Vorrei chiedervi se potesse darmi dei consigli sia dal punto di vista psicologico che farmacologico
Gentilissimi medici
Vi scrivo in quanto vorrei sottoporre
alla Vostra attenzione alcuni problemi di mio padre che ha 85 anni.
E' sempre stato attivissimo fino allo scorso anno quando purtroppo un glaucoma neovascolare lo ha portato alla cecità.
Da allora la sua vita è come se si fosse fermata, ha iniziato a rifiutarsi di uscire, a camminare ecc. e ciò non ha fatto altro che peggiorare il suo stato di salute.
Questa estate è stato ricoverato in ospedale per 3 settimane a causa di una pleurite e da allora è veramente tanto debole.
Vorrei chiederVi se potesse darmi dei consigli sia dal punto di vista psicologico che farmacologico o quant'altro.
Premetto che assume il coumadin.
Certa di una Vostra risposta Vi saluto.
Vanna
Vi scrivo in quanto vorrei sottoporre
alla Vostra attenzione alcuni problemi di mio padre che ha 85 anni.
E' sempre stato attivissimo fino allo scorso anno quando purtroppo un glaucoma neovascolare lo ha portato alla cecità.
Da allora la sua vita è come se si fosse fermata, ha iniziato a rifiutarsi di uscire, a camminare ecc. e ciò non ha fatto altro che peggiorare il suo stato di salute.
Questa estate è stato ricoverato in ospedale per 3 settimane a causa di una pleurite e da allora è veramente tanto debole.
Vorrei chiederVi se potesse darmi dei consigli sia dal punto di vista psicologico che farmacologico o quant'altro.
Premetto che assume il coumadin.
Certa di una Vostra risposta Vi saluto.
Vanna
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Gentile utente, la perdita d'interesse e in un certo modo l'isolamento di suo padre, sono senza dubbio causati dalla perdita della capacità visiva.Suo padre, si è "trovato" a dover rinunciare a molte cose, a cambiare completamente la sua interazione con il mondo. Indubbiamente a peggiorare il tutto, è stata la patologia che lo ha portato al ricovero per tre settimane, lasciandolo maggiormente debilitato.La vista è fondamentale e la totale perdita è un dramma per tutti. Quello che si può fare, è trovare un qualcosa che lo stimoli, come ad esempio la musica, dei brani musicali, dei concerti di musica classica o musica a lui molto gradita.Comunque importante e non farlo stare sempre dentro casa.Indubbiamente c'è una componente di tipo depressivo che un buono psichiatra dovrebbe valutare per una eventuale terapia farmacologica. Terapia farmacologica per l'eventuale stato depressivo, una diversa attenzione da parte dei familiari a trovargli qualche altro interesse ed eventuale terapia con "ricostituenti", possono migliorare il suo stato fisico e psichico.Sarebbe utile fornirci qualche altra informazione clinica. Cordialmente
Dr. Oreste Pascucci
orestepascucci@virgilio.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 28/09/2009.
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