Stipsi ostinata in preadolescente
Salve.
Il questito che vi pongo riguarda mio figlio, un ragazzino di dodici anni e mezzo che soffre di stipsi ostinata dall'epoca dello svezzamento.
Suo padre soffriva di stitichezza da bambino; suo fratello maggiore ne ha sofferto dallo svezzamento fino ai 6 anni (successivamente il problema si è risolto spontaneamente).
Mio figlio assume quasi giornalmente un lassativo osmotivo (Paxabel) in dose da 4 o 10 grammi (a volte anche superiore) per riuscire ad evacuare (regolo il dosaggio in base all'andamento del problema): ha cominciato ad assumere il farmaco a partire dallo svezzamento; a volte sono necessari clismi (ho usato quelli da adulto da quando aveva circa 7 anni poiché quelli da bambino non sortivano alcun effetto).
Segue da sempre una routine mattutina: siede sul water ogni giorno dopo colazione per un tempo adeguato, assume la posizione corretta, con rialzo sotto i piedi.
Considerata l'esperienza con il fratello, pensavo inizialmente ad una fisiologica immaturità dell'intestino che a questo punto, però, avrebbe già dovuto trovare risoluzione.
Un'ecografia dell'addome effettuata la scorsa estate non ha evidenziato alcun problema (ma ho il dubbio che non siano state valutate le anse intestinali: il referto non ne fa menzione).
La sua dieta prevede un largo consumo di frutta, discrete quantità di acqua e verdura (compatibilmente con quelle che è disposto ad assumere).
Nello scorso mese di luglio ha seguito per 3 settimane una dieta a ridotto apporto di glutine (50-60 grammi) che sembrava funzionare all'inizio, ma che si è invece rivelata inefficace durante la terza settimana.
A colazione assume latte senza lattosio e yogurt, una volta a settimana cena con dei latticini.
Le analisi del sangue hanno escluso la celiachia.
La mamma soffre di ipotiroidismo e tiroidite autoimmune, oltre che di Gluten Sensibility.
Il fratello, ormai sedicenne, ha evidenziato quest'anno tiroidite autoimmune, ma il TSH è ancora nella norma.
Le sue analisi di febbraio, invece, non mostrano alcuna problematica legata alla tiroide.
Mostrano, invece, valori relativi a eritrociti, emoglobina, ematocrito, neutrofili, sideremia leggermente bassi o intorno ai limiti bassi del range.
La vitamina D era a 16.9.
Non ha pancia gonfia nè dolore, non sente quasi mai il bisogno di evacuare; al trascorrere dei giorni, però, manifesta flatulenza e a volte fenomeni di incontinenza fecale da costipazione.
Non ha altri particolari problemi di salute.
Va bene a scuola, fa sport, è fisicamente attivo.
E' alto 165 cm.
, pesa circa 45 Kg.
(è sempre stato molto alto, ma magro).
Ha iniziato lo sviluppo puberale da circa un anno.
Chiedo:
- a quale medico è più opportuno rivolgersi: gastroenterologo, allergologo, immunologo;
- quali esami nell'immediato sono i più utili per continuare ad indagare (eviterei per ora quelli troppo invasivi);
- il nominativo di un medico o un centro a cui potrei rivolgermi per un eventuale esame del microbiota (abito a Taranto).
Vi ringrazio in anticipo.
Il questito che vi pongo riguarda mio figlio, un ragazzino di dodici anni e mezzo che soffre di stipsi ostinata dall'epoca dello svezzamento.
Suo padre soffriva di stitichezza da bambino; suo fratello maggiore ne ha sofferto dallo svezzamento fino ai 6 anni (successivamente il problema si è risolto spontaneamente).
Mio figlio assume quasi giornalmente un lassativo osmotivo (Paxabel) in dose da 4 o 10 grammi (a volte anche superiore) per riuscire ad evacuare (regolo il dosaggio in base all'andamento del problema): ha cominciato ad assumere il farmaco a partire dallo svezzamento; a volte sono necessari clismi (ho usato quelli da adulto da quando aveva circa 7 anni poiché quelli da bambino non sortivano alcun effetto).
Segue da sempre una routine mattutina: siede sul water ogni giorno dopo colazione per un tempo adeguato, assume la posizione corretta, con rialzo sotto i piedi.
Considerata l'esperienza con il fratello, pensavo inizialmente ad una fisiologica immaturità dell'intestino che a questo punto, però, avrebbe già dovuto trovare risoluzione.
Un'ecografia dell'addome effettuata la scorsa estate non ha evidenziato alcun problema (ma ho il dubbio che non siano state valutate le anse intestinali: il referto non ne fa menzione).
La sua dieta prevede un largo consumo di frutta, discrete quantità di acqua e verdura (compatibilmente con quelle che è disposto ad assumere).
Nello scorso mese di luglio ha seguito per 3 settimane una dieta a ridotto apporto di glutine (50-60 grammi) che sembrava funzionare all'inizio, ma che si è invece rivelata inefficace durante la terza settimana.
A colazione assume latte senza lattosio e yogurt, una volta a settimana cena con dei latticini.
Le analisi del sangue hanno escluso la celiachia.
La mamma soffre di ipotiroidismo e tiroidite autoimmune, oltre che di Gluten Sensibility.
Il fratello, ormai sedicenne, ha evidenziato quest'anno tiroidite autoimmune, ma il TSH è ancora nella norma.
Le sue analisi di febbraio, invece, non mostrano alcuna problematica legata alla tiroide.
Mostrano, invece, valori relativi a eritrociti, emoglobina, ematocrito, neutrofili, sideremia leggermente bassi o intorno ai limiti bassi del range.
La vitamina D era a 16.9.
Non ha pancia gonfia nè dolore, non sente quasi mai il bisogno di evacuare; al trascorrere dei giorni, però, manifesta flatulenza e a volte fenomeni di incontinenza fecale da costipazione.
Non ha altri particolari problemi di salute.
Va bene a scuola, fa sport, è fisicamente attivo.
E' alto 165 cm.
, pesa circa 45 Kg.
(è sempre stato molto alto, ma magro).
Ha iniziato lo sviluppo puberale da circa un anno.
Chiedo:
- a quale medico è più opportuno rivolgersi: gastroenterologo, allergologo, immunologo;
- quali esami nell'immediato sono i più utili per continuare ad indagare (eviterei per ora quelli troppo invasivi);
- il nominativo di un medico o un centro a cui potrei rivolgermi per un eventuale esame del microbiota (abito a Taranto).
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Gent.ma
il problema è di pertinenza del gastroenterologo.
In genere gli esami sono tutti negativi ed un esame invasivo come la colonscopia non rileva alterazioni . A volte per ereditarietà e conformazione fisica il colon è molto lungo e convoluto per cui sin da piccoli si può avere una stitichezza cronica. La dieta priva di glutine spesso migliora il gonfiore ma non la stitichezza . Esclusa l'alterazione tiroidea cercherei visto l'età di continuare una buona idratazione, attività fisica e l'uso di un lassativo adeguato come il paxabel che ha già utilizza. Anche l'uso di psylium o la manna ( mannitolo) può aiutare. Colonscopie , radiografie con transito , manometrie anorettali sono da riservare ad una età più adulta in genere. Spesso l'analisi del microbiota in questi frangenti evidenzia una disbiosi senza determinare però poi un trattamento specifico . Il mio consiglio è quello di continuare ad utilizzare sostanze che aumentino la massa fecale per evitare " feci caprine" o troppo " secche" per permettere una evacuazione più fisiologica possibile.
il problema è di pertinenza del gastroenterologo.
In genere gli esami sono tutti negativi ed un esame invasivo come la colonscopia non rileva alterazioni . A volte per ereditarietà e conformazione fisica il colon è molto lungo e convoluto per cui sin da piccoli si può avere una stitichezza cronica. La dieta priva di glutine spesso migliora il gonfiore ma non la stitichezza . Esclusa l'alterazione tiroidea cercherei visto l'età di continuare una buona idratazione, attività fisica e l'uso di un lassativo adeguato come il paxabel che ha già utilizza. Anche l'uso di psylium o la manna ( mannitolo) può aiutare. Colonscopie , radiografie con transito , manometrie anorettali sono da riservare ad una età più adulta in genere. Spesso l'analisi del microbiota in questi frangenti evidenzia una disbiosi senza determinare però poi un trattamento specifico . Il mio consiglio è quello di continuare ad utilizzare sostanze che aumentino la massa fecale per evitare " feci caprine" o troppo " secche" per permettere una evacuazione più fisiologica possibile.
Dott. Gianni Nicolini
Gastroenterologia, endoscopia & ecografia.
[#2]
Utente
La ringrazio, dottore, per la celere risposta.
Avrebbe senso, in ogni caso, secondo lei, cercare la presenza di un eventuale megacolon per chiarire il quadro e dissipare ogni dubbio?
Se sì, qual è l'esame adatto: ecografia o risonanza magnetica? In quest'ultimo caso con o senza mezzo di contrasto?
E l'assunzione continuativa di lassativo tipo Paxabel potrebbe comportare problemi nel lungo periodo, associati magari ad un impatto negativo sulla peristalsi intestinale o altro?
Come agiscono Psillyum e Manna? Come si assumono?
Ho dimenticato di aggiungere che a volte, sin da quando era piccolo, mio figlio lamenta rigurgiti acidi e che manifesta spesso alitosi.
Ancora grazie.
Avrebbe senso, in ogni caso, secondo lei, cercare la presenza di un eventuale megacolon per chiarire il quadro e dissipare ogni dubbio?
Se sì, qual è l'esame adatto: ecografia o risonanza magnetica? In quest'ultimo caso con o senza mezzo di contrasto?
E l'assunzione continuativa di lassativo tipo Paxabel potrebbe comportare problemi nel lungo periodo, associati magari ad un impatto negativo sulla peristalsi intestinale o altro?
Come agiscono Psillyum e Manna? Come si assumono?
Ho dimenticato di aggiungere che a volte, sin da quando era piccolo, mio figlio lamenta rigurgiti acidi e che manifesta spesso alitosi.
Ancora grazie.
[#3]
Nella ricerca di un megacolon farei la risonanza che permette una visione del intestino complessivamente. Nel sospetto si deve fare una biopsia del retto a tutto spessore ma è un pò complicata e non priva di rischi per cui farei la RMN .
Per lo stomaco utilizzerei del riopan gel e/o bianacid
Per lo stomaco utilizzerei del riopan gel e/o bianacid
Dott. Gianni Nicolini
Gastroenterologia, endoscopia & ecografia.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.1k visite dal 22/08/2023.
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