Spiegazione risonanza ed entero rm
Salve, ho 22 anni e assumo zafrilla per Adenomiosi da un anno, inoltre anche asacol per morbo di crohn che mi hanno segnalato a seguito di una RM per endometriosi e poi escluso con ileocolonscopia, ma poi invece confermata dalle biopsie.
Pertanto ho eseguito qualche giorno fa RM ed Entero RM
Referto:
ADDOME INFERIORE
Esame eseguito con tecnica GE, TSE, SPAIR ed EPI, mediante acquisizione di scansioni multiplanari dipendenti dal T1, con e senza FS, dal T2 e dalla diffusione.
Alcune scansioni sono state ripetute anche dopo riempimento vescicale, che è risultato modesto nonostante l'urgenza minzionale riferita dalla paziente.
In ambito uterino non si documentano sostanziali modificazioni rispetto al precedente studio RM del 02/01/2023 eseguito presso altra struttura e portato in visione, dove già si segnalava presenza di Adenomiosi.
Ovaie a struttura multifollicolare con distribuzione prevalentemente periferica dei follicoli (condizione di ovaio policistico?).
Due circoscritte formazioni fluide sono apprezzabili al passaggio vulvo-vaginale, sul versante destro (dim.
max.
: 1 cm circa), riferibili a cisti della gh.
di Bartolini.
I reperti descritti necessitano di valutazione specialistica ginecologica.
Non tumefazioni adenopatiche.
Minima quota fluida nello scavo pelvico.
ENTEROGRAFIA-RM
Esame di Enterografia-RM eseguito in decubito supino, previa somministrazione orale di soluzione acquosa di PEG, con tecnica TSE, SPAIR, FFE ed EPI, mediante acquisizione di scansioni multiplanari dipendenti dal T2 e dalla diffusione.
Esame eseguito per sospetta MICI ed inficiato dalla scarsa tollerabilità della paziente all'assunzione di un adeguato quantitativo di MdC orale, con intercorso episodio di emesi e conseguente distensione sub-ottimale delle anse del piccolo intestino.
Coprostasi della cornice colica; si associa posizione bassa e medializzata nello scavo pelvico del cieco e ptosi del colon trasverso, che giunge in prossimità di un piano passante per la sinfisi pubica.
Per quanto possibile valutare, in considerazione dei limiti suddescritti, non sono identificabili macroscopici ispessimenti di parete a carico delle anse digiuno ileali.
Per converso, si rileva iperintensità in DWI ad elevati B (800) in corrispondenza delle pareti dell'ileo terminale (estensione massima: 3 cm circa); tale reperto, di per sé aspecifico anche in considerazione dei limiti suddescritti, potrebbe essere riferibile alla natura flogistica se inquadrato nell'ambito di una MICI.
Appare pertanto indispensabile correlazione con il dato clinico, laboratoristico ed endoscopico.
Non tumefazioni adenopatiche negli ambiti addominali esplorati.
Collateralmente si segnalano due espansi di aspetto cistico alla milza, rispettivamente posti al III splenico medio ed in sede polare inferiore, sepimentati e con dimensioni massime di 12 mm circa;
utile integrazione US.
Non riesco a capire bene...mi potreste aiutare nell'attesa che il mio medico torni in paese?
Grazie in anticipo
Pertanto ho eseguito qualche giorno fa RM ed Entero RM
Referto:
ADDOME INFERIORE
Esame eseguito con tecnica GE, TSE, SPAIR ed EPI, mediante acquisizione di scansioni multiplanari dipendenti dal T1, con e senza FS, dal T2 e dalla diffusione.
Alcune scansioni sono state ripetute anche dopo riempimento vescicale, che è risultato modesto nonostante l'urgenza minzionale riferita dalla paziente.
In ambito uterino non si documentano sostanziali modificazioni rispetto al precedente studio RM del 02/01/2023 eseguito presso altra struttura e portato in visione, dove già si segnalava presenza di Adenomiosi.
Ovaie a struttura multifollicolare con distribuzione prevalentemente periferica dei follicoli (condizione di ovaio policistico?).
Due circoscritte formazioni fluide sono apprezzabili al passaggio vulvo-vaginale, sul versante destro (dim.
max.
: 1 cm circa), riferibili a cisti della gh.
di Bartolini.
I reperti descritti necessitano di valutazione specialistica ginecologica.
Non tumefazioni adenopatiche.
Minima quota fluida nello scavo pelvico.
ENTEROGRAFIA-RM
Esame di Enterografia-RM eseguito in decubito supino, previa somministrazione orale di soluzione acquosa di PEG, con tecnica TSE, SPAIR, FFE ed EPI, mediante acquisizione di scansioni multiplanari dipendenti dal T2 e dalla diffusione.
Esame eseguito per sospetta MICI ed inficiato dalla scarsa tollerabilità della paziente all'assunzione di un adeguato quantitativo di MdC orale, con intercorso episodio di emesi e conseguente distensione sub-ottimale delle anse del piccolo intestino.
Coprostasi della cornice colica; si associa posizione bassa e medializzata nello scavo pelvico del cieco e ptosi del colon trasverso, che giunge in prossimità di un piano passante per la sinfisi pubica.
Per quanto possibile valutare, in considerazione dei limiti suddescritti, non sono identificabili macroscopici ispessimenti di parete a carico delle anse digiuno ileali.
Per converso, si rileva iperintensità in DWI ad elevati B (800) in corrispondenza delle pareti dell'ileo terminale (estensione massima: 3 cm circa); tale reperto, di per sé aspecifico anche in considerazione dei limiti suddescritti, potrebbe essere riferibile alla natura flogistica se inquadrato nell'ambito di una MICI.
Appare pertanto indispensabile correlazione con il dato clinico, laboratoristico ed endoscopico.
Non tumefazioni adenopatiche negli ambiti addominali esplorati.
Collateralmente si segnalano due espansi di aspetto cistico alla milza, rispettivamente posti al III splenico medio ed in sede polare inferiore, sepimentati e con dimensioni massime di 12 mm circa;
utile integrazione US.
Non riesco a capire bene...mi potreste aiutare nell'attesa che il mio medico torni in paese?
Grazie in anticipo
[#1]
La situazione ovarica (presumibile ovaio policistico) va ovviamente valutata dallo specialista ginecologo.
Per quel che riguarfa l'aspetto intestinale si rileva infiammazione dell'ultimo tratto dell'ileo che è frequente nella malattia di Crohn e quindi in linea con la diagnosi che riferisce le sia stata fatta a suo tempo, suppongo con biopsia in corso di colonscopia
È opportuno che sia seguita in ambito specialistico gastroenterologico per il follow up e l'adeguamento della terapia alla sintomatologia e ai valori delle analisi biochimiche.
Per quel che riguarfa l'aspetto intestinale si rileva infiammazione dell'ultimo tratto dell'ileo che è frequente nella malattia di Crohn e quindi in linea con la diagnosi che riferisce le sia stata fatta a suo tempo, suppongo con biopsia in corso di colonscopia
È opportuno che sia seguita in ambito specialistico gastroenterologico per il follow up e l'adeguamento della terapia alla sintomatologia e ai valori delle analisi biochimiche.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#3]
La diagnosi di m. di Crohn è di tipo istologico. La biopsia deve evidenziare un quadro tipico, Gli aspetti endoscopici, radiologici e clinici ci forniscono elementi supplementari sui segmenti dell'apparato digerente potenzialmente interessati e sull'andamento della malattia una volta che è stata diagnosticata.
Il punto da comprendere è: un gastroenterologo ha posto la diagnosi di m. di Crohn nel suo caso? o si tratta di ipotesi?
Il punto da comprendere è: un gastroenterologo ha posto la diagnosi di m. di Crohn nel suo caso? o si tratta di ipotesi?
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#4]
Utente
Grazie ancora per la risposta.
Io ho fatto analizzare le mie biopsie ileali a due laboratori.
Laboratorio ospedaliero: Frammenti di mucosa ileale con infiltrazione leucocitaria monomucleata e polimorfonucleata a prevalenza eosinofila, iperplasia linfoide con centri germinativi nella lamina propria; villi con erosioni e segni reattivi. Quadro compatibile con ileite terminale.
Laboratorio privato: quadro istologico suggestivo per malattia di crohn.
Riporto i seguenti esami ematici:
Emocromo buono tranne globuli rossi e linfociti leggermente aumentati ed i neutrofili di poco sotto la soglia minima; amilasi, lipasi e bilirubina alterati, rispettivamente: 105 (su 100), 574 (su 300), 1,97 (su 1,20). Urobilinogeno nelle urine 3 (su 1). IgE totali 254 (su 100). Elettroforesi capillare delle siero proteine: beta 1 e gamma leggermente alte.
Ves, proteina c reattiva, ferro, mucoproteine, vitamine, sodio, potassio, glicemia e calprotectina sono tutte buone.
I valori di amilasi e lipasi si sono abbassati e stabilizzati, mentre la bilirubina continua ad alzarsi.
Inoltre io ho tutti i sintomi del morbo di crohn tranne diarrea, al contrario sono stitica, mi dicevano che questo è dovuto al dolicocolon e alla piccola stenosi da infiammazione di 3 cm che hanno visto nell'ultima risonanza che vi ho riportato.
Ho fatto tutti gli esami ed accertamenti del caso ma continua ad essere tutto un dubbio, in sostanza l'istologico, le risonanze e l'entero RM confermano il crohn mentre la colonscopia no.
Mi dicono potrebbe trattarsi di morbo di crohn con infiammazione transmurale che quindi non è visibile con la colon?
Grazie in anticipo
Io ho fatto analizzare le mie biopsie ileali a due laboratori.
Laboratorio ospedaliero: Frammenti di mucosa ileale con infiltrazione leucocitaria monomucleata e polimorfonucleata a prevalenza eosinofila, iperplasia linfoide con centri germinativi nella lamina propria; villi con erosioni e segni reattivi. Quadro compatibile con ileite terminale.
Laboratorio privato: quadro istologico suggestivo per malattia di crohn.
Riporto i seguenti esami ematici:
Emocromo buono tranne globuli rossi e linfociti leggermente aumentati ed i neutrofili di poco sotto la soglia minima; amilasi, lipasi e bilirubina alterati, rispettivamente: 105 (su 100), 574 (su 300), 1,97 (su 1,20). Urobilinogeno nelle urine 3 (su 1). IgE totali 254 (su 100). Elettroforesi capillare delle siero proteine: beta 1 e gamma leggermente alte.
Ves, proteina c reattiva, ferro, mucoproteine, vitamine, sodio, potassio, glicemia e calprotectina sono tutte buone.
I valori di amilasi e lipasi si sono abbassati e stabilizzati, mentre la bilirubina continua ad alzarsi.
Inoltre io ho tutti i sintomi del morbo di crohn tranne diarrea, al contrario sono stitica, mi dicevano che questo è dovuto al dolicocolon e alla piccola stenosi da infiammazione di 3 cm che hanno visto nell'ultima risonanza che vi ho riportato.
Ho fatto tutti gli esami ed accertamenti del caso ma continua ad essere tutto un dubbio, in sostanza l'istologico, le risonanze e l'entero RM confermano il crohn mentre la colonscopia no.
Mi dicono potrebbe trattarsi di morbo di crohn con infiammazione transmurale che quindi non è visibile con la colon?
Grazie in anticipo
[#5]
Ripeto: la diagnosi di m. di Crohn è istologica. Quindi se l'istopatologo si è espresso in senso positivo per la diagnosi, bisogna prestargli credito.
Il fatto che la colonscopia non riscontri alterazioni visibili non contraddice la diagnosi, ma significa che la condizione è sufficientemente lieve.
In ogni caso - poiché si tratta di una malattia cronica - deve essere seguita nel tempo in ambito specialistico.
Il fatto che la colonscopia non riscontri alterazioni visibili non contraddice la diagnosi, ma significa che la condizione è sufficientemente lieve.
In ogni caso - poiché si tratta di una malattia cronica - deve essere seguita nel tempo in ambito specialistico.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 09/10/2023.
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