Celiachia sieronegativa(?)
Buongiorno,
Da mesi soffro di diarrea, vomito 2/3 volte a settimana, aria, meteorismo, flatulenza, stanchezza, affanno.
Inizialmente avevo dato la colpa allo stress ma a marzo facendo un eco addome mi hanno trovato la milza di 15 cm.
Sono stata seguita in ematologia dove mi hanno prescritto molti esami dai quali è venuta fuori una positività agli anticorpi antinucleo ana, ripetuti 2 volte a distanza di più di 3 mesi.
Poi hanno visto carenza grave di folati e hanno pensato a un malassorbimento intestinale.
Ho fatto una colonscopia con biopsia alla quale hanno riscontrato un ileite cronica, secondo loro associata o a un crohn in fase iniziale o a ileite microscopica o a celiachia.
Mi fanno fare gastro con biopsia positiva alla celiachia, Mash 3 grado, sul sangue però le anti transglutaminasi e anti endomisio sono negativi, i sintomi e le analisi fanno comunque pensare a celiachia, ma gli ultimi gastroenterologi che mi hanno vista hanno messo in dubbio tutto, dicendo che forse la biopsia l'hanno tagliata male e che l'ileite cronica cel'ha la maggior parte dei giovani.
Mi hanno fatto fare la genetica per la celiachia che è risultata positiva.
È possibile che io sia celiaca sieronegativa come mi avevano accennato i gastroenterologi 2 mesi fa?
Alla luce di tutti gli esami fatti, nonostante il sierologico negativo ho il diritto ad avere la diagnosi e l'esenzione?
Da 2 settimane e mezzo, dopo aver fatto gli ultimi esami ho provato a togliere il glutine perché non riuscivo più a fare una vita normale, già dopo qualche giorno ho iniziato a vedere grossi miglioramenti, diarrea che piano piano è sparita e niente più nausea e vomito.
Ho fatto ieri un eco addome, la milza è di 14 cm e le anse intestinali non mostrano più un'infiammazione.
Secondo loro è perché avendo eliminato il glutine ho sfiammato l'intestino e sto meglio anche con la sintomatologia.
La mia paura però è che con il sierologico negativo non mi venga fatta la diagnosi
Da mesi soffro di diarrea, vomito 2/3 volte a settimana, aria, meteorismo, flatulenza, stanchezza, affanno.
Inizialmente avevo dato la colpa allo stress ma a marzo facendo un eco addome mi hanno trovato la milza di 15 cm.
Sono stata seguita in ematologia dove mi hanno prescritto molti esami dai quali è venuta fuori una positività agli anticorpi antinucleo ana, ripetuti 2 volte a distanza di più di 3 mesi.
Poi hanno visto carenza grave di folati e hanno pensato a un malassorbimento intestinale.
Ho fatto una colonscopia con biopsia alla quale hanno riscontrato un ileite cronica, secondo loro associata o a un crohn in fase iniziale o a ileite microscopica o a celiachia.
Mi fanno fare gastro con biopsia positiva alla celiachia, Mash 3 grado, sul sangue però le anti transglutaminasi e anti endomisio sono negativi, i sintomi e le analisi fanno comunque pensare a celiachia, ma gli ultimi gastroenterologi che mi hanno vista hanno messo in dubbio tutto, dicendo che forse la biopsia l'hanno tagliata male e che l'ileite cronica cel'ha la maggior parte dei giovani.
Mi hanno fatto fare la genetica per la celiachia che è risultata positiva.
È possibile che io sia celiaca sieronegativa come mi avevano accennato i gastroenterologi 2 mesi fa?
Alla luce di tutti gli esami fatti, nonostante il sierologico negativo ho il diritto ad avere la diagnosi e l'esenzione?
Da 2 settimane e mezzo, dopo aver fatto gli ultimi esami ho provato a togliere il glutine perché non riuscivo più a fare una vita normale, già dopo qualche giorno ho iniziato a vedere grossi miglioramenti, diarrea che piano piano è sparita e niente più nausea e vomito.
Ho fatto ieri un eco addome, la milza è di 14 cm e le anse intestinali non mostrano più un'infiammazione.
Secondo loro è perché avendo eliminato il glutine ho sfiammato l'intestino e sto meglio anche con la sintomatologia.
La mia paura però è che con il sierologico negativo non mi venga fatta la diagnosi
La malattia celiaca clinicamente e istologicamente rilevabile senza positività per IgA antitransglutaminasi nel siero è rara ma possibile (intorno al 15% circa dei casi).
La biopsia utile è quella condotta con gastroduodenoscopia sulla seconda porzione duodenale in maniera accurata.
Il consiglio è quello di rivolgersi a un centro ospedaliero o universitario specialistico gastroenterologico per impostare una corretta diagnosi differenziale in modo che possano determinare la situazione con ragionevole certezza.
La biopsia utile è quella condotta con gastroduodenoscopia sulla seconda porzione duodenale in maniera accurata.
Il consiglio è quello di rivolgersi a un centro ospedaliero o universitario specialistico gastroenterologico per impostare una corretta diagnosi differenziale in modo che possano determinare la situazione con ragionevole certezza.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Utente
Buonasera, la ringrazio per la sua risposta, farò come mi ha detto lei!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.6k visite dal 25/08/2023.
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