Demenza senile
Buongiorno gent.dottori,
sono a scrivervi per chiedere delle maggiori informazioni in merito alla situazione di mia nonna.
Ha 89 anni, da 25 anni ha un ginocchio bloccato (causa caduta da una scala) con problemi persistenti di circolazione a tale arto inferiore, con annesse operazioni per migliorare la circolazione.
Viveva da sola fino a 5 anni fa, quando è caduta in casa ed è rimasta per terra per ore, impossibilitata a chiedere aiuto. Da quel momento inferma a letto con badante.
Circa 4 anni fa ha iniziato ad avere vuoti di memoria, a non ricordarsi più niente, a mangiare in continuazione.
Una ventina di giorni fa è stata ricoverata d'urgenza in ospedale per una polmonite. Non riusciva a liberarsi dall'enorme mole di catarro che aveva. Curata con antibiotici.E' sorto un ulteriore problema: da allora non riesce più a mangiare o bere, non riesce più a deglutire niente. I dottori dicono che è causa la demenza senile.
Chiesto due giorni fa un consulto urgente in cui i dottori hanno prospettato purtroppo una caduta veloce delle funzioni vitali. Due opzioni: alimentarla tramite sondino (difficoltoso a loro parere causa ernia ietale) oppure lasciar che faccia il suo decorso con la sola idratazione, con flebo attaccata ad una vena del piede in quanto impossibile trovare le vene su braccio e torace.
Condizioni in caduta libera e scegliere se portarla a casa "per i suoi ultimi giorni" oppure portarla in una struttura.
E la scelta è ricaduta sulla prima opzione.
Ma possibile non ci siano più possibilità? Che aspettative in termini di tempo può avere solo con l'idratazione una persona anziana?
vi ringrazio.
sono a scrivervi per chiedere delle maggiori informazioni in merito alla situazione di mia nonna.
Ha 89 anni, da 25 anni ha un ginocchio bloccato (causa caduta da una scala) con problemi persistenti di circolazione a tale arto inferiore, con annesse operazioni per migliorare la circolazione.
Viveva da sola fino a 5 anni fa, quando è caduta in casa ed è rimasta per terra per ore, impossibilitata a chiedere aiuto. Da quel momento inferma a letto con badante.
Circa 4 anni fa ha iniziato ad avere vuoti di memoria, a non ricordarsi più niente, a mangiare in continuazione.
Una ventina di giorni fa è stata ricoverata d'urgenza in ospedale per una polmonite. Non riusciva a liberarsi dall'enorme mole di catarro che aveva. Curata con antibiotici.E' sorto un ulteriore problema: da allora non riesce più a mangiare o bere, non riesce più a deglutire niente. I dottori dicono che è causa la demenza senile.
Chiesto due giorni fa un consulto urgente in cui i dottori hanno prospettato purtroppo una caduta veloce delle funzioni vitali. Due opzioni: alimentarla tramite sondino (difficoltoso a loro parere causa ernia ietale) oppure lasciar che faccia il suo decorso con la sola idratazione, con flebo attaccata ad una vena del piede in quanto impossibile trovare le vene su braccio e torace.
Condizioni in caduta libera e scegliere se portarla a casa "per i suoi ultimi giorni" oppure portarla in una struttura.
E la scelta è ricaduta sulla prima opzione.
Ma possibile non ci siano più possibilità? Che aspettative in termini di tempo può avere solo con l'idratazione una persona anziana?
vi ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 01/08/2014.
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