Ipoplasia ossea del feto
Buonasera,lo scorso mese ho fatto un'interruzione terapeutica di gravidanza alla 23 settimana perché durante l'ecografia morfologica effettuata alla 21 settimana è stato riscontrato nel feto un minore sviluppo di tibia e fibula della gamba SX e piede torto sinistro. La differenza con la gamba DX era di circa 1cm. Subito abbiamo fatto l'amniocentesi ed un ulteriore morfologica in un altro centro per verificare l'effettivo problema. L'unico consiglio dato da tutti i dottori interpellati ( ginecologi,ecografisti e pediatra)é stato quello di procedere con l'interruzione della gravidanza perché il bambino sarebbe stato comunque un disabile portatore di protesi nella migliore delle nipoti si,nella peggiore si sarebbero sviluppati a gravidanza avanzata o dopo la nascita,i segni di qualche malattia genetica anticipata dal problema all'arto. Tutte le altre misure erano nella norma dell'epoca gestazionale. Solo dopo venti giorni dal parto,ci hanno detto che sarebbe stato opportuno effettuare un'autopsia del feto...ovviamente era troppo tardi. Vorrei chiederle se alla luce dei dati che abbiamo,si può pensare ad una malformazione genetica e quindi ripetibile nelle prossime gravidanze,o può essere stato solo una caso isolato? P.s. l'amniocentesi é risultata negativa. Grazie
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Cara utente,
purtroppo le informazioni sono un po' scarse, sarebbe comunque il caso di portare tutte le ecografie condotte e le relative misurazioni ad un genetista, specificando a lui il centro dove è stato condotto lo studio dei cromosomi a seguito dell'amniocentesi. Questo perché, nel caso il collega dovesse evidenziare la presenza di segni specifici per una determinata condizione, potrebbe essere utile eseguire indagini genetiche sul DNA estratto da amniociti. Ad ogni modo il collega genetista potrà fornirvi, se possibile, la probabilità che tale evento si possa ripetere nelle prossime gravidanze.
Cordialmente,
purtroppo le informazioni sono un po' scarse, sarebbe comunque il caso di portare tutte le ecografie condotte e le relative misurazioni ad un genetista, specificando a lui il centro dove è stato condotto lo studio dei cromosomi a seguito dell'amniocentesi. Questo perché, nel caso il collega dovesse evidenziare la presenza di segni specifici per una determinata condizione, potrebbe essere utile eseguire indagini genetiche sul DNA estratto da amniociti. Ad ogni modo il collega genetista potrà fornirvi, se possibile, la probabilità che tale evento si possa ripetere nelle prossime gravidanze.
Cordialmente,
Dr.ssa Stefania Zampatti
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 21/03/2014.
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