Dolori violenti, sangue nelle feci e valori anomali...può essere solo colon irritabile?
Gentilissimi Dottori,
dopo aver letto con interesse le vostre risposte professionali e competenti, decido di sottoporvi il mio caso.
Sono una ragazza di 23 anni e da circa 4 "convivo" con cicliche manifestazioni dolorose addominali.
Premesso che il mio medico di base, prendendo atto anche di una mia componente ansiosa effettivamente presente, ha avanzato la diagnosi di Sindrome da Colon Irritabile, mi chiedo se possano essere utili altri esami diagnostici al fine di escludere una qualsivoglia patologia organica.
Come dicevo, soffro periodicamente di dolori addominali molto violenti, di cui non riesco a individuare la sede principale, con dolore irradiato, a volte fino alla schiena, che non rispondono alle classiche terapie farmacologiche e che, spesso, non migliorano neppure con l'evacuazione.
Di solito, regrediscono spontaneamente nel giro di qualche ora, sebbene il dolore spesso sia talmente intenso da costringermi immobile e mi paralizzi temporaneamente, nel vero senso del termine, gli arti inferiori.
L'addome si presenta iperteso, eccessivamente duro.
I dolori si accompagnano a perdite di sangue vivo nel tentativo di evacuare, anche senza emissione di feci.
A tal proposito è stata suggerita visita dal proctologo, dalla quale non si evidenziano emorroidi e si è ipotizzata la presenza di una possibile ragade anale (in realtà non visibile, forse in fase di remissione).
Anche le analisi del sangue, durante questi periodi di "crisi", presentano qualche valore "sballato":
a una leggera anemia, più o meno sempre presente, si associa un aumento della bilirubina totale (dalle ultime analisi: 1.50 mg/dl, di cui 0.20 mg/dl quella diretta), un calo delle beta2 globuline(2.5%), mentre le analisi delle urine presentano proteinuria (25 mg/dl) e urobilinogeno leggermente più elevato (3.00 mg/dl).
Tali valori hanno dapprima indotto il mio medico ad ipotizzare la presenza della sindrome di Gilbert, ipotesi poi scartata dopo aver appurato che i miei valori rientrano nella norma nei periodi di "benessere".
Non so se possa essere utile ai fini diagnostici ma ho avuto anche episodi di macroematuria, la cui causa è stata attribuita al passaggio di renella o di un piccolo calcolo, visto la presenza della stessa in entrambi i reni e di un calcolo nel rene sx (ecografia).
Circa 4 anni fa, in concomitanza all'insorgere dei primi sintomi, è stata eseguita una colonscopia risultata negativa.
E' stato eseguito anche il test di intolleranza al glutine, risultato anch'esso negativo, mentre sono risultata intollerante al lattosio(il quale, se assunto in consistenti quantità con la dieta mi provoca diarrea, gonfiore e il classico "mal di pancia", ma mai coliche violente come quelle descritte sopra).
Inoltre, l'ultima "crisi", accusata circa un mese fa, ha avuto una durata più lunga: mi ha svegliata di notte e non si è rimessa se non la sera del giorno successivo.
Scusate l'estrema lunghezza. Una vostra risposta sarebbe per me davvero importante.
Grazie mille.
dopo aver letto con interesse le vostre risposte professionali e competenti, decido di sottoporvi il mio caso.
Sono una ragazza di 23 anni e da circa 4 "convivo" con cicliche manifestazioni dolorose addominali.
Premesso che il mio medico di base, prendendo atto anche di una mia componente ansiosa effettivamente presente, ha avanzato la diagnosi di Sindrome da Colon Irritabile, mi chiedo se possano essere utili altri esami diagnostici al fine di escludere una qualsivoglia patologia organica.
Come dicevo, soffro periodicamente di dolori addominali molto violenti, di cui non riesco a individuare la sede principale, con dolore irradiato, a volte fino alla schiena, che non rispondono alle classiche terapie farmacologiche e che, spesso, non migliorano neppure con l'evacuazione.
Di solito, regrediscono spontaneamente nel giro di qualche ora, sebbene il dolore spesso sia talmente intenso da costringermi immobile e mi paralizzi temporaneamente, nel vero senso del termine, gli arti inferiori.
L'addome si presenta iperteso, eccessivamente duro.
I dolori si accompagnano a perdite di sangue vivo nel tentativo di evacuare, anche senza emissione di feci.
A tal proposito è stata suggerita visita dal proctologo, dalla quale non si evidenziano emorroidi e si è ipotizzata la presenza di una possibile ragade anale (in realtà non visibile, forse in fase di remissione).
Anche le analisi del sangue, durante questi periodi di "crisi", presentano qualche valore "sballato":
a una leggera anemia, più o meno sempre presente, si associa un aumento della bilirubina totale (dalle ultime analisi: 1.50 mg/dl, di cui 0.20 mg/dl quella diretta), un calo delle beta2 globuline(2.5%), mentre le analisi delle urine presentano proteinuria (25 mg/dl) e urobilinogeno leggermente più elevato (3.00 mg/dl).
Tali valori hanno dapprima indotto il mio medico ad ipotizzare la presenza della sindrome di Gilbert, ipotesi poi scartata dopo aver appurato che i miei valori rientrano nella norma nei periodi di "benessere".
Non so se possa essere utile ai fini diagnostici ma ho avuto anche episodi di macroematuria, la cui causa è stata attribuita al passaggio di renella o di un piccolo calcolo, visto la presenza della stessa in entrambi i reni e di un calcolo nel rene sx (ecografia).
Circa 4 anni fa, in concomitanza all'insorgere dei primi sintomi, è stata eseguita una colonscopia risultata negativa.
E' stato eseguito anche il test di intolleranza al glutine, risultato anch'esso negativo, mentre sono risultata intollerante al lattosio(il quale, se assunto in consistenti quantità con la dieta mi provoca diarrea, gonfiore e il classico "mal di pancia", ma mai coliche violente come quelle descritte sopra).
Inoltre, l'ultima "crisi", accusata circa un mese fa, ha avuto una durata più lunga: mi ha svegliata di notte e non si è rimessa se non la sera del giorno successivo.
Scusate l'estrema lunghezza. Una vostra risposta sarebbe per me davvero importante.
Grazie mille.
[#1]
La sintomatolgia che riferisce puo' in effetti essere inquadrata in una sindrome dell' intestino irritabile, tranne che per il sanguinamento che credo vada indagato in maniera specifica nonostante i precedenti accertamenti. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 03/08/2009.
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Approfondimento su Colon irritabile
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