamnestici forniti non consentono un inquadramento sufficientemente preciso del caso in questione:sarebbe utile ad esempio conoscere i principali esami ematochimici della paziente,in particolare l'esame emocromocitometrico in presenza delle riferite perdite ematiche e gli indici di funzionalità renale che non hanno consentito l'esecuzione della Tc con contrasto,oltre alla terapia in atto ed al grado di autonomia funzionale. Da quanto riferito sembra trattarsi di un prolasso utero-vaginale,che si é deciso di non trattare chirurgicamente visto lo sfavorevole rapporto rischi/benefici;riguardo all'evoluzione del problema,in caso di protrarsi del sanguinamento sarà necessario controllare periodicamente i valori dell'esame emocromocitometrico ed eventualmente ricorrere anche a trasfusioni in caso di grave anemizzazione,cosi' come controllare le condizioni locali e provvedere con misure igieniche o farmacologiche topiche

Dr. Giovanni Aisa

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