Ovodonazione e rischi malattie ereditarie
Gentili dottori
sono una donna di 40 anni che si appresta a fare ovodonazione in una clinica spagnola.
Io e mio marito non abbiamo avuto alcun problema né morale né psicologico ad avvicinarci all'argomento... né per fortuna io come donna ho avvertito alcun "lutto biologico" al pensiero di portare in grembo (lo spero!) un bambino che non ha i miei geni.
Soltanto un quesito mi rode il cervello... ed è il motivo per cui vi scrivo.
La clinica mi ha mandato un elenco degli esami a cui sottopongono le donatrici, che sono i "classici" esami infettivologici e genetici (cariotipo, fibrosi cistica...). Fin qui tutto bene, so peraltro che in Spagna sono molto rigorosi con i controlli. Però mi chiedo, anzi vi chiedo: quali garanzie ho che la donatrice abbia anche una situazione familiare "sana"? Le malattie geneticamente trasmissibili sono tutte verificabili tramite gli screening soliti? Faccio un esempio: e se nella famiglia della donatrice ci fossero casi di tumore? O di Alzheimer? Come è possibile escludere del tutto la trasmissibilità di tali (o altre) malattie geneticamente ereditabili?
vi ringrazio sin d'ora per la risposta
sono una donna di 40 anni che si appresta a fare ovodonazione in una clinica spagnola.
Io e mio marito non abbiamo avuto alcun problema né morale né psicologico ad avvicinarci all'argomento... né per fortuna io come donna ho avvertito alcun "lutto biologico" al pensiero di portare in grembo (lo spero!) un bambino che non ha i miei geni.
Soltanto un quesito mi rode il cervello... ed è il motivo per cui vi scrivo.
La clinica mi ha mandato un elenco degli esami a cui sottopongono le donatrici, che sono i "classici" esami infettivologici e genetici (cariotipo, fibrosi cistica...). Fin qui tutto bene, so peraltro che in Spagna sono molto rigorosi con i controlli. Però mi chiedo, anzi vi chiedo: quali garanzie ho che la donatrice abbia anche una situazione familiare "sana"? Le malattie geneticamente trasmissibili sono tutte verificabili tramite gli screening soliti? Faccio un esempio: e se nella famiglia della donatrice ci fossero casi di tumore? O di Alzheimer? Come è possibile escludere del tutto la trasmissibilità di tali (o altre) malattie geneticamente ereditabili?
vi ringrazio sin d'ora per la risposta
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Dr. Giovanni Beretta
Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo
56.6k 1.2k
Cara lettrice,
riprodursi vuol dire sempre accettare qualche rischio e ciò avviene nella riproduzione "normale" ed anche nella riproduzione assistita con donazione di gameti.
Paradossalmente in questo secondo caso i rischi sono statisticamenete minori perchè i donatori o le donatrici vengono già screenati per le principali malattia genetiche ma la presenza di neoplasie o patologie neurologiche in famiglia non è a tutt'oggi considerato un criterio di esclusione alla donazione.
Capisco le sue ansie e le sue paure ma penso che lei possa affidarsi con fiducia ad un Centro di eccellenza.
Un cordiale saluto.
riprodursi vuol dire sempre accettare qualche rischio e ciò avviene nella riproduzione "normale" ed anche nella riproduzione assistita con donazione di gameti.
Paradossalmente in questo secondo caso i rischi sono statisticamenete minori perchè i donatori o le donatrici vengono già screenati per le principali malattia genetiche ma la presenza di neoplasie o patologie neurologiche in famiglia non è a tutt'oggi considerato un criterio di esclusione alla donazione.
Capisco le sue ansie e le sue paure ma penso che lei possa affidarsi con fiducia ad un Centro di eccellenza.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.7k visite dal 13/10/2011.
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