Pianto facile
Nel dubbio tra Psicologia e Geriatria ho scelto quest'ultima perchè mi sembra che il mio problema possa dipendere più dall'età ma lascio allo specialista stabilire la correttezza della richiesta.
Dunque, ho compiuto da poco settant'anni, conduco una vita attiva, pratico ancora blanda attività sportiva, sono attento al mondo esterno, gioco e intrattengo i miei nipotini, non ho seri problemi di salute e non soffro di depressione ma ho qualche problema di memoria per i nomi delle persone.
Tutto ciò premesso, da qualche tempo, con sempre maggiore evidenza, mi trovo a piangere (nel senso che gli occhi mi si riempiono di lacrime e mi si spezza la voce), del tutto controvoglia, in presenza di avvenimenti, letture, film, situazioni (come i funerali ad esempio) più o meno commoventi che riescono a coinvolgermi empaticamente anche senza alcun rapporto diretto con la mia situazione personale o familiare.
Ciò ovviamente mi imbarazza non solo nelle relazioni interpersonali ma anche in situazioni del tutto individuali e non vorrei che, al di là della normalità del processo di invecchiamento, possa trattarsi dei primi sintomi di una patologia degenerativa.
Mi domando se esistono meccanismi mentali e/o prodotti farmaceutici che mi consentano di recuperare la capacità, non dico di essere cinico, ma almeno di una sostanziale sana indifferenza di fronte alle vicende della vita.
Grazie per l'attenzione
Dunque, ho compiuto da poco settant'anni, conduco una vita attiva, pratico ancora blanda attività sportiva, sono attento al mondo esterno, gioco e intrattengo i miei nipotini, non ho seri problemi di salute e non soffro di depressione ma ho qualche problema di memoria per i nomi delle persone.
Tutto ciò premesso, da qualche tempo, con sempre maggiore evidenza, mi trovo a piangere (nel senso che gli occhi mi si riempiono di lacrime e mi si spezza la voce), del tutto controvoglia, in presenza di avvenimenti, letture, film, situazioni (come i funerali ad esempio) più o meno commoventi che riescono a coinvolgermi empaticamente anche senza alcun rapporto diretto con la mia situazione personale o familiare.
Ciò ovviamente mi imbarazza non solo nelle relazioni interpersonali ma anche in situazioni del tutto individuali e non vorrei che, al di là della normalità del processo di invecchiamento, possa trattarsi dei primi sintomi di una patologia degenerativa.
Mi domando se esistono meccanismi mentali e/o prodotti farmaceutici che mi consentano di recuperare la capacità, non dico di essere cinico, ma almeno di una sostanziale sana indifferenza di fronte alle vicende della vita.
Grazie per l'attenzione
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Per escludere qualsiasi problema di natura psicologica, sarebbe opportuno che ne parlasse inizialmente con il suo medico di base; il passo successivo sarà,eventualmente, quello di contattare un geriatra di zona, che possa indagare meglio sulla sua difficoltà a reperire il nome di una persona nota, somministrandole nel contempo dei test per valutare tutto l'aspetto cognitivo; a questo punto potrà consigliarle qualche integratore che agisca sul versante della memoria e su quello della incontinenza delle emozioni.
Cordiali saluti
Dott.David Puggioni
Cagliari
Cordiali saluti
Dott.David Puggioni
Cagliari
Dr.David Puggioni
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 25/03/2013.
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