Reflusso biliare persistente
Buonasera, vorrei chiedere un consiglio.
Da vari anni soffro di soli sintomi extratipici di reflusso: non dolore, ma eccessiva salivazione tutti i giorni e voce usurata.
Problema persiste con diversi tipi di antiacido e gastroprotettori (pantoprazolo e similari); limitatissimi benefici da dieta restrittiva (non calano i sintomi sotto un livello minimo).
Non bevo alcolici, non fumo, non assumo caffè, non mangio fritti ecc.
, sollevo il bordo del letto, nessun risultato.
Sto aspettando da tempo di poter fare ph impedenziometria.
Ultima gastroscopia con biopsia rilevava "Ristagno gastrico di tipo biliare.
Assenza di lesioni mucose.
Ernia jatale di 3 cm senza esofagite di reflusso.
"
Questo problema di rende difficoltoso parlare ogni giorno.
Qualche suggerimento?
Grazie
Da vari anni soffro di soli sintomi extratipici di reflusso: non dolore, ma eccessiva salivazione tutti i giorni e voce usurata.
Problema persiste con diversi tipi di antiacido e gastroprotettori (pantoprazolo e similari); limitatissimi benefici da dieta restrittiva (non calano i sintomi sotto un livello minimo).
Non bevo alcolici, non fumo, non assumo caffè, non mangio fritti ecc.
, sollevo il bordo del letto, nessun risultato.
Sto aspettando da tempo di poter fare ph impedenziometria.
Ultima gastroscopia con biopsia rilevava "Ristagno gastrico di tipo biliare.
Assenza di lesioni mucose.
Ernia jatale di 3 cm senza esofagite di reflusso.
"
Questo problema di rende difficoltoso parlare ogni giorno.
Qualche suggerimento?
Grazie
[#1]
Gent. Mo l'impedenziometria ci darà 2 elementi che tipo di reflusso e quando. Se il reflusso è biliare procinetici e sucralfato sono le sostanze più utilizzate, se acido bisogna aumentare la dose e la durata del "gastro protettore", mentre se notturno quando questi ultimi sono meno efficaci aggiungere per un mese ranitidina o similari. AC ialuronico e melatonina in alcune formulazioni possono aiutare per i sintomi extra esofageo; raucedine tosse e calo di voce. Purtroppo la risposta a queste sostanza è varia per cui bisogna " Provare". L ernia ha dimensioni moderate per cui in genere attualmente non ci sono indicazioni a intervento di ernioplatica.
Dott. Gianni Nicolini
Gastroenterologia, endoscopia & ecografia.
[#2]
Utente
Buonasera Dottore, le sono molto grato per la risposta.
Ho iniziato da pochi giorni terapia con Levopraid suggerita in seguito a una visita per appurare se può produrre effetti più consistenti degli altri farmaci.
Siccome si tratta di un problema stabile, può dirmi se sono plausibili effetti collaterali degni di nota in caso di assunzione prolungata per lunghi periodi di tale farmaco?
Grazie
Ho iniziato da pochi giorni terapia con Levopraid suggerita in seguito a una visita per appurare se può produrre effetti più consistenti degli altri farmaci.
Siccome si tratta di un problema stabile, può dirmi se sono plausibili effetti collaterali degni di nota in caso di assunzione prolungata per lunghi periodi di tale farmaco?
Grazie
[#4]
Utente
La ringrazio molto per la risposta Dottore.
A questo riguardo avrei un'ultima domanda. Ho l'impressione che i problemi alla voce permangano a meno che non si attui una dieta ultra restrittiva e sicuramente non variegata. I farmaci riscontro abbiano un effetto tampone molto blando, al punto che fatico a capire se apportino benefici pratici. E in ogni caso, data la situazione che non ha ragione di migliorare, mi sembra di capire che dovrei assumerli a vita.
L'unica soluzione nel lungo termine è l'intervento chirurgico, oppure è sconsigliato e si tratta di un'opzione da considerare in caso di problemi ancora più seri (es. difficoltà a ingerire i cibi) o con rischio di degenerazione in malattie più gravi?
Grazie
A questo riguardo avrei un'ultima domanda. Ho l'impressione che i problemi alla voce permangano a meno che non si attui una dieta ultra restrittiva e sicuramente non variegata. I farmaci riscontro abbiano un effetto tampone molto blando, al punto che fatico a capire se apportino benefici pratici. E in ogni caso, data la situazione che non ha ragione di migliorare, mi sembra di capire che dovrei assumerli a vita.
L'unica soluzione nel lungo termine è l'intervento chirurgico, oppure è sconsigliato e si tratta di un'opzione da considerare in caso di problemi ancora più seri (es. difficoltà a ingerire i cibi) o con rischio di degenerazione in malattie più gravi?
Grazie
[#6]
Utente
Buonasera Dottore, volevo aggiornarla sull'esito del trattamento.
Sono alla terza settimana di assunzione di Levopraid (due dosi al giorno) e riscontro un miglioramento apprezzabile della voce, sicuramente superiore a quello che ottenevo con gastroprotettori oppure con farmaci per tamponare il reflusso.
Il medico però non mi ha detto per quanto devo prendere tale farmaco (mi ha solo riferito che l' "effetto cessa quando si termina di assumerlo") e al contempo che non posso prenderlo in eterno. Quindi temo che mi ritroverò da capo quando lo interromperò.
Può essere sensato prenderlo per tre settimane e cessare per una, oppure suggerisce altre tempistiche?
Grazi
Sono alla terza settimana di assunzione di Levopraid (due dosi al giorno) e riscontro un miglioramento apprezzabile della voce, sicuramente superiore a quello che ottenevo con gastroprotettori oppure con farmaci per tamponare il reflusso.
Il medico però non mi ha detto per quanto devo prendere tale farmaco (mi ha solo riferito che l' "effetto cessa quando si termina di assumerlo") e al contempo che non posso prenderlo in eterno. Quindi temo che mi ritroverò da capo quando lo interromperò.
Può essere sensato prenderlo per tre settimane e cessare per una, oppure suggerisce altre tempistiche?
Grazi
[#7]
Il levopraid in genere si fa per 4 -8 settimane . È possibile che sospeso riportano i sintomi ma anche no per cui farei un altra settimana e poi camere a 1 cp pet altre 2 settimane e poi sospendere i se il tuo medico è d accordo
Dott. Gianni Nicolini
Gastroenterologia, endoscopia & ecografia.
[#8]
Utente
Buonasera Dottore. Mi permetto di disturbarla per riferirle l'ultimo riscontro che ho avuto dalla vicenda, che mi sembra interessante.
Ho svolto ph impedenziometria ma l'apparecchio, per ragioni che il medico non mi sa spiegare, non ha rilevato nulla (nel senso che non ha captato dati), quindi a conti fatti non ho altre informazioni sul reflusso.
Tuttavia il medico, che aveva raccolto l'anamnesi minuziosamente con i vari esami a disposizione, mi ha riferito che secondo lui i problemi che riscontro (soltanto voce usurata e salivazione eccessiva, non dolori come sintomi tipici reflusso) non sono ascrivibili a reflusso, posto che ci sia.
Sostiene che possa trattarsi non di una patologia organica ma più probabilmente di "un problema di alterata sensibilità a livello periferico del sistema nervoso", ovvero di un problema che intacca il modo con cui il sistema nervoso comunica con gli organi periferici".
Quindi che il Levopraid sia l'unica medicina che riduce i sintomi (gastroprotettori inutili) non perché accelera svuotamento stomaco (in effetti non noto cambiamenti da quel punto di vista) ma perché ha un effetto neuronale.
Io sinceramente non so cosa fare a questo punto e nemmeno a chi rivolgermi a riguardo.
Potrebbe dirmi se secondo lei questa teoria ha basi solide e nel caso quale figura professionale può approfondire?
Grazie
Ho svolto ph impedenziometria ma l'apparecchio, per ragioni che il medico non mi sa spiegare, non ha rilevato nulla (nel senso che non ha captato dati), quindi a conti fatti non ho altre informazioni sul reflusso.
Tuttavia il medico, che aveva raccolto l'anamnesi minuziosamente con i vari esami a disposizione, mi ha riferito che secondo lui i problemi che riscontro (soltanto voce usurata e salivazione eccessiva, non dolori come sintomi tipici reflusso) non sono ascrivibili a reflusso, posto che ci sia.
Sostiene che possa trattarsi non di una patologia organica ma più probabilmente di "un problema di alterata sensibilità a livello periferico del sistema nervoso", ovvero di un problema che intacca il modo con cui il sistema nervoso comunica con gli organi periferici".
Quindi che il Levopraid sia l'unica medicina che riduce i sintomi (gastroprotettori inutili) non perché accelera svuotamento stomaco (in effetti non noto cambiamenti da quel punto di vista) ma perché ha un effetto neuronale.
Io sinceramente non so cosa fare a questo punto e nemmeno a chi rivolgermi a riguardo.
Potrebbe dirmi se secondo lei questa teoria ha basi solide e nel caso quale figura professionale può approfondire?
Grazie
[#9]
Se con la impedenziometria ha escluso il reflusso l'irritazione della sensibilità della gola (del sistema nervoso a tale livello) è difficile da dimostrare con un esame . L'otorino ovviamene si occupa della gola ma spesso "incolpa "il reflusso " perchè vede a tale livello del rossore. Il fatto che il sistema nervoso a tale livello sia irritato è vero ma la causa è da definire e l'impedenziometria serviva ad escludere il reflusso oggettivamente e non in base alla solo anamnesi ,
Dott. Gianni Nicolini
Gastroenterologia, endoscopia & ecografia.
[#10]
Utente
La ringrazio per il riscontro Dottore, è davvero gentile.
Secondo lei quale esame bisogna svolgere per appurare perché "il sistema nervoso è irritato", e quale genere di professionista può comprendere la natura di questo disturbo?
Il dottore mi ha accennato alla possibilità di un "problema di comunicazione del sistema nervoso con gli organi periferici", secondo lei in cosa si concretizza, di fatto?
Grazie
Secondo lei quale esame bisogna svolgere per appurare perché "il sistema nervoso è irritato", e quale genere di professionista può comprendere la natura di questo disturbo?
Il dottore mi ha accennato alla possibilità di un "problema di comunicazione del sistema nervoso con gli organi periferici", secondo lei in cosa si concretizza, di fatto?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 4.3k visite dal 19/09/2023.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
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