Calprotectina alta e sangue nelle feci
Gentili Dottori, sono un ragazzo di 20 anni e vi scrivo perché da circa un mese e mezzo riscontro, ogni tanto, la presenza di sangue rosso vivo (anche se poca quantità) nelle feci e nella carta igienica.
Il tutto è accompagnato da un dolore tagliente durante la defecazione nel tratto finale dell'ano, e da un dolore "bruciante" di minore entità negli attimi immediatamente successivi.
Dati questi sintomi ho pensato di soffrire di ragadi anali, anche se non non ho fatto test per confermarlo (i sintomi sembrano corrispondere, a parte il fatto che il dolore non è poi così intenso come molti descrivono e soprattutto il dolore si presenta solo durante la defecazione e immediatamente dopo, non nelle ore successive).
Il mio medico mi ha comunque prescritto degli esami delle feci per valutare le presenza di eventuali parassiti, celiachia...eccetera.
Tutti i valori sono nella norma (ad esempio muco nelle feci assente) a parte la calprotectina che è a 115.
Dovrei preoccuparmi?
Le (eventuali) ragadi potrebbero aver influenzato questo risultato?
Il tutto è accompagnato da un dolore tagliente durante la defecazione nel tratto finale dell'ano, e da un dolore "bruciante" di minore entità negli attimi immediatamente successivi.
Dati questi sintomi ho pensato di soffrire di ragadi anali, anche se non non ho fatto test per confermarlo (i sintomi sembrano corrispondere, a parte il fatto che il dolore non è poi così intenso come molti descrivono e soprattutto il dolore si presenta solo durante la defecazione e immediatamente dopo, non nelle ore successive).
Il mio medico mi ha comunque prescritto degli esami delle feci per valutare le presenza di eventuali parassiti, celiachia...eccetera.
Tutti i valori sono nella norma (ad esempio muco nelle feci assente) a parte la calprotectina che è a 115.
Dovrei preoccuparmi?
Le (eventuali) ragadi potrebbero aver influenzato questo risultato?
Le eventuali ragadi sono visibili a una ispezione durante la visita medica.
In ogni caso la sintomatologia indirizza per l'esecuzione di una colonscopia in modo da determinare con precisione le condizioni presumibilmente infiammatorie della mucosa del retto e l'estensione del territorio infiammato in modo da procedere a una terapia corretta.
In ogni caso la sintomatologia indirizza per l'esecuzione di una colonscopia in modo da determinare con precisione le condizioni presumibilmente infiammatorie della mucosa del retto e l'estensione del territorio infiammato in modo da procedere a una terapia corretta.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Utente
La ringrazio per la risposta. È dello stesso parere anche il mio medico che infatti mi ha appena prescritto una colonscopia. Avrei un'ultima domanda: quale sono le probabilità che tutto ciò sia causato da un tumore al colon?
Scarse
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 06/07/2023.
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