Probabile ischemia cronica intestinale / infarto intestinale

Buongiorno
Vorrei sottoporre alla vs. cortese attenzione una mia preoccupante condizione di salute.
Ho ragione di credere che io possa aver avuto a luglio un’ischemia mesenterica in forma cronica o una trombosi che poi ha provocato infarto intestinale, i cui sintomi corrispondono tutti a questa grave ipotesi.
Infatti da allora avverto una strana sensazione, come di peso sotto lo stomaco, al centro dove c’è il tenue, gonfiore addominale, pancia globosa che sembra aumentare di giorno in giorno, stipsi, evacuazioni difficili con feci molli e maleodoranti anche con residui alimentari non digeriti, sensazione di dolore e pienezza dopo pasto anche scarni (in verità ho perso completamente l’ appetito, cosa che non è mai capitato in passato); in particolare, il dolore si manifesta sotto forma di crampi e insorge circa dopo 10 minuti dall’assunzione protraendosi per il tempo della digestione.
Ne deriva perdita di peso, per pasti saltati o frazionati e ridotti per evitare il dolore postprandiale.
La nausea, a volte persistente, per me sconosciuta in passato, e’ apparsa dopo 20 giorni circa dai primi sintomi.

Tutto ciò ha avuto inizio a luglio quando ho notato delle ecchimosi sul marroncino chiaro sulle gambe (probabili trombi), poi scomparsi nell’arco di 10 giorni circa, e ho avvertito forti dolori all’epigastrio dopo mangiato, a sbarra ad altezza stomaco; contemporaneamente al di fuori dai pasti fitte violente e perduranti durate alcuni giorni in parte alta dell’addome centrale, una forte fitta profonda su lato sinistro (embolo?) sotto il costato e da quel momento non sono stata più la stessa, mangiare mi ha provocato dolori.
Placatisi i dolori all’epigastrio, dopo 2/3 giorni ho avvertito uno strano odore emanare da me come di carne in putrefazione, come se ci fosse in atto un processo di necrosi, al che mi sono spaventata e sono andata in ps anche per una sospetta occlusione intestinale.
Li’ flebo di procinetici e di idratazione, prelievo del sangue con valori regolari, raggi con evidenza di importante coprostasi, ma oltre ciò nulla di rilevante.
Mi reco in altro ps, visita gastrenterologa, tac senza mdc che evidenzia solo colon pieno di feci, i sanitari rilevano stato di affaticamento.
Mi dimettono con suggerimento di colonscopia affidandomi al medico di base al quale mi rivolgo.
Ora oltre ai succitati sintomi avverto il sangue scorrere come una corrente nelle vene, poco prima di addormentarmi tremolii ad altezza centro pancia dove sento come se ci fosse in profondità un ingombro, peso.
Ho notato pelle secca, un sapore salato della pelle e umidità incrementata, urine di colore marsala.
A settembre subentrano altri sintomi riferiti a gastrite o ulcera, bocca amara, scarsa salivazione per i quali prendo omeprazolo.
Sento brividi di freddo, sono molto debilitata e preoccupata, soprattutto per i dolori dopo mangiato.
Il mio stato potrebbe essere attribuito a ischemia cronica intestinale con necrosi?
Cosa fare?
Grazie tante a chi mi risponderà.
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
Ha già fatto esami (RX addome e TC) che avrebbero evidenziato una ischemia intestinale.
Credo sia meglio che lei faccia la colonscopia per comprendere i motivi della coprostasi e poi si affidi ad un gastroenterologo per la terapia del caso.
Le consiglierei di non leggere sul web notizie che non è non grado di interpretare e che possono solo esacerbare la sua ansia.
Cordiali saluti.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottore per la sollecita risposta, dovrò fare una colonscopia.
Ma come spiegare i dolori addominali, soprattutto dopo mangiato, la nausea che avverto progressivamente di più, feci molli, scarne e con muco, quadro prossimo a un occlusione intestinale, il senso di peso sul tenue. Il crescente addome globoso anche senza mangiare nulla, tutti segni compatibili con infarto intestinale. Io sto proprio male, sono in uno stato invalidante e non e’ ansia. I rx addome e la tac, mi diceva il mio medico di base, non rilevano esistenza di necrosi ma solo lo stato, dimensioni, tumori etc, presenza o meno di aria. Occorrerebbe fare un intervento esplorativo per vedere l’infarto intestinale. In più dopo un mese circa dall’inizio dei sintomi e’ subentrata una gastrite, presumo ischemica, data la stretta correlazione temporale con l’evento. In passato ho sempre goduto di ottima salute, ora sono un’ altra persona, non mi riconosco più.
Mi può gentilmente, se possibile, dare un parere su quale altro esame posso fare per vedere l’ infarto, se il tenue è andato in necrosi perché è proprio questa la zona che mi fa male, è come se mi premesse verso il basso, da cui scaturisce la nausea, è come se mi tirasse dall’interno verso il profondo. Ringrazio anticipatamente anche chi eventualmente volesse intervenire sull’ argomento con consulti, suggerimenti.
Grazie per la pazienza e la disponibilità dottore. Buona giornata.
[#3]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
Ha mai visto sangue nelle feci?
Dica al suo medico che TC ed RX diretta addome sono i primi esami che si eseguono nel sospetto di ischemia intestinale.
In ogni caso faccia una angiografia dei vasi mesenterici

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#4]
Utente
Utente
Non ho visto sangue nelle feci, ma hanno cambiato colore improvvisamente, in un periodo erano di un marrone/giallo chiaro, da statorrea (Ott. Nov. Dic) ma ultimamente sono sempre marrone scuro, con muco da infiammazione in atto.
Grazie per l’ indicazione angiografia dei vasi mesenterici, esame da fare sicuramente.
Confrontandomi con un altro dottore inizialmente l’ipotesi di ischemia era stata scartata subito perché portava sintomi fortissimi e mortalità immediata, ma in realtà vi sono quadri a variazione differente con stati che possono durare nel tempo.
In effetti a luglio, ricordando bene, ho avuto giorni con un dolore fortissimo proprio nella zona dell’ epigastro e mesogastro centrale ( tra stomaco duodeno e l’attacco col tenue, e dietro il pancreas) tanto da non poter stare ferma in una posizione, la zona si era gonfiata, sintomi da me scambiati per pancreatite proprio per il dolore sotto lo stomaco a barra e poi quella fitta in profondità sotto il costato sinistro. Data la situazione algica, stavo quasi per andare in ps ma per ignoranza non l’ho fatto e me ne pento, perché se fossi andata in quel frangente e anche prima in ps qualcosa in più si sarebbe potuto fare in termini di diagnosi, a causa di sintomi così forti ed evidenti in atto. Ora tra i sintomi che le ho riferito, che non diminuiscono nel tempo anzi vanno lentamente ad aumentare, vi e’ quello principale che mi da’ maggiore disagio quasi invalidante ovvero pressione in profondità nella zona tra epigastrio e mesogastrio da cui scaturisce quel senso di nausea, e si sta facendo sempre più chiara in me l’ipotesi ischemica che ha generato necrosi. Oppure lei pensa, in riferimento alla zona, che possa essere anche un ulcera duodenale e che quindi curata quella sparisce questo senso di oppressione centrale e relativa nausea?
Inoltre, vorrei riportare che dopo 3 giorni dai dolori fortissimi, si era verificato quell’ episodio veramente surreale e sconcertante di odore forte di carne in putrefazione da me emanato durato 3/4 giorni, che poteva essere indicazione di necrosi avvenuta e che mi ha indotto ad andare in ps perché secondo me si era verificato l’irreparabile. I medici di entrambi i ps sono rimasti interdetti quando ho riferito l’episodio dell’odore dicendomi che era frutto della mia percezione o suggestione, ma obiettivamente la mia situazione fisica era ed è preoccupante. In letteratura scientifica non è riportato nulla in proposito. Ma l’ odore c’era, nessuno può testimoniarlo perché in quel periodo ero sola in casa.
Sono veramente sconfortata per tutta questa gratuita sofferenza e non so cosa mi aspetta. Grazie dottore per le sue risposte.
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