Reflusso gastrico che non guarisce

Buongiorno,
Soffro di esofagite da reflusso gastrico con cardias beante come da gastroscopia.

Da Marzo seguo una cura con luce 40mg e stick anti acidi senza alcun tipo di sollievo.
Ho eseguito rx con mezzo di contrasto e phmetria ed è risultato reflusso modicamente patologico.
Il chirurgo ha escluso l'operazione e suggerito di continuare con i farmaci.
Ma se da Marzo non hanno fatto effetto, perché continuare inutilmente con i farmaci e non optare per un'operazione risolutiva?
Mi devo tenere questa sensazione fastidiosa in gola tutta la vita?
Non comprendo, purtroppo il reflusso condiziona in peggio la mia vita quotidiana, mi viene difficile fare tante cose.
Ringrazio chiunque voglia darmi un suo parere.

Gilberto
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Dietologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 222
La risposta alla prima domanda è: perché non è detto che l'operazione sia risolutiva.
Per quel che riguarda la condizione clinica è necessario sapere se lei è fumatore poiché i "non responders" alla terapia sono prevalentemente fumatori (anche di elettronica).
È importante sapere come è stata definita l'esofagite (grado).
Se non rientra nella categoria fumatori una buona risposta terapeutica può ottenerla dalla modificazione della posizione di riposo notturno in posizione antireflusso (antitrendelenburg) che si ottiene sollevando la testata del letto di 15-20 cm, non utilizzando cuscini o modificando il materasso, ma posizionando un rialzo sotto i piedini della rete del letto in modo da determinare un piano inclinato leggermente.
L'esomeprazolo ha senso per un paio di mesi, dopo può essere sospeso (soprattutto se non c'è beneficio), mentre gli agenti protettori della mucosa (poliprotect, alginato, magaldrato) - e non semplici antiacidi - vanno assunti a dosaggio pieno (dopo i pasti e soprattutto prima di andare a letto) per 3-4 settimane.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.