Cirrosi hcv-relata
Salve.
Mia nonna di 77 anni presenta cirrosi HCV-relata. Negli ultimi mesi i valori delle transaminasi, ammoniemia ecc... si sono alterati di molto. Presenta dolore al fianco destro e dispnea da sforzo lieve-moderato. Il suo epatologo le ha consigliato una visita cardiologica, ma per il dolore al fianco destro non le ha saputo dire nulla. E' un dolore insorto da qualche mese e persistente. Dall'ecografia è risultata ipertrofia del lobo caudato, ma assenza di cirrosi. Può il dolore essere dovuto a questo aumento di dimensioni del fegato? E cosa si può fare? Mi sapreste consigliare un centro in Italia ottimale nel trattamento di questa terribile patologia?perchè mia nonna non ha più fiducia nel suo medico che si limita a dirle ad ogni visita:"continui con la cura" e non risponde agli interrogativi di mia nonna qualora compaiano nuovi sintomi, come questo dolore al fianco destro. E a Milano c'è un centro che si occupa di cirrosi? Grazie di cuore.
Mia nonna di 77 anni presenta cirrosi HCV-relata. Negli ultimi mesi i valori delle transaminasi, ammoniemia ecc... si sono alterati di molto. Presenta dolore al fianco destro e dispnea da sforzo lieve-moderato. Il suo epatologo le ha consigliato una visita cardiologica, ma per il dolore al fianco destro non le ha saputo dire nulla. E' un dolore insorto da qualche mese e persistente. Dall'ecografia è risultata ipertrofia del lobo caudato, ma assenza di cirrosi. Può il dolore essere dovuto a questo aumento di dimensioni del fegato? E cosa si può fare? Mi sapreste consigliare un centro in Italia ottimale nel trattamento di questa terribile patologia?perchè mia nonna non ha più fiducia nel suo medico che si limita a dirle ad ogni visita:"continui con la cura" e non risponde agli interrogativi di mia nonna qualora compaiano nuovi sintomi, come questo dolore al fianco destro. E a Milano c'è un centro che si occupa di cirrosi? Grazie di cuore.
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Gentile signora,
la condizione clinica e la sintomatologia esposta meritano cetamente un approfondimento, ma, in considerazione della delicatezza della paziente, ciò va effettuato gradualmente.
La valutazione delle condizioni cardio-respiratorie (visita cardilogica) - sono d'accordo con il collega che la segue - è un primo passo necessario.
Cordiali saluti.
la condizione clinica e la sintomatologia esposta meritano cetamente un approfondimento, ma, in considerazione della delicatezza della paziente, ciò va effettuato gradualmente.
La valutazione delle condizioni cardio-respiratorie (visita cardilogica) - sono d'accordo con il collega che la segue - è un primo passo necessario.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 10/08/2009.
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