Ernia iatale sintomatica
Buonasera,
Sono una ragazza di 28 anni a cui, in seguito ad una gastroscopia, è stata diagnosticata un'ernia iatale associata a gastrite cronica e reflusso; il cardias risulta incontinente e vi è iperemia della muscosa.
Al momento la carica batterica della gastrite risulta inattiva, il reflusso è sempre presente con nausea che tengo sotto controllo tramite gastroprotettori e peridon per alcuni periodi, e tramite bustine di faringel dopo i pasti e/o all'occorrenza.
Ho avuto episodi di vomito, in cui rimettevo le secrezioni acide presenti nello stomaco, che si ripresentano di tanto in tanto, al momento sono in attesa di una visita dietologica per l'elaborazione di un piano alimentare che possa aiutarmi a contenere i sintomi.
Il motivo per cui oggi sono a richiedere un consulto è principalmente perché i sintomi dell'ernia mi stanno creando problemi; ho costantemente il petto compresso, difficoltà a respirare (fiatone che si presenta sia a riposo sia dopo minimi sforzi) e la presenza di aritimia respiratoria e tachicardia.
Ho portato la gastroscopia in visione ad un gastroenterologo, che in due minuti mi ha semplicemente liquidato dicendo che è ''una piccola ernia che non causa problemi".
Da persona che ha sempre lavorato in fabbrica con mansioni che comprendono lo sforzo fisico, e che al momento ha perso il lavoro proprio perché incapace di stare in piedi per periodi prolungati e sollevare pesi, vorrei sapere se potesse essere utile eseguire una radiografia del tratto digestivo superiore per valutare la grandezza e l'entità di quest'ernia ed eventualmente portarla in visione ad un altro specialista.
Durante alcune ricerche ho scoperto che questa ernia potrebbe rientrare nella lista di patologie di cui fanno parte le categorie protette, potrebbe eventualmente essere una strada da proseguire per rientrare nel mondo del lavoro, nel caso l'ernia non fosse ancora operabile?
Ho provato anche altri lavori, ma purtroppo fisicamente non riesco più a fare alcun tipo di sforzo senza sentirmi male, vorrei sapere come uscirne e poter tornare a stare meglio.
Grazie in anticipo.
Cordiali Saluti.
Sono una ragazza di 28 anni a cui, in seguito ad una gastroscopia, è stata diagnosticata un'ernia iatale associata a gastrite cronica e reflusso; il cardias risulta incontinente e vi è iperemia della muscosa.
Al momento la carica batterica della gastrite risulta inattiva, il reflusso è sempre presente con nausea che tengo sotto controllo tramite gastroprotettori e peridon per alcuni periodi, e tramite bustine di faringel dopo i pasti e/o all'occorrenza.
Ho avuto episodi di vomito, in cui rimettevo le secrezioni acide presenti nello stomaco, che si ripresentano di tanto in tanto, al momento sono in attesa di una visita dietologica per l'elaborazione di un piano alimentare che possa aiutarmi a contenere i sintomi.
Il motivo per cui oggi sono a richiedere un consulto è principalmente perché i sintomi dell'ernia mi stanno creando problemi; ho costantemente il petto compresso, difficoltà a respirare (fiatone che si presenta sia a riposo sia dopo minimi sforzi) e la presenza di aritimia respiratoria e tachicardia.
Ho portato la gastroscopia in visione ad un gastroenterologo, che in due minuti mi ha semplicemente liquidato dicendo che è ''una piccola ernia che non causa problemi".
Da persona che ha sempre lavorato in fabbrica con mansioni che comprendono lo sforzo fisico, e che al momento ha perso il lavoro proprio perché incapace di stare in piedi per periodi prolungati e sollevare pesi, vorrei sapere se potesse essere utile eseguire una radiografia del tratto digestivo superiore per valutare la grandezza e l'entità di quest'ernia ed eventualmente portarla in visione ad un altro specialista.
Durante alcune ricerche ho scoperto che questa ernia potrebbe rientrare nella lista di patologie di cui fanno parte le categorie protette, potrebbe eventualmente essere una strada da proseguire per rientrare nel mondo del lavoro, nel caso l'ernia non fosse ancora operabile?
Ho provato anche altri lavori, ma purtroppo fisicamente non riesco più a fare alcun tipo di sforzo senza sentirmi male, vorrei sapere come uscirne e poter tornare a stare meglio.
Grazie in anticipo.
Cordiali Saluti.
[#1]
Una ernia iatale di piccole dimensioni non provoca alcun sintomo.
Ci dovrebbe riportare il referto della gastroscopia per comprendere le dimensioni dell'ernia.
Cordiali saluti.
Ci dovrebbe riportare il referto della gastroscopia per comprendere le dimensioni dell'ernia.
Cordiali saluti.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Buonasera,
La ringrazio per la risposta.
Sul referto non vi è indicata alcuna informazione a riguardo, mi era stato detto al momento della gastroscopia che la dimensione si aggirava intorno ai 2cm, ma nella diagnosi risulta solo ''ernia iatale'' senza ulteriori annotazioni specifiche, motivo per cui chiedevo se fosse utile eseguire una radiografia per avere ulteriori informazioni.
Cordiali Saluti
La ringrazio per la risposta.
Sul referto non vi è indicata alcuna informazione a riguardo, mi era stato detto al momento della gastroscopia che la dimensione si aggirava intorno ai 2cm, ma nella diagnosi risulta solo ''ernia iatale'' senza ulteriori annotazioni specifiche, motivo per cui chiedevo se fosse utile eseguire una radiografia per avere ulteriori informazioni.
Cordiali Saluti
[#3]
Una ernia iatale di 2 cm non da alcun sintomo.
Può solo favorire un modesto reflusso.
Faccia 5 pasti piccoli anziché i 3 tradizionali
Non si corichi mai subito dopo un pasto.
Eviti/riduca alimenti che favoriscono il reflusso (te, caffè, cioccolato, agrumi, ananas, pomodori crudi, alcol, bevande gassate, menta, spezie) e fumo.
Può solo favorire un modesto reflusso.
Faccia 5 pasti piccoli anziché i 3 tradizionali
Non si corichi mai subito dopo un pasto.
Eviti/riduca alimenti che favoriscono il reflusso (te, caffè, cioccolato, agrumi, ananas, pomodori crudi, alcol, bevande gassate, menta, spezie) e fumo.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#4]
Utente
Buongiorno,
Grazie per il tempo dedicato alla risposta e per i consigli, che inizierò sicuramente a seguire.
Sarebbe possibile approfittare della Sua gentilezza e chiedere un parere sulla sintomatologia descritta?
Mi rendo conto che senza conoscere la mia storia clinica è un po' difficile, soprattutto se si tratta di qualcosa che probabilmente non è collegato al Suo ramo, ma non sapendo dove ''reindirizzare'' le mie ricerche, data la Sua gentilissima risposta e quindi 'scartando' la probabilità che i sintomi sopra riportati siano direttamente collegati a questa ernia, mi trovo in difficoltà, motivo per cui avrei piacere di sentire la Sua opinione.
Premetto che non bevo e non fumo, l'unica vicenda clinicamente degna di nota è collegata ad una diagnosi di miastenia oculare, che però risulta negativa a tutti i relativi accertamenti.
Mi scuso per il disturbo e ci tengo a ringraziarLa ancora.
Cordiali Saluti
Grazie per il tempo dedicato alla risposta e per i consigli, che inizierò sicuramente a seguire.
Sarebbe possibile approfittare della Sua gentilezza e chiedere un parere sulla sintomatologia descritta?
Mi rendo conto che senza conoscere la mia storia clinica è un po' difficile, soprattutto se si tratta di qualcosa che probabilmente non è collegato al Suo ramo, ma non sapendo dove ''reindirizzare'' le mie ricerche, data la Sua gentilissima risposta e quindi 'scartando' la probabilità che i sintomi sopra riportati siano direttamente collegati a questa ernia, mi trovo in difficoltà, motivo per cui avrei piacere di sentire la Sua opinione.
Premetto che non bevo e non fumo, l'unica vicenda clinicamente degna di nota è collegata ad una diagnosi di miastenia oculare, che però risulta negativa a tutti i relativi accertamenti.
Mi scuso per il disturbo e ci tengo a ringraziarLa ancora.
Cordiali Saluti
[#5]
Verosimilmente si tratta di sindrome gastrocardiaca di Roemheld.
Che si cura con i consigli che le ho già dato più terapia con ipp.
Che si cura con i consigli che le ho già dato più terapia con ipp.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7k visite dal 06/02/2023.
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