Nonno vomito difficoltà a stare in piedi
Buonasera, avrei bisogno se possibile di un consulto. Ieri mio nonno(83) ha cominciato a non stare bene, praticamente accusava difficoltà a stare in piedi e aveva molto freddo...Poi abbiamo visto che faceva dei passi piccolissimi e ogni tanto si fermava per qualche secondo, per poi riprendere sempre a piccolissimi passi la sua camminata verso la camera da letto dove e rimasto praticamente tutto il giorno sdraiato alzandosi solo per andare al gabinetto. Intorno alle 19 si alzò dal letto e andò a vomitare quel poco che ha mangiato a pranzo...Mio nonno soffre di:Diabete mellito, ipertensione,enfisema polmonare,psoriasi severa, cataratta,morbo di chron, e reflusso gastro esofageo. Potrebbe trattarsi solo di influenza oppure potrebbe essere qualcos'altro?In attesa di una vostra gentile risposta porgo distinti saluti.
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Gent. Utente in relazione ai sintomi descritti le consiglio di sottoporre il Signore a visita medica ed approfondimenti diagnostici.
Tali sintomi infatti benchè apparentemente " benigni" potrebbero essere espressione di qualcosa di serio a livello neurologico, cardiologico o metabolico.
Ribadisco pertanto la necessità che il Signore venga visitato " de visu"
Cordiali saluti
Tali sintomi infatti benchè apparentemente " benigni" potrebbero essere espressione di qualcosa di serio a livello neurologico, cardiologico o metabolico.
Ribadisco pertanto la necessità che il Signore venga visitato " de visu"
Cordiali saluti
Dr. Salvatore Bartolotta
[#2]
Ex utente
La dottoressa è venuta a casa a visitarlo e gli ha provato i riflessi dicendo che ha un forte sospetto che sia Parkinson...Io in questo momento non so piu cosa pensare...Cosa attende me e la mia famiglia se la diagnosi venisse confermata dalla visita neurologica al quale dovrà sottoporsi? e come mai la dottoressa sull'impegnativa ha messo come priorità URGENZA?
[#3]
Non è il caso di allarmarsi prima che venga emessa una diagnosi.
Se il sospetto venisse confermato discuterà con il suo neurologo la strategia terapeutica ottimale.
Il motivo dell'urgenza sarebbe meglio chiederlo alla collega che ha richiesto l'esame .
L'importante è che siano state escluse altre cause ( potenzialmente più pericolose) della sintomatologia da Lei descritta.
Le auguro il meglio
Cordiali Saluti
Se il sospetto venisse confermato discuterà con il suo neurologo la strategia terapeutica ottimale.
Il motivo dell'urgenza sarebbe meglio chiederlo alla collega che ha richiesto l'esame .
L'importante è che siano state escluse altre cause ( potenzialmente più pericolose) della sintomatologia da Lei descritta.
Le auguro il meglio
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.1k visite dal 23/11/2010.
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