Peggioramento colon irritabile?

Gentilissimi,
la presente per chiedere consulto in merito a sintomi che proseguono ormai da diverso tempo.

Dal 2018, da dopo un appendice subacuta poi operata, ho iniziato a soffrire di dolori addominali, alterazioni dell'alvo (misto, ma per lo più stitico) , ecc.

Fattore che, avendo crisi dolore frequenti ha condizionato e condiziona la qualità della mia vita.

Esami eseguiti negli anni: eco addome (ultima 2022), rmn (2019), entero rmn (2019) , colonscopia (2019), calproecteina (2019), visite ginecologiche.

Tutto negativo.


Negli anni ho trovato una tipologia di fermenti probiotici che nelle fasi acute mi hanno supportato e uscire dalla fase critica.

Purtroppo da dopo il covid (ottore2022) ho iniziato ad avere anche problemi di stomaco (dolori, reflusso...) che prima non avevo.
E ultimamente quello che prima sembrava giovarmi ora non mi aiuta più.


L'ultimo peggioramento che segnalo, motivo del consulto, risale a 4 settimane fa.

Dopo una trasferta di lavoro in Italia al mio rientro ho iniziato ad accusare nausea, mal di testa, dolore lombare trafittivo, dolore addominale forte in fossa illiaca dx, debolezza, gonfiore.
Ho pensato a un'influenza intestinale ma non ho mai avuto vomito o scariche.

Dopo 10 gg, dove solo nausea e mal di testa erano passati, sono stata dal mio mmg che mi ha dato una cura per migliorare la stitichezza secondo lui la vera causa di tutto.

Ma ad oggi i sintomi come dolore addominale, dolore lombare e, da 3 gg, anche attacchi di dissenteria perdurano.
Sono ormai 4 settimane che la situazione è peggiorata, il problema è che da 3 gg appunto i dolori sono aumentati, ho avuto scariche di feci non formate.


è possibile un problema di parassiti?
intossicazione alimentare?

come posso comportarmi?

Ho difficoltà ad andare a lavorare, a seguire i bambini nelle attività, sta diventato complicato anche solo prendere un mezzo pubblico.


Davvero il IBS può essere così invalidante?


in attesa di vs

grazie mille
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215 67
Parto dalla sua ultima domanda.
Sì, la sindrome dell'intestino irritabile può incidere in modo molto negativo sulla qualità di vita pur non mettendo in pericolo il soggetto che ne è affetto.
Spesso la sintomatologia mista è ciclica e può essere scatenata da varie concause (infezioni gastroenteriche, alimenti particolarmente difficili da digerire, stress psicologico, altre malattie acute, interventi chirurgici...).
È opportuna una visita specialistica gastroenterologica che punti alla risoluzione progressiva dei sintomi con l'uso di farmaci, integratori (probiotici) e/o invito alla psicoterapia.
La regolarizzazione delle evacuazioni attraverso lassativi osmotici se c'è stipsi o con resine se cìè diarrea è per solito benefica; per quel che riguarda il dolore addominale, prima di utilizzare antispastici in maniera continuativa è utile assumere paracetamolo al bisogno e verificarne l'efficacia.
La terapia, come avrà compreso, non è univoca e richiede un progressivo aggiustamento nel tempo.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio del celere e gentile consulto.

Martedì il mio mmg mi visiterà e chiederò per una visita gastroenterologica.

Purtroppo ho già provato diversi approcci da gastroenterologi diversi , associato anche a psicoterapia (2 anni), ma mai avuto una regressione completa.
In questo momento questo peggioramento mi spaventa.

Approfitto della gentilezza per un altro paio di domande:

- Esistono dei centri in Italia specializzati?
- E' possibile che dopo il colon anche lo stomaco sia coinvolto? o potrebbe essere uno strascico del covid?

grazie mille
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215 67
Ci sono molti ambulatori di gastroenterologia in Italia che si occupano di sindrome dell'intestino irritabile. Poiché non vi è la necessità di una strumentazione tecnica specifica per la pratica clinica di questi disturbi, non ci sono centri superspecialistici se non ai fini della ricerca scientifica (per lo più presso le strutture universitarie). La cosa importante è che sia seguita nel tempo da un gastroenterologo.
Per quel che riguarda la seconda domanda, sì anche lo stomaco, come tutto il resto dell'apparato digerente può essere coinvolto nei disturbi funzionali, tanto che la vecchissima terminologia "colon irritabile" non è più utilizzata nella gastroenterologia.
Per la relazione con CoViD le allego la nota che ho pubblicato sul sito un paio di anni fa e che può contribuire a far chiarezza
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/8779-sintomi-gastrointestinali-post-covid-19.html

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Colon irritabile

Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.

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