Arteriosclerosi e vasculopatia arti inferiori, macina chilometri a piedi ed in bici

gemtili medici, vi chiedo una consulenza per mio padre, 79enne, con problemi cardiocircolatori, assume cumadin quotidianamente, respiratori ha enfisema e dal 2002 vari interventi di by-pass agli arti inferiori, non è diabetico, ora non sono più possibili nuovi interventi, la circolazione è insufficiente ed i vasodilatatori che prende non sono efficaci come si vorrebbe, in altre parole si sta aspettando che la circolazione si fermi per amputare. E' una persona molto vitale, macina chilometri a piedi ed in bici, cura orto, giardino ed animali da cortile, vorrei tanto che qualcuno ci dicesse che una via d'uscita ci può essere anche senza amputare. grazie.
giovanna
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Dr. Oreste Pascucci Geriatra 1.1k 39
Gentile utente,
vorrei poterle dire che tutto sia risolvibile senza dover amputare, ma sicuramente i colleghi saranno stati molto attenti ed avranno fatto il possibile.Avranno anche verificato l'ipotesi di impiantare degli stent per "allargare" i vasi.Forse, il problema di dover amputare può non verificarsi subito ma tra qualche tempo. Comunque può sempre consultare un altro chirurgo vascolare, per avere un altro parere, ma non si aspetti miracoli. Cordiali saluti.

Dr. Oreste Pascucci
orestepascucci@virgilio.it

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Dr. David Puggioni Geriatra 55 1
Concordo anche io sulle necessità di sentire un'altro specialista chirurgo vascolare che gli potrà sicuramente confermare o meno le aspettative prognostiche del signore. Gli potrà suggerire eventuali nuovi vasodilatatori (pentossifillina, buflomedil, l-proprionil carnitina etc..) come pure eventualmente eseguire una angiotc degli arti inferiori e dell'aorta.
Dott. David Puggioni

Dr.David Puggioni

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Dr. Oreste Pascucci Geriatra 1.1k 39
Concordo con il collega sulla possibilità ( se i colleghi non abbiano già preso in considerazione)di provare con altri vasodilatatori, tenendo presente però, che non sempre i vasi dopo by pass rispondono bene alle terapie farmacologiche.Cordiali saluti.
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Utente
Utente
non mi resta che ringraziarvi caldamente, vi ringrazio per la disponibilità, il tempismo, la competenza e la lungimiranza di questa attività di consulenza, inutile dirvi che per chi come me non ha una formazione di tipo medico è questione di un momento sentirsi a dir poco disorientati, dilaniati dalla terribile domanda, e adesso a chi caspita mi rivolgo? veramente un miliardo di grazie
giovanna
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Utente
Utente
Sempre con l'intento di ringraziarvi e di chiudere il cerchio aperto un mese e mezzo fa vi dirò che mio padre ha deciso di lasciarci dopo che anche il tentativo di riattivare la circolazione agli arti inferiori con uno stimolatore midollare nelle ultime tre settimane non ha dato gli esiti sperati, ma ora c'è una domanda che non trova risposta, che motivo c'è alla base del fatto che nessuno ci abbia mai parlato prima di questa terapia, perchè a noi resta il dubbio che se l'avessimo tentata prima...anche solo quanto dolore si sarebbe risparmiato ed ora vorrei capire se pensate che non sia una terapia valida o cosa, naturalmente vi saluto cordialmente, Giovanna
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Dr. Oreste Pascucci Geriatra 1.1k 39
Gentile utente,mi dispiace leggere della morte di suo padre, soprattutto dopo aver tanto sofferto.Sicuramente i colleghi avranno fatto tutto ciò che era possibile, ma probabilmente il danno era tale che nessun tipo di terapia con vasodilatatori o altri tipi di terapia sarebbero stati validi.Neanche uno"stimolante" midollare, a lungo termine sarebbe riuscito nell'intento, considerando la scarsa risposta dilatatativa dei vasi e l'insufficiente o nulla formazione dei circoli collaterali.Ci si può rassegnare, capire,"abituare"e col tempo lenire le sofferenze per la scomparsa di una persona cara dopo una malattia difficile da gestire, ma ciò che fa male è la sofferenza patita sia dalla persona malata sia dai familiari che gli stavano vicino.Se può servire, mi creda, è stato fatto tutto il possibile da parte dei medici e naturalemnte da parte vostra. Le auguro comunque un sereno Natale. Cordialmente.
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Dr. David Puggioni Geriatra 55 1
Le faccio inanzitutto le mie sentite condoglianze per la mancanza del suo caro; penso che i colleghi abbiano fatto tutto il possibile per migliorarne la qualità di vita; molte volte in medicina non sempre due più due fa quattro, esistono molte variabili, una di queste ha colpito suo padre.
Dr.David Puggioni
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Utente
Utente
Vi ringrazio ancora per la gentile risposta ed il calore e l'umanità che avete saputo intrecciare alle vostre parole, quando voglio farmi una ragione di quanto accaduto mi rammento dell'unica nostra certezza, l'essere soggetti a scadenza, mi chiedevo solo come mai nessuno ci abbia parlato prima di questa terapia, (forse, se l'avessimo iniziata quando s'è chiuso l'ultimo by pass e non 4 mesi dopo), ma non solo voi, anche tutti gli altri medici interpellati, specialisti ecc. Non ho dubbi sul fatto che i medici tutti abbiano fatto tutto il possibile ed anche mio padre era, dopo tutte le degenze ed interventi, ben consapevole di quanto lo aspettasse, semplicemente il passare del tempo e la tenacia del dolore lo hanno aiutato ad accettare, alla sua età, tra le prospettive possibili quella di una vita e fine da "integro" ma per chi, invece accetta di perdere tale interezza non pensate che un parallelo percorso di sostegno psicologico possa essere utile?
Cordiali saluti ed un sincero augurio di un felice natale, nonchè di una buona fine d'anno e miglior principio...
Giovanna
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Dr. Oreste Pascucci Geriatra 1.1k 39
Cara Giovanna, i dubbi danno a volte tristezza,rimorsi e talvolta generano in noi uno strano senso di colpa che pervade forte il nostro animo. Mi creda, il problema non era più come trovare il modo farmacologico e non per aumentare il calibro dei vasi, ma come far in modo che vasi non più rispondendi ai vasodilatatori ( sia farmacologici che fisici) perchè atero ed arteriosclerotici, stenotici, con scarsa rivascolarizzazione e risposta inadeguata dei nuovi vasi inseriti, potessero migliorare la loro risposta a questi agenti dilatatori.Ciò era purtroppo impossibile ed anche se si fosse intervenuto prima con la stimolazione midollare, non avrebbe dato i risultati sperati, perchè non rispondevano in nessun modo alle terapie.Il problema quindi era insormontabile:è come voler dilatare un tubo rigido di metallo. Alla seconda domanda, sul percorso psicologico, le devo rispondere affermativamente: si sarebbe utile. La nostra società pone scarso risalto ai problemi psicologici ed una persona con problemi fisici, ma poi anche psicologici, non ha una assistenza completa fino in fondo.Non esiste dicotimia tra mente e corpo e se è vero che: mens sana in corpore sano è vero anche l'opposto allo stesso modo.Noi stiamo percorrendo un percorso di vita ed il futuro non lo conosciamo. Per come possa andare a ciascuno di noi è importante una grande forza interiore, un pizzico sempre presente di speranza, un pò di immaginazione e voglia di andare avanti e tanta fortuna nell'incontare persone giuste che prendono a cuore i nostri problemi.Le rinnovo gli auguri di un sereno Natale con la speranza che riesca a trovare un pò di tranquillità nel suo animo.

Oreste Pascucci